love...love...will there us apart

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Mi svegliai in una sala bianca,l'infermeria. Un forte dolore mi trafiggeva la testa causandomi dolorose fitte ovunque. Sentii qualcosa di caldo colare giù dalla fronte,sangue. Mi guardai allo specchio. Ciò che vidi era il ritratto della tristezza,il mio viso giallognolo pareva fatto di cera,non cambiava espressione neanche con il dolore. Il rosso-violaceo del sangue contrastava con il pallore del mio corpo e colpiva il pavimento a goccie regolari. Sempre piu veloce,sempre più regolare. Urlai ma nessuno mi sentiva,piansi perché nessuno poteva vedermi. Un ultimo grido disperato prima che tutto diventasse buio.

** *************Alessandro*************

Non riuscivo piu ad entrare a scuola. Erano passati 5giorni e mi faceva male non avere piu sue notizie. Quell vecchio edificio rosso mattone,con il solito vialetto grigio e scassato,il cortile nero pece brulicante di ragazzi mi facevano paura. Volteggiavano tutti i fantasmi dei ricordi più belli. Quando in quel cortile ci promise un filone. Sul vialetto con gli occhi di vetro  e la sigaretta che le pendeva dalle labbra,il dolore impregnato sui vestiti,sulla pelle,sugli organi,nell anima. Lo sgabuzzino del bidello che accolse i nostri baci. L'ufficio della preside dove tutto finì. La cattedra dell aula 367 dove tutto iniziò. Tutto mi portava a lei, un ancora fissa. Il dolore che mi trafiggeva mentre passavano le settimane. Arrivai al limite...arrivai a dire che non avrei mai piu messo piede in quella scuola. Mostrai tutta la mia debolezza alle pareti della mia camera che trattenevano i miei singhiozzi.

*******************Jessica**************

Era passato quasi un mese dalle ultime parole che ci dicemmo,ma sembrava sempre di piu. Sembrava un abisso di tempo,un indefinita massa senza significato misurata soltanto col dolore. Un giorno però un uomo vestito in modo sciatto di grigio,con una pistola che molto probabilmente non sapeva usare,mi venne a chiamare. <<De autore,ci sono visite> finalmente non ero sola come un cane... pensai che era Alessandro,poi mi ricordai che era minorenne. Pensai a Cristina,ai miei genitori...a tutti ma non a loro....

questo amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora