Capitolo 6

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Fra's Pov

Mi sono svegliata da 5 minuti. Ho un mal di testa assurdo e gli occhi gonfi; sarà lo stress o il fatto che non ho dormito per niente stanotte. Mi sciacquo la faccia e mi riguardo per l'ultima volta allo specchio: sembra che mi sia schiantata contro un treno ad alta velocità.

Esco dal bagno e vado a sedermi sul divano con la vana speranza che il bellissimo panorama di New York migliori quella che si è già rivelata una giornata di merda.

Chiudo piano gli occhi cercando di rilassarmi ma improvvisamente bussano alla porta, mi alzo controvoglia e sbuffo; giuro, che se è Lydia non ci penso due volte a cacciarla, mi sono proprio alzata di cattivo umore. Apro la porta e trovo un cameriere con un vassoio davanti a me.

"Signorina Evans, la colazione" mi sorride felice

Quanto lo pagano per far finta di essere felice alle 9:00 del mattino?

"Ehm, io non ho ordinato nessuna colazione..." ridacchio guardandolo.

"È offerta dal Signor Mendes" entra con il vassoio, lo appoggia sul tavolo e leva il coperchio.

Brioche calde, cappuccino, spremuta, frutta, fette biscottate con la nutella, marmellata di albicocche, insomma, questa colazione potrebbe sfamare un intero reggimento. Mi avvicino al tavolo e noto che al centro del vassoio c'è un piccolo vaso con una mini rosa rossa ed un bigliettino. Lo afferro e leggo:

"La colazione era il nostro momento preferito della giornata. Vorrei passarlo con te, ma sono uscito presto dall'hotel. Fatti vedere oggi. Buona Giornata Shawn"

Sospiro appoggiando il biglietto al petto e sorrido lasciando che il profumo di Shawm, impregnato nella carta, entri nelle mie narici invadendo così il mio corpo. È come se lo avessi qui con me anche se non c'è.

"Signorina, posso andare?" Mi chiede il cameriere guardandomi con gli occhi a cuoricino. Che bello, faccio tenerezza anche ai camerieri.

"Si certo, mi scusi" ridacchio

"Non si preoccupi" si avvia verso la porta, ma poi si gira e mi guarda "si vede che vi amate tanto" mi sorride e poi esce lasciando che il silenzio ritorni a dominare la stanza.

Mi siedo al tavolo ed inizio a mangiare. Ho ricevuto tutte le risposte necessarie ed ora mi sento veramente una cretina a non aver dormito tutta la notte solo per una mancata risposta.

Cosa deve fare questo ragazzo per farmi capire che mi ama ancora? Insomma, mi sta dando tanti di quei segnali che solo uno stupido non ci arriverebbe. Però capite, ho paura: ho paura di rimanere delusa, di farmi troppi castelli di sabbia che, basta un po' di vento, per farli cadere, ho paura che le ferite che gli ho procurato non possano guarire. Vorrei che quel video non fosse mai esistito, che Richard e la Fra di quel tempo non ci fossero mai stati.. ma, purtroppo, ognuno di noi nella vita fa degli errori e ne dobbiamo pagare le conseguenze.

***

Dopo aver fatto colazione ed essermi fatta una doccia, mi sono vestita casual per la nostra giornata da turiste a NY: jeans nero, maglia bianca e giacca di pelle. Insomma, più comoda di così. Scendo nella hall ed aspetto le mie amiche che, come al solito, sono in ritardo.

"Fra?" Sento una voce a me familiare chiamarmi da dietro, mi giro e sorrido per poi abbracciarla forte

"Oddio, ma che ci fai qua?" Continua Alessia stringendomi.

"Sono venuta con Shawn e le mie amiche per il debutto di If I Can't Have You , tu? Non hai il tour in Canada?" Sorrido guardandola. Quanto mi era mancata la mia sorellona Canadese. Mi sono legata tantissimo a lei durante il tour europeo di Shawn, insomma, condividendo le stesse origini la comunicazione tra di noi era anche più semplice rispetto a quella che avevo con il resto delle persone che li seguivano. Lei mi ha preso sotto la sua ala e mi ha protetta contro tutti e tutto. C'è stata quando sentivo la mancanza di Shawn fino a vomitare anche l'anima, quando avevo bisogno di ridere o di parlare di cibo italiano, o semplicemente, quando avevo bisogno di una sorella con la quale condividere le ansie da Tour.

No Promises 2 {S.M.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora