(STORIA COMPLETATA) ✔️The King and His Queen 2

•34• Swami

Per quanto io ami Cameron non posso più permettere che James gli faccia ancora del male. Lascio l'ospedale con il cuore a pezzi mentre sento due mani stringermi da dietro <<glielo hai detto?>> domanda con voce roca all'orecchio mentre il mio cuore accelera i suoi battiti <<si>> rispondo solamente mentre un nodo si forma lentamente in gola non permettendomi di dar voce ai miei pensieri <<perfetto. È tutto pronto, tra due ore torneremo a Miami>> dice stringendo di più la presa sui miei fianchi <<perché?>> domando solamente con la voce tremante mentre l'unica risposta che ricevo sono i suoi disgustosi baci sul mio collo. Mi prende per mano, stringendomela, e ci dirigiamo verso la sua auto <<Swami... sei ancora mia! Non dimenticarlo mai>> dice girandosi verso di me prima di mettere in moto e partire. Cameron.. mi dispiace tanto. Penso solamente a colui che mi ha rubato il cuore mentre io e James ci immergiamo nell'autostrada per tornare a Miami. La strada verso la mia vecchia vita mi rimanda a ricordi dolorosi ma al tempo stesso stupendi. Chiudo gli occhi sperando di trovare  un modo per poter scappare ma non mi viene in mente nulla. James poggia una mano sulla mia gamba <<ti amo>> dice ma io non rispondo. Giro il viso verso il finestrino facendogli capire che non sono in vena di parlare con lui. Dopo qualche minuto la macchina si ferma e sento James togliere la cintura sia la sua che la mia. Dopodiché mi prende di peso mettendomi su di lui a cavalcioni <<non posso più aspettare di arrivare a Miami. Ti voglio>> dice iniziando a muoversi sotto di me. Il suo membro si muove sotto le mie gambe <<oh si>> geme stringendo le mie natiche <<J-James>> richiamo la sua attenzione mentre lui continua a muoversi sorridendomi <<il tuo corpo mi fa impazzire>> dice socchiudendo gli occhi. Cerco di alzarmi da lui ma me lo impedisce <<è tutto inutile che cerchi di scappare>> dice come se avesse appena letto nella mia mente <<questo lo pensi tu>> ribatto mentre lui mi osserva per poi stringere forte il mio polso <<senti puttana! Tu ora mi appartieni e non devi osare contrariami!>> dice prima di obbligarmi a rimettermi di nuovo al posto del passeggero.