13. Still Here

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I ragazzi ci avevano lasciato in disparte, eravamo usciti fuori a prendere una boccata d'aria e parlare finalmente.
Lui aveva acceso la solita sigaretta e si era seduto su un muretto proprio di fronte all'entrata di un bar trovato per caso.
"Mi hai letteralmente spiazzato e sai che con me non é facile" inizia a dire dopo il primo tiro.
"Lo so, ma era l'unico modo per riuscire a parlarti. In realtà avrei voluto aspettare l'ultima data per farmi vedere, ma le cose sono andate diversamente quindi..e poi lo sai che quando mi metto una cosa in testa non mollo finché non l'ho fatta" rispondo io con un nodo in gola.
"Cosa sei venuta a fare?" mi chiede spiazzandomi.
"Non so, secondo te cosa sono venuta a fare? Di certo non un giro per il mondo, per quanto possa essere piacevole" dico sarcastica.
"Avresti potuto chiamare, sai 3 anni sono tanti"
"A me sembra che non ti faccia molto piacere avermi tra i piedi, prima sembravi felice di vedermi. Ma d'altronde questo è uno dei motivi che mi ha spinto fino a qui, avere delle risposte da te"
"Che tipo di risposte? Ci siamo lasciati anni fa, anzi tu mi hai mollato perché andavi alla ricerca di chissà cosa! Che ti aspettavi di trovare qui?"
Le sue parole mi feriscono, pensavo di trovare tutt'altra persona, pensavo che fosse felice quanto me e invece mi ritrovo qui ad ascoltare la sua voce che diventa sempre più dura.
"Non mi puoi incolpare di un cosa successa 3 anni fa, in un momento della mia vita in cui non sapevo cosa volevo. Non capisco perché mi parli così dal momento che mi hai baciato davanti a tutti e non mi pareva che fossi così dispiaciuto di vedermi sotto al palco. Ma se è davvero questo quello che pensi vuol dire che ho capito male io. Comunque, è stato davvero bello rivederti" dico e faccio per andarmene. Lui mi prende per un braccio e mi trattiene per qualche secondo guardandomi dritto in faccia e non dicendo niente.
"Aspetta.." mi dice infine.
"Non so davvero cos'altro abbiamo da dirci a questo punto" concludo io.
"Ho sofferto. Tu non lo sai quanto ho sofferto quando mi hai lasciato lì senza un vero perchè, non lo sai. Io sembro sempre quello a cui non frega niente, lo strafottente di turno ma tu sai che non è così perchè mi conosci più di chiunque altro. Non sono mai riuscito a capire il motivo di quella tua scelta, ma ti ho rispettato e ogni volta che salivo su un palco pensavo a te e mi chiedevo se saresti stata orgogliosa di me. Ho pensato varie volte di chiamarti ma mi sono sempre bloccato, la tua reazione su quel muretto mi ha colpito molto e alla fine ho deciso di lasciar perdere. Quando ti ho visto in prima fila mi si è fermato il cuore, non potevo credere che tu fossi arrivata fin qui solo per vedermi e sono stato davvero felice, sono felice. Ma.."
"Ti prego, non aggiungere altro. Ho capito ed hai ragione, però..."
"Non ho finito. Sei stata la cosa più bella che mi potesse capitare, sei arrivata in un momento della mia vita in cui avevo poche certezze e in un certo senso mi hai salvato. Ti darei una testata per quanto sei stata stronza quella volta.." fa un leggero sorriso e smette per un attimo di parlare lasciandomi senza fiato "ma sei ancora la cosa più bella che ho. È solo che in questo momento la mia testa pensa più al mio lavoro che ad altro, e non so se sarebbe il caso di ricominciare una storia con te"
"E quindi io sarei altro? Hai appena detto che sono la cosa più bella che hai, quindi? Sono qui per te, lo capisci?"
Lui si tocca i capelli, è più silenzioso di quanto mi aspettassi sebbene avessimo molto di cui parlare.
"Lo so che sei venuta qui per me e lo apprezzo, te l'ho già detto. Ma ti sto dicendo anche come la penso io, io ho rispettato te e la tua scelta ed ora tocca a te fare lo stesso."
"Ma quanto puoi essere stronzo? Non stai facendo altro che rinfacciare, mi stai buttando addosso il fatto di averti mollato. E allora, se hai sofferto tanto come dici, perché in questi 3 anni non mi hai mai cercato? O pensi che devono tutte cadere ai tuoi piedi e tu non devi muovere un dito? Abbiamo condiviso una casa, cazzo! Perché ti comporti così, perché mi hai scritto quel messaggio allora?" gli chiedo incazzata.
"Perchè mi mancavi, ok? Ma con te non so mai se sto facendo la cosa giusta"
"Damiano, stai delirando te ne rendi conto? Prima dici una cosa e poi ne dici un altra! Sai che ti dico? Per stasera la chiudiamo qua, ma non mi arrendo: rimarrò qui finchè non finirà il tour. Ti darò tempo per pensare e tu devi parlarmi, devi dirmi tutto quello che ti passa per la testa perchè solo così possiamo provare a riavere il rapporto di prima e risolvere le cose, sempre se lo vuoi. Mi hai sentito?"
"Ho capito. Ti prometto che ci proverò, farò come hai detto" mi dice sorridendo con gli occhi lucidi.
A quel punto mi sistemo la giacca e sto per andare via, ma prima mi avvicino a lui e gli dico "io ti amo", gli dò un bacio sulla guancia e vado a recuperare Ludo per tornare in hotel.

"Cosa? Ma è impazzito questo?" mi urla Ludo dal bagno dopo averle raccontato tutto.
"Non lo so, sembra diverso. All'inizio era così entusiasta, poi ha cambiato umore di colpo" dico sdraiata sul letto con le mani sulla fronte.
"No, è proprio scemo! Ero così contenta per te, quando t'ha baciato me rideva er core! Non può finì così"
"Non ti facevo così sentimentale sai? Comunque hai ragione, ma non riesco a spiegarmi sta cosa neanche io. Sono innamorata di lui, questo è certo. Non potrei neanche descriverti la miriade di emozioni che ho provato durante il concerto, per non parlare del momento in cui ha scoperto che ero io e mi ha baciato".
"Ma tu che gli hai detto?"
"Niente, che gli avrei lasciato tempo per pensare e che non avrei mollato." dico sul punto di piangere.
Lei se ne accorge e corre ad abbracciarmi. "Dormiamoci su" mi dice a voce bassa "domani vedremo cosa fare. Vedrai che andrà bene, te lo prometto" mi dà un bacio sulla guancia e con le luci londinesi ancora accese fuori dalla finestra ci addormentiamo.

Mai come ieri 2-Il mio punto feliceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora