12• Lunaticità.

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Sto camminando da ormai mezz'ora per delle strade che neanche conosco.

Sono stata una stupida, però non capisco perché Harry se la sia presa tanto. È un semplice nome...

Poco dopo il suono di un clacson mi spaventa facendomi voltare verso la strada.

Vedo una fiat rossa avvicinarsi a me e poco dopo il finestrino viene abbassato rivelando la figura di Axel.

«Cri? Che ci fai qui? Sali, ti accompagno a casa.» Mi dice dolcemente.

Accetto l'invito, anche perché non so come tornare a casa e subito gli dico dove abito.

«Non mi hai ancora detto che ci facevi qui.» Mi dice lui mentre comincia a guidare verso casa mia.

Mi torturo le mani per poi sbuffare e confessare tutto quello che è successo.
«Io e Harry abbiamo incontrato Logan e la sua banda...» Dico.

«Cosa?!» Chiede scioccato Axel mentre supera una rotonda.

«Non è questo il punto... Dopo che se ne sono andati io...» Mi blocco e abbasso lo sguardo.

«Va tutto bene?»

Non rispondo.

In fondo sarebbe finita comunque così. Stava facendo finta di essere mio amico assieme a tutti gli altri e la nostra falsa amicizia è finita prima del previsto.

«Cri?»

Torno a guardare Axel e scopro di essere arrivata a casa. Lo ringrazio e scendo dall'auto.

Entro dentro casa, mi dirigo subito in camera mia e mi butto sul letto a peso morto.

Chiudo gli occhi e decido di dimenticarmi completamente di James.

*****

La mattina dopo esco di casa e trovo, con sorpresa, James.

Mi sorride come se nulla fosse mentre io lo supero e lo ignoro.

«Faber.» Mi richiama seguendomi. «Avanti, fermati...»

Mi sistemo lo zaino sulle spalle e comincio a camminare ancora più veloce sperando di seminarlo.

«Ti chiedo scusa.»

Mi fermo e mi volto di scatto verso di lui per guardarlo negli occhi.
«Non me me faccio niente delle tue scuse, Harry.» Dico. «Io sapevo che fingevi di essere mio amico per poi pugnalarmi le spalle. Via la maschera Harry. Puoi anche smettere di girare con una sfigata.» Concludo riprendendo a camminare.

Raggiungo la scuola e mi siedo al mio solito banco, staccando quello di Benjamin e mettendolo al suo posto.

Appena lui entra e vede il banco lontano dal mio mi guarda interrogativo, mentre io lo ignoro.

Preferisco rimanere sola adesso. Preferisco tornare a come era prima.

*****

Vado in biblioteca per la solita punizione e non appena arrivo vedo Logan, il quale mi lancia un'occhiattaccia interrogativa.

«Oggi non ti porti dietro le tue guardie del corpo?»

Lo ignoro e tento di andarmene, ma lui mi blocca afferrandomi la spalla con una mano.

L'inferno nei tuoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora