the end

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Ero praticamente nel mio mondo,accarezzata e cullata da tutte quelle parole,tutte quelle storie. Legere un libro è come rifugiarsi in un altro universo e visitarne il contenuto,scrivere è costruire un altro universo. Il quel momento avevo bisogno di un posto dove stare,che posto migliore se non un libro?

Vagavo per gli scaffali. "Letteratura storica". Mi addentrai un quella cuccetta fatta da tre pareti di libri,due carrelli centrali e quattro poltrone sulla parete in fondo. Non c'era molta gente,non che mi importasse. Ultimamente non facevo piu caso alle persone che mi circondavano,ero distratta,distratta dal dolore e dai ricordi... avevo altro per la testa. Mi avvicinai al carrello centrale,il metallo luccicava riflettendo le luci fluorescenti dei neon che mi accecavano,nonostante ciò riuscii a vedere quel libro "paolo e Francesca de: la divina commedia". Piccole lacrime timide mi scesero incontrollate sui miei zigomi. Avevo talmente tanti ricordi negli occhi che non lo vidi prima...

***************Alessandro**************

C'era troppa gente, tutti intellettuali,qualche adolescente,qualche vecchietto alla ricerca di un.mezzo per distrarsi. Per me i libri sono la chiave che porta nel mondo delle meraviglie,o il fosso che porta al paese delle meraviglie,come Alice (era un fosso??).
Mi sentivo schiacciato dalla presenza di quelle persone,così andai nella prima stanza poco affollata che vidi. "Letteratura storica". In preda ad un attacco di panico mi sedetti sulle poltroncine prima di fare il giro di entrambi gli espositori centrali e soffermarmi su quel libro. Non appena le nostre mani si sfiorarono ne ricordai quella pelle un po ruvida,molto pallida... lei tirò indietro la mano,la manica del maglioncino blu si scostò mostrando quel braccialetto,che le regalai anni prima. Avevo quasi paura di guardarla,per non rimanere deluso,ma alzai la testa e inchiodai i suoi occhi di vetro ai miei.

***************Jessica****************

Quelle mani grandi,la pelle un po piu scura,le unghie limate corte,il modo di tendere il braccio... quei piccoli particolari che ricordavo bene,ma se pur non li avessi ricordati,il destino me li avrebbe piantati in testa. Quel profumo tutto suo... tirai via la mano... "non e lui" mi ripetevo, ma nel momento stesso che ripetevo quel motto per la decima volta,i suoi occhi raggiunsero i miei. È un emozione troppo forte,un emozione che ti completa dentro,che ti fa credere che sia tutto un sogno. È una sensazione che nessuna droga ti darà mai, guardare negli occhi l'unica persona che tu abbia mai amato. Quella mascella pronunciata,le labbra carnose,gli occhi profondi e lucidi, i suoi zigomi tesi mentre piano pronunciava il mio nome. In quel vortice di emozioni sembrava che il mio corpo non mi appartenesse più,mentre le lacrime scorrevano sottomesse,mentre le mani tremavano,e le mie labbra si tendevano nel sorriso piu luminoso e vivo che io abbia mai fatto. Fu quel sorriso a ricordarmi che ero viva,che ero una persona,che potevo ancora essere felice... corsi da lui e lo abbracciai. Quelle spalle mi mancavano,mi mancava l'assottigliamento della sua vita verso il bacino,mi mancava il suo collo,il modo di respirare,di parlare,di stringermi a se come fossi la sua cosa più importante... e forse era così. Alessandro,amore mio,quanto sei bello...se questo è un sogno,ucciderò la persona che oserá svegliarmi>> mi sentivo come un pezzo di puzzle che si era completato con un altro nella giornata della sua rinascita... ed erano passati tredici anni, dall ultima volta che lo strinsi, ancora ragazzino, eravamo cambiati,ma il modo di combaciare fra di noi con un abbraccio rimaneva intatto e perfetto,immune a tutto. Dice una leggenda che l'uomo all'inizio era sferico ma che Zeus per punirlo delle sue malefatte lo aveva spaccato a metà. Le due metà vagavano per il mondo e si cercavano,la nostalgia le spinse a cercarsi ancora e ancora,e quando si furono trovate,la sfera volle tornare unita... ma quando le metà si incontrano di nuovo hanno vissuto le loro vite fino a quel momento,non sono uguali a come si sono lasciate,i loro lembi non combaciano piu. Hanno acquisito esperienze,debolezze,difetti e ferite. Non basta che si incontrino di nuovo e si riconoscano. Adesso devono anche scegliersi,perché le due metà non combaciano piu perfettamente,ma solo l'amore porta ad accettare gli spigoli che non combaciano,e solo l'abbraccio li può smussare,anche se fa male.

Noi ci siamo amati,ci siamo smussati,ci siamo promessi amore eterno,abbiamo litigato sui nomi dei nostri figli e del nostro cane,ci siamo trasferiti in un paesino nel verde... abbiamo visto i nostri figli varcare quella soglia per inseguire il loro futuro. Ci siamo contati le rughe a vicenda,ci siamo amati in tutti i modi possibili. Sono passati tanti anni dalla volta che le nostre mani si sfiorarono su quel libro,tanti anni ancora da quel nostro bacio rubato nello sgabuzzino della scuola. Ed io Rimango dell'idea che qualcuno,da qualche parte,e stato creato apposta per noi,per tenere la nostra mano e osservarne i suoi cambiamenti durante gli anni. Ed ora Alessandro,oggi che festeggi il tuo 85compleanno,ora che ti impacchetto questo manoscritto,ti faccio una domanda sul finale... per quante altre vite mi amerai? Ne abbiamo superate tante,tante che adesso la morte mi appare solo come un altro ostacolo da saltare,quindi non averne paura... ci ameremo anche dopo,continueremo a sfidare questo mondo,e a inventare il nostro universo passo dopo passo... ricordati i tempi felici, attraversa di nuovo la nostra storia, il nostro universo. Osserva gli occhi delle persone mentre leggono le nostre parole. Ricordati i miei Ricci biondi,anche se ora sono sostituiti da un po'di stoppa bianca... ricorda il mio modo di insegnare,ricorda il modo in cui mi hai amato,assapora il modo in cui mi ami ora mentre fra il profumo un po'pungente di questi fiori i tuoi occhi mi riportano ancora nel grigio vialetto di scuola. Afferra la mia mano,e non andiamo via...

            Tanto amore,Jessica

questo amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora