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"I dischi in vinile sono sulla destra" rispondo sorridendo ad una cliente mentre sistemo gli ultimi arrivi.

Lavoro in un negozio vintage ormai da un anno e stranamente non mi sono ancora stufata di fare questo lavoro.
Mi piace vivere in mondo "retrò" sapendo che fuori dalle mura di questo negozio c'è una realtà ben diversa da quella che percepisco qui dentro.
Vendiamo molti articoli diversi, ma i miei preferiti sono le videocassette di grandi film vintage.
Quando in negozio non ci sono clienti e mi annoio un po', scelgo una videocassetta e la faccio partire sul televisore che c'è lì di fianco allo scaffale.
Passerei le ore a guardare quei vecchi film, così romantici da farti venire la nausea, ma molto più veri di quelli moderni.
Non ci posso fare niente se sono un'inguaribile romantica.
Nell'ultimo periodo però, non li ho più guardati perché mi rattristano molto.
Sarà che mi hanno illuso fin troppo.

L'amore non è mai come nei film.

La mia cassetta preferita è "Le Ballon Rouge" di Albert Lamorisse.
Stranamente non è un film romantico, ma bensì un corto francese che tratta la breve storia di un bambino e il suo palloncino rosso.
Trovo che ci sia un qualcosa di dannatamente profondo nella relazione che i due "protagonisti" sviluppano... e poi io ho sempre amato i palloncini.
La storia è triste, ma allegra allo stesso tempo e poi do un significato molto speciale alla metafora del palloncino.

"Passato bene il weekend in Toscana?" chiedo sorridendo a Carlo, il proprietario del negozio di fiori qui accanto, mentre chiudo la serranda del negozio.
Carlo sta fumando sotto la tenda del suo negozietto per ripararsi dalla pioggia che ha appena iniziato a bagnare le strade di Roma.

"Benissimo grazie! Ci siamo divertiti. Abbiamo mangiato come dei Re e poi i paesaggi toscani sono pazzeschi.. ma nulla in confronto a te!"
Mi risponde accennando un sorrisetto.
Gli sorrido imbarazzata e cerco di nascondermi nel cappuccio della felpa perché sono sicura di essere diventata rossa.

"Carloooo.. sempre troppo gentile!" gli rispondo facendo un cenno di saluto e avviandomi per la mia strada.
Non è un brutto ragazzo, avrà 5 o 6 anni in più di me ed è veramente una bella persona.
Mi ha aiutata molto ad ambientarmi appena trasferita in città.
Mi ha dato tanti consigli su come spostarmi per Roma o dove andare a fare la spesa per risparmiare o ancora quali locali frequentare la sera.. insieme a lui..
Ci ha sempre scherzato su, però prima o poi penso che valuterò la proposta, ma per ora credo sia meglio evitare.

Ovviamente le previsioni non davano pioggia questo pomeriggio, ma data la mia fortuna è in corso uno degli acquazzoni più epici degli ultimi tempi.
Ok, forse sto esagerando, ma comunque la pioggia è abbastanza forte da obbligarmi a trovare riparo sotto un cornicione.

Sono proprio belli i temporali estivi.

Guardo le nuvole che corrono veloci nel cielo e non mi accorgo del deficiente che sfreccia in auto sopra una pozzanghera lavandomi.
SONO FRADICIA.

"A cojoneee!" gli urlo mentre lo guardo allontanarsi.
Appena mi volto per incamminarmi verso casa, sbatto contro qualcuno e finisco a terra, in un'altra pozzanghera.
Mi guardo le ginocchia sporche e dalla destra inizia ad uscirmi del sangue.

"Ma che davero, davero?" dico alzando lo sguardo e cercando di scrollarmi il fango dalle mani.
Mi sento presa di mira, vulnerabile.
Vorrei piangere, ma mi è impossibile e poi ad un tratto..

mi paralizzo all'istante.

"Che cojone che sono! Scusami, non t'ho vista." dice allungando la mano per aiutarmi ad alzarmi.
"Stavo correndo pe nun bagnamme, ma non ho fatto caso"

Sorrido.
Avrei voluto uccidere chiunque fosse stata la persona a farmi cadere, ma appena i miei occhi hanno visto chi era mi è venuto da ridere.

È il ragazzo del parco di questa mattina, quello pieno di tatuaggi.

"Tutto bene? Cazzo, ti sta sanguinando il ginocchio.. ce la fai ad alzarti?
Mado, scusami davvero!" dice a raffica il misterioso ragazzo mentre mi afferra la mano.
Mi alzo, ma non riesco a smettere di sorridere mentre lo guardo.
Non sento il dolore e nemmeno mi accorgo di quello che mi sta succedendo in torno.
Non riesco a togliere lo sguardo dei suoi occhi e l'unica cosa a cui penso è..

"Ancora lui?"

Sono tornata! Spero che questo capitolo vi piaccia.
Lasciate una stellina o un commento per farmelo sapere.
Un bacio xF🍓

Niente di più stupido di sognare// Niccolò Moriconi - UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora