Prologo

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Me lo ricordavo bene quello sguardo.
Era severo e deluso, fiero e triste. Sembrava mi seguisse in ogni cosa facessi: nel dubbio a volte mi giravo di scatto sperando di trovarlo dietro di me, anche se sapevo bene che non c'era.
Erano passati 3 anni ed io mi sentivo ancora quella ragazza che camminava con le cuffie alle orecchie e gli occhi lucidi, la stronza che stava per mettere fine ad una storia con la S maiuscola. Avevo finito l' università ed ero arrivata a quel famoso bivio della vita in cui non sai cosa fare e ti ritrovi davanti a due strade che porteranno chissà dove.
Forse Damiano lo sapeva, ero quasi certa che fosse così. Essere puntuale non era mai stato il suo forte ma quel giorno era arrivato prima lui di me. Era seduto su un muretto ed aveva la solita sigaretta accesa in mano, mentre il vento faceva muovere i suoi capelli mossi e spettinati: era la bellezza. Guardava dritto davanti a sé, come se stesse fissando un punto senza sbattere mai le palpebre.
Io avevo la morte nel cuore, essere diretta era sempre stata una mia caratteristica ma in quel momento ogni passo che facevo era un macigno nello stomaco in più. Ero confusa, non avevo ben chiaro cosa avrei detto, io lo amavo.
Ma sentivo che vivevamo su due mondi diversi che quando si incontravano erano uno spettacolo, ma quando si scontravano era un casino. Lui era una persona che difficilmente vedevi piangere, piuttosto manteneva tutto dentro e al massimo metteva il muso quando si arrabbiava. In quell'istante però ero sicura che si stava trattenendo molto e mi faceva male vederlo così a causa mia.
Damiano piaceva a tutte e certe cose quando hai una storia ti portano alla rovina. Non reggevo il peso della sua popolarità, non stavo dietro al suo ormai frenetico stile di vita. Volevo lasciarlo andare, volevo che fosse davvero felice con la sua musica e che facesse qualunque cosa per diventare ciò che voleva essere. Ma questo era il suo mondo, non il mio.
Quando si è voltato per andare via una fitta ha pervaso il mio corpo, come se cento lame mi avessero trafitto in un unico momento lasciandomi senza fiato. Quel bacio sulla fronte che mi aveva dato voleva dire tutto e niente, voleva dire cosa stai facendo? Sei sicura di voler andare via?

Mai come ieri 2-Il mio punto feliceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora