Era il giorno del rientro a scuola,nei primi dieci giorni di settembre,ero li per ripetere la seconda volta il terzo superiore. Chiacchieravo con i miei compagni fuori scuola delle solite cose stupide di cui i diciassettenni parlano. Quel giorno non avevo particolarmente sonno, ero in vena di scherzare,di ridere,parlavo con il mio migliore amico Andrea di quante ragazze avevamo intenzione di conquistare nel corso di tutto l'anno; Spettava a me il numero piu alto,dato che con le ragazze ci ho sempre saputo fare, "la tua immensa simpatia e i tuoi capelli corvini ammaliano al primo sguardo Alessandro" mi disse una di loro. Insomma,innamorarmi non era proprio nei miei piani,ma dal primo momento in cui la vidi fui devastato da lei. Entrai in classe,i posti erano gia assegnati dall'anno scorso,ed io ero al primo banco della fila laterale,un buon posto se non fosse che ero nel banco piu vicino alla cattedra. Posai la cartella bianca tutta disegnata dell anno passato marcata in color oro "Adidas". Vicino a me sedeva Anastasia che non appena vide che io ero il suo compagno di banco arrossì visibilmente. Non mi e mai piaciuto vantarmi,ma ora a distanza di anni devo ammettere che tanto male non ero: i capelli scuri,come gli occhi,la mascella pronunciata e le mia labbra, le odiavo quelle labbra troppo grandi,troppo carnose,ma devo dire che alle ragazze piacevano da impazzire soprattutto per via della barba che le delineava,scura e curata. Non ero di certo il piu bello della classe ma il piu alto si,eppure sedevo al primo banco. La prima ora era segnata con il cognome "de autore". <<Una nuova prof,fantastico!>> esclamò ironico il ragazzo seduto dietro di me. Mi girai di spalle alla cattedra per rispondergli <<un altra vecchia isterica,frá prepara il cellulare>> esclamai a voce particolarmente alta in modo che tutti potessero sentirmi. <<ahah caro signor (si fa per dire) d'urbino sarebbe pregato di girarsi cosi da vedere che la sua nuova professoressa non esaudisce per niente alla descrizione che ha appena fatto>> disse divertita,gia dalla voce si sentiva che era giovane,ma non credevo così tanto. Mi girai lentamente preso dall'imbarazzo dovuto alla figuraccia che avevo appena fatto. Lei mi sorrideva seduta sulla cattedra, capelli ricci e biondi lasciati cadere sulla schiena morbidi,lunghe gambe che ripercorsi attentamente con gli occhi fino a scontrarmi con la gonna blu a tubino che aderiva appena sul ginocchio. Senza sforzi si poteva dedurre che era giovanissima e,si, bellissima. Il viso leggermente paffuto,pallido e con un trucco abbondante ma non eccessivo che le delineava gli occhi di un marrone specchiato,con riflessi verdi che risplendevano ai raggi del sole che penetravano dalla finestra in quella deliziosa mattina di inizio settembre. Mi passai la mano fra i capelli per riprendermi poi mi alzai con il resto della classe per accogliere la nuova prof. Lei spostò lo sguardo da me e lo estese al resto della classe,disse di restare comodi e ci mettemmo a sedere,mentre il suo sguardo si posava nuovamente su di me. <<come mai quest anno abbiamo l'onore di avere una prof cosi giovane?>> chiesi io. Rise lei,quel sorriso mi fece perdere un battito. <<bene,passiamo subito alle prestazioni per la gioia del vostro compagno qui seduto>> Disse rivolgendomi un cenno, continuò poi <<mi chiamo jessica d'autore,sono un insegnante di filosofia... beh di solito le donne non rivelano l'età,ma per evitare vostre ipotesi sbagliate ve lo rivelo io. Ho 22 anni>> "solo 5 anni di differenza,si può fare" questo pensiero si insediò velocemente nella mia testa,mi passai una mano fra i capelli e lo scacciai immediatamente. << mi sono laureata in Inghilterra due anni fa,grazie ad una borsa di studio,per motivi che non sto qui a spiegarvi mi sono trasferita nuovamente in italia,ho lavorato in altre scuole per poco tempo,ed ora sono qui>>. Quell ora,a differenza delle altre passò velocemente,ma per tutto il resto della giornata non riuscii a togliermela dalla testa
Dopo circa una settimana iniziarono le lezioni serie,era ormai finito il tempo delle chiacchiere,iniziamo con i libri. Fra le noiose lezioni di matematica,storia,italiano e scienze,sull orario spiccava quell ora,eh si,filosofia. Era ormai la seconda lezione che facevamo ma quel giorno la mia professoressa sembrava diversa. La guardavo negli occhi e quel giorno non ci vedevo piu quella sua luce abituale,
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questo amore proibito
Romance> si diciamo che questa storia è dedicata a tutti quei ragazzi con gli amori impossibili,è dedicata a chi sa amare,a chi può vivere e morire per amore,chi si ciba di amore. Questa storia è dedicata a quei ragazzi che infondo sono diversi,alle eccez...