Amami Anche Se Non Puoi

Capitolo 1

Qualche anno fa

Oggi è una giornata piena di sole, le strade qui ad Ischia iniziano ad affollarsi di turisti, al porto migliaia di turisti sbarcati qui. Ischia, "la mia amata Ischia", conosciuta nel mondo per le sue strutture termali e non solo. Vivo nel comune più affollato dell'isola, Ischia porto, e amo quando quest'isola si riempe di turisti che provengono da tutto il mondo, amo vedere come quest'isola riesce sempre a lasciare il segno in ognuno di loro. La scuola è ormai finita, si riprende a settembre e non vedo l'ora di godermi quest'estate da single.
Sto aspettando Tara, la mia migliore amica, una ragazza particolare con un carattere forte dovuto dalla scomparsa dei suoi genitori, ma allo stesso tempo divertende, vive con la sorella maggiore e il suo fratellino. Una ragazza semplice, ha un bel fisico, le curve al posto giusto, carnagione scura, occhi scuri come la notte. Ecco che sento il mio cellulare squillare. É lei.
- Ciao Viola, cinque minuti e arrivo scusami per il ritardo, lo so ti faccio sempre aspettare! - urla Tara dal messaggio vocale che mi ha appena inviato tramite chat. Le rispondo
- Non ti preoccupare ti aspetto. - dico, so che sono sempre io a farla aspettare quindi decisi di non essere scorbutica visto che stavo aspettando già da mezz'ora in piazza.

Mentre riposo lo smartphone in borsa incrocio uno sguardo: due occhi verde scuro che mi fissano, resto li incantata per quella frazione di secondo che mi sembra una vita sposto gli occhi su quest'uomo bellissimo più del sole, almeno per i miei gusti personali, mentre lo vedo allontanarsi su una motocicletta nera di cui non so nemmeno il modello visto che non me ne intendo per niente; ha una maglietta molto stretta nera tra cui si riescono a intravedere i suoi muscoli, dei pantaloni color ghiaccio e delle scarpe a stivaletto nere Timberland.
Non è la prima volta che lo vedo e se devo essere sincera ogni volta è sempre più attraente anche se lui non mi ha mai notata.
Forse per l'età, visto che ho solo 16 anni ed è la prima volta forse che mi ha vista.
Invece io lo conosco bene, mi sono informata un pò di tempo fa sul suo conto quando incontrai mia zia sul lungomare di Ischia parlando con sua sorella, sapevo che era la sorella per il semplice fatto che abitavamo nella stessa zona è tra noi ci conosciamo abbastanza anche se per la maggior parte dell'anno Ischia é invasa di turisti, molto meno verso gennaio-febbraio in cui l'isola é vuota.

So che si chiama Ivan ed ha 24 anni, lavora insieme ai suoi genitori nel chioschetto di famiglia che aprono per i turisti in estate, conosco la sua famiglia ma non sono mai riuscita a capire perché non l' ho mai visto con una donna.
Più o meno conosco le sue amicizie beh so abbastanza sul suo conto perché mi ha sempre attirata.
Cerco di non pensarci più mi sento ridicola, cercare informazioni su un ragazzo che nemmeno mi conosce solo perchè mi attrae molto.
Vedo in lontananza Tara che corre verso di me, già lo so troverà una delle sue tante scuse e per farsi perdonare come sempre mi offre un americanino al bar più frequentato dell'Isola: il Calise.

- Ciao Viola, scusami per il ritardo ma ho accompagnato mio fratello Luca alla fermata degli autobus e non potevo lasciarlo li da solo ad aspettare il pulman, dai mi faccio perdonare con un americanino!- dice affannata, sorrido.

- Dai non ti preoccupare, andiamo ho proprio voglia di fare un pó di shopping per stasera. - infatti sto proprio pensando che per la prima volta non mi sento nervosa per aver aspettato, odio aspettare anche perché ho visto lui e mi ha guardata.

- Sei sicura di volerci andare alla festa? da poco ti sei lasciata con Max magari non ti senti a tuo agio.- dice Tara con aria preoccupata, sa che ho lasciato Max perché ormai lo vedevo come un fratello, siamo stati assieme per 3 anni eravamo due bambini ed io ora volevo solo iniziare una nuova vita, divertendomi con le mie amiche e magari anche con qualche ragazzo carino.
Rispondo convinta - Si Tara già te l'ho detto va bene così, non ci sto male, sto benissimo devo solo abituarmi all'idea di stare sola, senza legami.- vedo Tara poco convinta ma si arrende.

Entriamo nel negozio di Manuela, una tipa molto provocante, alta, con una chioma bionda che le scende fin sopra al fondoschiena.
Ci accoglie subito. - Ciao ragazze, mi fa molto piacere che siete venute a trovarmi, ho portato un sacco di novità per voi.- visto che ci conosce molto bene sa anche i nostri gusti.
Ci accomodiamo nel camerino e inizia a portarci vari abiti per la nostra serata. Proviamo vari abitini, infine io scelgo un tubino nero monospalla, corto fin sopra al ginocchio con una fascia di perle in vita, mette in risalto le mie forme e un pò mi sento fuori luogo ad indossarlo, Max era un tipo molto geloso e non gli piaceva che mi vestissi in quel modo ma ora non mi importa più voglio sentirmi libera di fare ciò che voglio infondo non sto facendo niente di male; Tara, invece opta per dei pantaloni in pelle nera che le fasciano le cosce e il suo bel fondoschiena con un top argento molto stretto a forma di cuore.
Salutiamo Manuela per la sua disponibilità come sempre a noi ischitani fa sempre un particolare sconto.
Facciamo due passi finché non arriviamo davanti casa mia e ci diamo appuntamento per le 21 in piazza, andiamo al chiosco della sorella di Tara ce la festa di inizio estate. Saluto Tara e salgo a casa.
Fortunatamente mia madre non ce, altrimenti inizia a smontarmi la serata con le sue preoccupazioni sul tardare la sera. Infondo la capisco è sola, mio padre ci ha abbandonate che avevo solo 5 anni e dall'ora non l'ho più visto.

Non provo odio per lui e nemmeno voglio sapere cosa ne ha fatto della sua vita, non mi interessa so solo che la mia povera madre mi ha cresciuta da sola ovviamente con l'aiuto dei miei amatissimi nonni.
Sto andando a farmi una doccia, sono le 19 e sto ancora sul mio lettino a pensare a lui.
Che occhi, mi ha guardata, sarà stata una concidenza, non penso sia interessato a me d'altronde non mi ha mai notata. Mi squilla il cellulare, come sempre non lo trovo nella mia borsa piena di cose. Eccolo. Ho una richiesta in chat. Vediamo. Non posso credere ai miei occhi; é Lui.