All'inizio non sembra nemmeno di stare lì, così vicino alla tua morte.
Sono confuso. Ci preparano per farci apparire gradevoli, ci vestono, ci profumano, ci cibano e ci viziano e poi tra una settimana, bhe, forse saremo già morti di qualche morte assurda.
Un coltello piantato nella schiena.
O magari un'ascia.
O assideramento.
Rabbrividisco.
Devo proteggerla da tutto questo.
Katniss Everdeen é seduta di fronte a me, i capelli legati nella solita treccia laterale, gli occhi grigi tristi, rivolge la sua attenzione solo al piatto ormai semivuoto.
Domani mattina inizia l'addestramento. Improvvisamente mi si stringe lo stomaco al pensiero di ció che accadrà domani. Vedró i Favoriti sfoggiare le tecniche imparate in anni di addestramento. E io? Cosa faccio io? Cosa so fare io?
Come se mi avesse letto nel pensiero, Haymitch attacca:
-Non dimostrate davvero di cosa siete capaci. Quella é una tecnica da Favoriti. Intimidire gli avversari. Seminare paura. Ecco cosa dovete fare voi: esercitarvi su ció che vi viene peggio.- Noto con piacere che ha rifiutato un bicchiere di vino.
-Innanzitutto, avete qualche talento nascosto che non volete rivelare l'uno all'altra?- continua.
-No, nessuno- rispondo frettolosamente. Katniss alza gli occhi per la prima volta dall'inizio della cena e mi guarda con le sopracciglia sollevate, come a dire "davvero? Non la bevo nemmeno per un secondo."
Le restituisco uno sguardo furtivo e poi torno a focalizzare la mia attenzione sul mentore.
-E tu, dolcezza?-
Katniss si pulisce con un tovagliolo. -Bhe, me la cavo con l'arco- dice. Ora sono io a guardarla con aria incredula e interrogativa insieme. -Cosa?!- intervengo. -centra gli scoiattoli dritti in un occhio, sempre! Non "se la cava", é straordinaria!-
-e lui lancia sacchi di farina pesantissimi, ed é un maestro della mimetizzazione, l'ho visto io!-
-Katniss, ma per favore...-
-Non ho più tanta fame- dice alzandosi, adirata.
-Bhe, nemmeno io-
Mentre me ne torno nella mia stanza colgo Haymitch ed Effie che si scambiano uno sguardo scandalizzato.
L'unica cosa di cui mi importa é che non solo io ho fatto caso a lei, in tutti questi anni. Anche lei si é tenuta aggiornata su di me.. Si é tenuta aggiornata sul ragazzo del pane. E io la faró tornare a casa.
A tutti i costi.
STAI LEGGENDO
Peeta's Games.
FanfictionI Giochi dal punto di vista di Peeta Mellark, tributo maschio del distretto 12.