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Mi sveglio e sobbalzo nel letto.
Sono completamente sudata e il mio respiro è corto.
Ci risiamo, si prospetta un'altra notte insonne.
Fin da quand'ero piccola ho sempre avuto problemi a dormire, ma da quando mi sono trasferita a Roma e ho abbandonato il confort dell'aria condizionata della mia vecchia casa, diciamo che la situazione è peggiorata.
Siamo a fine giugno e il caldo è atroce anche alle 2 del mattino.
Mi rigiro nel letto, cercando un angolino fresco, ma nulla da fare, sembra di stare all'inferno.

Decido così di alzarmi e andare in bagno per darmi una rinfrescata.
Mi raccolgo i miei lunghi capelli castani in uno chignon alto, in modo da non bagnarli e poi apro l'acqua della doccia.
L'acqua è fresca e mi lava via questa sensazione di soffocamento.

Mi sento rinata.

Tornata in camera, mi infilo una maglietta pulita, 2 taglie più grandi della mia e mi siedo sul bordo del letto.
Resto lì, ferma a fissare il vuoto per quello che mi sembra un tempo infinito, ma poi mi lancio verso il comodino per prendere il telefono e scoprire che in realtà sono appena le 2.20.
2.22 per l'esattezza.

"Esprimi un desiderio" dico tra me e me prendendomi in giro mentre lascio cadere il telefono sul letto e mi alzo per andare verso la cucina.
Afferro il pacchetto di sigarette che è poggiato sul bancone della cucina e poi esco in terrazza.
L'aria è così densa che potrei tagliarla con un coltello.
Mi siedo su una poltroncina di paglia che mi ha regalato la mia nonna appena le avevo fatto sapere che mi sarei trasferita e che la casa in questione aveva una piccola terrazza molto carina.
Se devo essere sincera, ho deciso di comprare questa casa solo per questo motivo;

la terrazza e ovviamente la vista pazzesca che avevo su Roma.

Sospiro e mi accendo una sigaretta mentre ammiro lo spettacolo.
Ho sempre amato questa città, ma non saprei spiegare esattamente il perché..
Ogni volta che venivo durante le vacanze, mi sentivo legata ad essa, come se gli appartenessi..
un po' forse è perché ho sangue romano che mi scorre nelle vene, ma non ne sarei così sicura.
C'è qualcosa di magico qui.
D'altronde com'è che si dice?
"Roma, la città eterna."
La storia, l'arte, il cibo, le persone...
Mi fanno sentire parte di un qualcosa di bello.

Comunque sia, trasferirsi da Milano non è stata una scelta facile e men che meno lo è stato abituarsi a vivere senza tutte le comodità della città moderna, ma alla fine ce l'ho fatta.
Faccio un ultimo tiro e poi spengo la sigaretta nel posa cenere.
Mi avvicino al davanzale della terrazza e guardo giù.
Mi vengono i brividi per quanto sono in alto, ma resto ferma a sfidare la mia paura.

"Vorrei fossi qui"
sussurro a così bassa voce che quasi non riesco a sentirmi.

"Vorrei fossi qui"
ripeto alzando appena la voce, permettendo al mio corpo di percepire quello che stavo dicendo, anche se in realtà ne ero perfettamente consapevole.

Gli occhi iniziano a pizzicarmi e per questo li chiudo immediatamente, impedendomi così di fare ciò che da tantissimo tempo mi stavo ormai vietando:

piangere.

Non sono una scrittrice professionista, siate clementi.
Spero che questo primo capitolo "introduttivo" possa piacervi.
Più avanti la storia si svilupperà.
Grazie xF🍓

Niente di più stupido di sognare// Niccolò Moriconi - UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora