Capitolo 5

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Non avrei mai pensato di parlarci e addirittura prendere un appuntamento con Lui.
Devo solo convincermi che stasera sarà una semplice serata scacciando dalla mia mente il pensiero che è sposato ed è un padre. Sono meschina e vigliacca lo so.
Sto facendo una cosa assurda.
Forse dovrei chiamarlo e disdire l'appuntamento.
Ma sono troppo curiosa, voglio sapere cos'ha da dirmi.

Mi diriggo verso l'hotel e inizio la mia giornata di lavoro intensa.
La giornata passa velocemente tra turisti che vanno e vengono.
Logicamente l'ansia che ho non mi abbandona per tutta la giornata.

Alle 9 finisco il mio turno a lavoro e la mia ansia cresce sempre di più. Mi diriggo verso il mio armadietto per cambiarmi. Ho deciso di mettere qualcosa di comodo, un paio di pantaloncini bianchi e un top nero senza spalline. Metto un paio di scarpette comode ed esco.
Eccolo. E' li che mi aspetta con la sua Audi. Quegli occhi verdi mi trafissano l'anima come sempre, mi scruta dalla testa ai piedi, mente avanzo verso di lui.
Salgo in macchina e per un attimo tutto scompare, siamo solo noi, non ce il pensiero fisso di lui sposato con un bambino. Non ce nessun senso di colpa, nessun rimorso, sembra scomparire anche il rancore che per tre anni ho portato nei suoi confronti.
- Ciao, sei bellissima come sempre. -
- Ciao, grazie. - ed è tutto ciò che riesco a dire.
- Sono sicuro che ti stai facendo tremila paranoie ma devi stare tranquilla Viola,    siamo io e te e nessun altro. - dice, ma io so che non è così, so che stasera finirà tutto, so che non lo rivedrò mai più.
- Senti Ivan, io non posso non pensare alla tua vita matrimoniale, so che sto giocando col fuoco.- ed è vero, non posso non pensarci.
- Goditi questa serata, godiamocela davanti ad una bella cena solo noi due.- dice, e nel frattempo la sua mano e sulla mia guancia, un semplice tocco, mi sento viva con lui. I miei occhi si chiudono automaticamente e mi godo a pieno questo momento pieno di tenerezza.
Dopo venti minuti di macchina, abbiamo chiacchierato del più e del meno, non ho fatto domande riguardo alla sua vita personale, arriviamo davanti ad un ristorante dove cucinano solo pesce fresco. Ivan si dirige verso il cameriere che ci viene incontro.
- Buonasera, ho prenotato per due persone.-
- Si, mi dia il cognome.- vedo che il giovane cameriere mi squadra, guardandomi con un pizzico di malizia. Ma inaspettamente Ivan infastidito dice - Di Martino e ci porti subito il miglior vino bianco della casa.- Ivan lo fulmina con lo sguardo e il cameriere a quel cognome toglie subito gli occhi dal mio corpo e senza dire una parole ci accompagna al nostro tavolo.
Il ristorante è molto elegante e sto pensando che il mio look non è dei migliori. Cazzo potevo fare di meglio.
Ma d'altronde non me lo aspettavo mica che mi portasse in un ristorante del genere.
Vorrei domandare di come mai il cameriere ha avuto questa reazione ma non voglio essere invadente.
Ci accomodiamo e il cameriere porta subito una bottiglia di vino e lo versa nei nostri bicchieri. Ivan gli fa cenno di andare.
- Ti stava mangiando con gli occhi!- dice  infastidito.
- Beh, almeno qualcuno mi nota! E nonostante questo a te cosa importa.- dico, sorpresa dalla sua evidente gelosia.
- Certo che mi importa, Viola, più di quanto pensi.-
- oh oh qui qualcuno è geloso? Fai così con tutte? - voglio sapere se solo l'unica con cui ha tradito la moglie o è un vizio che ha.
- Ma sei seria? No è comunque non ho mai tradito mia moglie almeno di che non ho conosciuto te e se questo che vuoi sapere, si, Viola sei l'unica e mi sto rendendo conto che sei anche l'unica che voglio.- mi sorprendono queste parole, ma non posso cascarci e non posso rovianre una famiglia. Non posso E non lo voglio. Cazzo, ma perché non mi poteva capitare uno normale ?
- Beh non vedo come sia possibile vista la tua situazione, non voglio essere la sfascia famiglia di turno, resto della mia idea solo questa sera poi non vi rivedremo mai più.- so che sarà difficile per me ma è la scelta più giusta da fare.
- Ne sei convinta? So che effetto di faccio.- vedo una punta di delusione nei suoi occhi.
- E' questo il punto, Ivan, tu sai di piacermi, sai che effetto mi fai ma non può essere solo sesso e te l'ho detto non funzionerà mai, quindi basta chiuso argomento. Godiamoci la serata.- dico, con poca convinzione quest'ultima frase.
Ivan resta zitto e così rimaniamo per tutta la serata.

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