"Sei pronto?" Chiese il ragazzo dai capelli argentati mentre, con le mani intrecciate, osservava il suo compagno.
Albus Potter e Scorpius Malfoy erano davanti a un edificio che non avevano mai visto prima e che, effettivamente, forse quasi nessun mago aveva visitato. Le pareti erano piene di finestre che riflettevano il cielo annuvolato di quel giorno di novembre.
Il giovane dai capelli corvini aveva pensato per mesi a questo giorno ma non si era mai immaginato come sarebbe arrivato il fretta. Aveva tentennato per così tanto che anche nel momento di realizzare l'azione, entrare in quella porta, gli sembrava sbagliato.
L'azione in sé la trovava giusta: non poteva e non riusciva più a sopportare quel peso. Da una parte, però, gli sembrava di tradire i suoi genitori. Più che altro, gli sembrava di tradire suo padre, perché era stato lui a fare quella scelta: Ginny aveva solo annuito, troppo stanca dopo il parto.
"Solo se tu sei con me." Rispose Albus, stringendo la mano di Scorpius mentre insieme varcavano la porta vetrata.
"Fino alla fine." Commentò l'altro, mentre con la mente Albus tornava al momento in cui aveva chiesto al fidanzato di accompagnarlo in quell'avventura assurda. Nemmeno Potter stesso aveva alcuna idea di come avrebbero fatto, ma sapeva solo che non poteva tenere più quel peso.
All'interno dell'edificio c'era un enorme atrio dove dietro una scrivania stava una donna poco più grande di loro, gli occhi celesti concentrati sul computer che aveva di fronte. I due giovani si avvicinarono a lei, la quale non alzò nemmeno gli occhi.
"Mhn, mi scusi." Chiese Albus con esitazione. "Dove posso trovare...?"
"Potter vero?" Domandò la donna con voce acuta. "Riconoscerei quella voce ovunque."
Effettivamente, Albus aveva chiamato almeno una decina di volte: non solo per essere sicuro che il suo appuntamento fosse fissato, ma anche per chiedere mille informazioni ogni volta che una domanda lo iniziava a tormentare.
La donna si alzò dal suo cubicolo e iniziò a camminare verso un corridoio: i due ragazzi la seguirono, mentre Scorpius cercava di stringere in conforto la mano di Albus. La mano di quest'ultimo, però, era sudata così come l'intero viso di Potter, mentre il viso era arrossato e il cuore batteva all'impazzata.
"La sta aspettando."
Dentro la stanza c'era un uomo di mezza età con i capelli rossicci, che ad Albus ricordarono subito quelli dell'amata cugina. Quella era la persona che gli avrebbe cambiato, almeno un po', la vita.
"Benvenuti!" Li appellò l'uomo. "Tutto pronto?"
La gola di Albus sembrava essersi raggelata mentre fissava l'uomo e si sedeva lentamente sulla sedia. Velocemente, il giovane spostò lo sguardo verso gli occhi del suo compagno: non ce l'avrebbe mai fatta senza di lui, in quel momento aveva bisogno che lui fosse il suo interloquitore.
"Sì, abbiamo tutti i documenti in questa cartella." Disse Scorpius, passando una cartellina gialla all'uomo. Lui lesse i pochi documenti e sorrise ai due: per essere un babbano, non sembrava gli importasse molto di dove fosse il San Mungo.
"So che non sono affari miei," Iniziò l'uomo preparando un foglio e una penna. "Ma mi piace sapere perché i miei clienti fanno questa scelta."
La gola di Albus era ancora più secca, ma in qualche modo, dirlo a voce alta sarebbe stato il modo di liberarsi da quel peso per sempre. Qualsiasi cosa sarebbe successa con i suoi genitori, sapeva che Scorpius sarebbe stato al suo fianco e sapeva che lui considerava quella decisione la più corretta. Era una scelta giusta per la felicità di Albus.
"E' qualcuno al quale non voglio essere associato." Cominciò a dire Albus. "E' una persona che mio padre ha considerato come coraggiosa, ma che io credo fosse vile e un pazzo."
Il respiro di Potter si stava facendo sempre più pesante: cosa avrebbe pensato il famoso Harry Potter se avesse sentito quelle parole? Lo avrebbe odiato? Lo avrebbe cacciato di casa?
Non gli importava più così tanto, voleva solo liberarsene ormai."Bene, firmi qui allora." Commentò l'uomo mentre passava un foglio al giovane Potter, insieme a una penna.
Albus prese in mano la penna, guardò Scorpius che gli sorrideva al suo fianco, e firmò.
"Benvenuto, Albus Potter." Disse l'uomo con un sorriso. "E addio Severus."
STAI LEGGENDO
times of our lives | scorbus one-shots
FanfictionAlbus Potter e Scorpius Malfoy: una coppia della nuova generazione di Harry Potter con tanto potenziale. Proprio per questo, in 'times of our lives' troverete diverse fanfiction, ognuna scollegata all'altra, che parla di piccoli momenti tra i due. A...