Fin da piccolina non c'è stato istante,giorno che io ricordi di non averlo passato con lui. I nostri genitori sono stati compagni di liceo e indovinate un po', quella promessa che tutti si fanno, quel così comune e ormai monotono "dopo il liceo non dobbiamo perderci di vista" che per tutti si è visto sfumare; per loro no. Hanno vinto, hanno vinto su qualcosa contro cui molti perdono o rinunciano in partenza.
E così la prima volta che lo vidi avevo 4 anni. La prima volta che mi vide ne aveva 8. Eravamo in montagna, in una fantastica villetta in mezzo al verde con la temperatura sotto zero, talmente sotto zero da battere i denti. Lui sembrava non badarsi del freddo, costruiva molto attentamente il suo pupazzo di neve ed era immerso in chissà quali pensieri profondi. Si accorse di me forse dal modo insistente con cui lo osservavo e mi venne vicino, mi prese la mano e disse: "mi chiamo Tyler, mi aiuteresti con questa bestia?". Non lo conoscevo. Mamma mi raccomandava sempre di non accettare inviti dagli sconosciuti, ma lui sembrava così buono che corsi subito e lo aiutai con la neve a costruire quello che diventò il pupazzo di neve più bello di sempre. Fu così che passarono le ore, e passarono anche i miei genitori insieme ad un'altra coppia di signori subito abbracciati da quel bimbo misterioso. Sentii dunque mia madre che disse "vedo che vi siete già conosciuti". E poi riprese "Martina lui è il figlio degli amici di mamma e papà, passerete molto tempo insieme e spero diventerete amici tanto quanto lo siamo stati noi" e subito abbracció calorosamente la mamma e il papà di Tyler. Lui mi guardò e mi disse "ci proveremo". Il resto di giornata lo passammo sullo slittino, avevo molta paura perché era il mio primo anno in montagna mentre lui sembrava davvero pratico. Mi fidavo. Lo conoscevo da poche ore ma già mi fidavo. Lui però non fu l'unico che conobbi quel giorno, diciamo che mamma aveva avuto tanti amici al liceo che a loro volta avevano avuto tanti bambini. Eravamo già predestinati, saremmo diventati un grande gruppo di piccoli amici. Passarono gli anni, noi tutti crescemmo insieme seguendo le orme dei nostri genitori e non potevamo essere più felici di così. Eravamo tanti piccoli fratelli e sorelle di genitori diversi. Sviluppai, col tempo, un particolare rapporto di amicizia con Tyler che da quel giorno in poi per me diventò semplicemente "Tay".
Eravamo migliori amici. Essendo lui più grande mi aveva insegnato tutto quello che sapeva, mi proteggeva e d'ovunque ci fosse lui c'ero anch'io. Tay prima di essere il mio migliore amico, prima di essere lui in tutto ciò che era, che di meglio c'era, era il mio confidente. Era l'ancora a cui io mi aggrappavo. Lo stesso ero io per lui. Un bellissimo rapporto biunivoco. E io mai, dopo tutto quello passato insieme, le mille avventure, i mille pianti e le mille risate avrei pensato sarebbe andata a finire così.
![](https://img.wattpad.com/cover/187162731-288-k698523.jpg)
STAI LEGGENDO
Lascia che ti aspetti
RomanceEra innamorata, ma non avrebbe dovuto, non di lui, non del suo migliore amico. Mentre si innamorava lui giocava con lei, perché lui era abituato così, le ragazze erano il suo "livello da sbloccare". Ma Martina era diversa, non era come le altre; non...