Questo week-end non è stato dei migliori, mi son portata dietro quel mal umore dopo quella chiamata.
Come gli è venuto in mente di chiamarmi?
Non posso vederlo, non sarebbe giusto nei confronti miei e della sua famiglia. Ecco la sua famiglia un motivo in più per dimenticarlo una volta per tutte.Sono a lavoro è lunedì, non è che abbia molta voglia, ma il turismo si sta incrementando e i turisti vanno e vengono dall'hotel.
Il mio capo Eleonora oggi mi ha affidato la gestione dell'intero hotel, una grande prova per me è se voglio diventare il direttore devo farlo al meglio distaccandomi da qualsiasi pensiero.Dopo il mio turno e qualche ora di straordinario sono pienamente fiera di me, di come ho gestito il tutto. Sono troppo stanca per mangiare qualcosa quindi mi diriggo verso casa. Distrattamente mi scontro con uomo, la devo smettere di camminare con il cellulare in mano penso mentre mi sistemo e vedo una mano poggermi il cellulare.
E lui, come ho potuto pensare che non l'avrei più incontrato. Ci guardiamo per un istante che mi sembra interminabile, prendo il cellulare e scappo via. Sento il mio braccio fermato dalla sua mano. Oddio quel tocco. Una scossa riappare in me. Mi giro guardandolo male.
- Senti Viola, mi dispiace, non avrei dovuto quella sera, ma è proprio da quella sera che non riesco a dimenticarti- ed ecco che la rabbia torna in me. Che frustazione!
- Ti ricordi di me dopo 3 anni, non penso che le persone che non si dimenticano si rintracciano dopo anni. Ah dimenticavo tu sei sposato non hai potuto-
- Non essere così dura con me, lasciami spiegare davanti ad una tazza di caffè.-
- Non ci penso proprio.- anche se sono tentata.
- Dai lasciami spiegare, ma non qui.-
- Giusto dovrebbe vederti tua moglie! - esclamo sarcastica.
- non essere bambina, sali in macchina. -
- va bene dieci minuti poi mi lascerai in pace per sempre- lo dico ma so che non voglio questo.Ci dirigiamo verso la macchina, mi apre la porta e salgo. Che effetto questa macchina. Riesco a sentire qurll'energia dell'ultima volta nonostante siano passati anni.
In macchina silenzio tombale finché non sento la sua mano sulla mia. Mi giro e lo guardo intensamente, lo so che è strano e sbagliato ma mi sento a casa. Arrivati al bar, quel bar, dove tutto è iniziato, entriamo e ci sediamo in un tavolo più appartato.
Vedo che sospira intensamente prima di parlare. E bellissimo ma sul suo viso ci sono tracce di tristezza.
- innanzitutto ti devo delle scuse, per tutto. Sono stato uno stronzo, ma per me è stato indimenticabile quella sera. Il motivo del mio silenzio al ritorno era perché non potevo credere che mi sarei sentito così bene, soddisfatto e che tu mi fossi entrata sotto la pelle. Lo so, avrei dovuto dirti di mio figlio e di mia moglie ma da quanto ho incontrato i tuoi occhi tutto è svanito.- resto in silenzio davanti a quelle parole non so se credergli. Riesco solo a dire.
- ho capito, accetto le scuse ma ora cosa vuoi Da me.-
- voglio vederti-
- non esiste, non sarei mai la tua seconda scelta, e non rovinarei mai la tua famiglia.-
- non lo saresti, è una mia scelta questa, lascia che tra noi nasca qualcosa poi cercherò di sistemare le cose.-
- ah si ? E abbandoneresti tuo figlio per me ? E come mi dovrei sentire io ? Una sfascia famiglia?- purtroppo questa è la realtà, difficile da accettare almeno per me.
- tu non devi sentirti in colpa di niente, non è mica colpa tua se ti penso in ogni istante. Almeno dammi una chance.
- mi dispiace Ivan, ma credo che sia inutile- certo che lo vorrei ma non potrei mai sentirmi fiera di me per quello che farei, sfascerei la sua famiglia e non giusto.
- come posso convincerti, non è stato solo sesso e stato di più.- cosa vorrà mai dire? Di più? Di più cosa?
Basta! Non ci casco
- no mi dispiace, tu non sai quanto mi hai fatta soffrire, ti sembrerà patetico, ero solo una ragazzina, ora tutto è cambiato.-
- Hai qualcuno?
- No! Se lo avessi non sarei qui.- dico
- Non mi interessa ho bisogno di vederti almeno per una sera da soli.-
Non so cosa fare il mio cuore mi dici di vederlo almeno solo per una volta Ma la ragione è quella che mi perseguita.
- Va bene domani sera. Finisco alle 9 da lavoro passa a prendermi, ti avviso sarà la seconda e ultima volta.-Non ci credo di aver accettato. Perché l'ho fatto? Cerco di scacciare dalla mia mente tutti i pensieri negativi. Vedo sul suo viso farsi largo un sorriso smagliante.
- grazie Viola, non vedo l'ora. Anche se sarà l'ultima volta sono felice che hai accettato comunque sei sempre più bella.-
Resto spiazzata dalla sua felicità e dal suo complimento. Mi alzo esco dal bar salutandolo con una carezza sul viso.
E bellissimo.
Non ci posso credere di aver accettato. Ma come mi è saltato in mente?
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Amami Anche Se Non Puoi
RomanceCosa potrà mai riservare il destino a due persone che non possono avere una relazione date varie circostanze? Due corpi che ci cercano costantemente? Due anime legate? Un amore indissolubile ma che non sempre vince su tutto? Scopriamolo insieme in...