Capitolo 13

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Sinceramente avrei preferito essere con Ivan in questo momento, goderci una delle nostre serate, sul nostro divano a sorseggiare un buon vino bianco, ma purtroppo sono costretta a restare qui in hotel, in quest'abito succinto, lungo  fin sopra queste bellissime ma dolorose scarpe; se mi dovesse vedere Ivan sicuramente sarebbe contrariato, ho scelto appunto un abito color carne strettissimo, lungo, con uno spacco che arriva all'inguine e sopra con uno scollo a barca che mette in evidenza il mio seno.
Ebbene sì, lo so, stasera ho esagerato ma non posso sicuramente farmi vedere come una qualunque, devo risaltare in mezzo a tante donne che, come solito, accompagnano i loro maritini straricchi in queste serate.
Il mio compito è in primis rappresentare l'hotel, scambiare qualche chiacchiera con qualche imprenditore e cercare di far conoscere la struttura in tutto il mondo; il vero lavoro lo dovranno svolgere i miei collaboratori, sono stati collocati in uno stand addobbato proprio per prendere prenotazioni per la prossima stagione estiva ma soprattutto per l'inverno, devono pubblicizzare l'hotel non solo per l'estate ma anche per il periodo invernale. Se riusciamo in questo intento, Eleonora ne sarà felicissima ma soprattutto, tutti noi, lavoreremo anche d'inverno.
Ho fatto preparare il tutto all'esterno, a bordo piscina, con un tavolo da buffet lunghissimo; i nostri chef hanno preparato le migliori prelibatezze, la piscina e contornata di candele e lanterne bianche e abbiamo posizionato divanetti di pelle bianca nei lati.
È tutto veramente strepitoso ma lo sarebbe di più se anch'io avessi il mio accompagnatore, ho scelto di non chiederlo ad Ivan, non si sarebbe mai esposto così e non avrei potuto rischiare così tanto, infondo è soltanto una serata di lavoro, mi dico.

Iniziano ad arrivare le prime persone nei loro abiti super costosi, la mia serata ha inizio, con un pò di amarezza ma mi tocca fare tutto al meglio.

Scambio qualche chiacchiera a destra e a manca, bevo champagne in compagnia di vecchi imprenditori che cercano di corteggiarmi.
Vorrei svignarmela per non sentire le smancerie di questi vecchi rincoglioniti, ingurgito altro champagne sperando che tutto finisca al più presto.

Dopo non so quante chiacchiere inutili con un vecchio di circa settant'anni, cerco di svignarmela.

- Oh, signor Hade, mi scusi, mi chiamano dalla sala d'aspetto.- dico, spero di essere convincente.

- Va bene, Viola ma dopo la cercherò per poter passare altro tempo insieme, sperando in un continuo dopo questa bellissima serata!.- dice, che schifo ma chi dovrebbe mai passare del tempo con questo ma perché non si ritira in pensione sto vecchio!

All'improvviso sento quella familiare elettricità scorrere per tutto il mio corpo, lui è qui lo sento, sto impazzendo non può essere.
Non lo avrebbe mai fatto, non si sarebbe mai esposto così per me. E invece si, è proprio lui in tutto il suo splendore, sembra un angelo, in smoking, muscoloso, pieno di se. Mi guarda intensamente, sembra arrabbiato ma perché? Solo ora mi rendo conto che quello che vede non gli va proprio a genio, il signor Vecchio rincoglionito mi ha appena fatto un baciamano ma soprattutto il mio abito non gli ha fatto l'effetto che farebbe a tanti uomini. Sì, perché io lo conosco, lui è geloso, possessivo, forse ho esagerato ma d'altronde che cosa ne sapevo, non mi sarei mai aspettata che si fosse presentato qua.

A passo spedito si avvicina a me non distogliendo mai lo sguardo.
- Buonasera, signor...? -
- Hade. Josh Hade.-
- Si, buonasera, può per favore allontanarsi, Viola ha delle cose da svolgere, non può trattenersi a lungo!- ma cosa dice? Ma è normale? Non solo lo sta fulminando con lo sguardo, ma lo sta praticamente cacciando, beh sono felice non me lo filavo più ma spero di non perdere un cliente, non sarebbe una buon immagine.

- Si figuri stavo giusto andando!- e si allontana come un cagnolino impaurito.
Alla faccia dell'imprenditore, il mio uomo e dico mio perché stasera ha fatto un qualcosa che non mi sarei mai aspettata è in grado di mettere in difficoltà chiunque.

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