Capitolo 9

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Devo dire che a casa di Brian si sta veramente bene, l'unica pecca è che si muore di caldo.

"Brian posso aprire il frigo? Vorrei una bibita fresca!" dico ridendo e alzandomi da Roger.

"Certo apri pure!" dice sorridendo.

"Prendine una anche per me! Brian ti amo! Ti farò la scorta!" ride.

Apro il frigo e prendo due birre belle fresche per me e Roger, prendo anche l'apribottiglia e le apro e ne porgo una a Roger che comincia a berla.

"Madonna mia che buona! Quanti volumi ha?" dice cercando la scritta.

"15." dico io leggendo il fondo.

"Minchia." dice lui ridendo e ricominciando a bere.

Brian e Chanel stanno parlando sul divano e alcune volte si scambiano dei piccoli baci a stampo, vado verso di loro piano piano e spunto da dietro il divano.

"Bu!" dico io ridendo.

"Isabelle." grida Chanel guardandomi quasi incazzata.

"Aiuto!" urla Brian mettendosi una mano sul cuore. Che c'è? Ho forse interrotto una coppietta sdolcinata in preda a baciarsi?

"Tu adesso vieni con me!" prendo Chanel per il polso e la tiro nella camera da letto di Brian chiudendo la porta a chiave.

"Che cosa sta succedendo tra te e Brian?" dico bevendo la birra.

"Non so di cosa tu stia parlando." dice Chanel cercando di girare la frittata.

"Chanel! Cazzo è palese che siete fidanzati!" rido io guardandola.

"Va bene si stiamo insieme! Contenta?" dice lei arrabbiata.

"Da quanto!" dico io euforicamente

"Da un mese a questa parte." dice lei abbassando la testa e arrossendo.

"Wow me l'hai nascosto!" rido

"Non sapevo come la potessi prendere!" dice lei seria.

"Come la devo prendere? È fantastico!" dico bevendo ancora. Okay. Forse sto esagerando con l'alcol.

"Credo che tu non sia tanto lucida." dice Chanel seria.

"Ma cosa stai dicendo. Io sto benissimo." comincio a ridere di continuo senza fermarmi. Io fino ad un certo punto sopporto l'alcol ma mi sa che sto esagerando.

"Oddio! Roger!" grida Chanel tenendomi a terra, la bottiglia si è rotta e tutta la birra rimenante è sparsa per la camera da letto di Brian.

"Oddio! Isabelle!" Roger mi solleva prendendomi in braccio mentre Brian chiama l'ambulanza vedendo che non presento segno di vita.

-

Apro gli occhi, non è casa mia e non è neanche casa di Roger. Dove sono?. Non riesco ad orientarmi. Vedo delle ciocche bionde, dei riccioli, dei lunghi capelli neri, dei baffi e dei capelli corti biondi. Metto a fuoco e capisco che sono Roger, Brian, Chanel, Freddie e Mary.

"Dove sono?" dico io cercando di alzare il braccio per toccarmi la fronte ma mi blocco per via di una cannula nel mio braccio.

"In ospedale tesoro." dice Mary con la sua dolce voce.

"Sei svenuta e non hai mostrato segni di vita." continua Freddie.

"E quindi abbiamo chiamato l'ambulanza" continua Brian.

"Mi hai fatto prendere uno spavento bellezza." dice Roger accarezzandomi i capelli e io faccio un lieve sorriso. Chanel è in silenzio. Non riesce a dire nulla.

"Chanel stai bene?" dico io preoccupata.

"Si, scusa e che gli aghi mi fanno impressione!" dice ridendo per poi essere seguita dalla mia risata.

Entra un dottore, abbastanza anziano, con i capelli e i baffi grigi e gli occhi verdi.

"Mi dispiace ma può rimanere solo una persona con la paziente." dice sorridendo.

"Rimango io. Assolutamente." dice Roger prendendomi per mano. Io saluto tutti gli altri che vanno via chiudendo la porta della mia stanza. La 216 che per fortuna è singola. Odio stare con altra gente.

"La situazione è questa. Sei svenuta perché sei intollerante all'alcol. Non puoi più berlo, e il tuo fegato per il tanto alcol si è gonfiato quindi se non si sgonfia con delle medicine dovrai subirti ad un piccolo intervento dove assorbiremo tutto l'alcol per far sì che il tuo stomaco torni come prima."

Rimango paralizzata. Rimuginando le ultime frasi dette dal dottore. "Se non si sgonfia con delle medicine dovrai subirti ad un piccolo intervento.". NO.

"Va bene." dico trattenendo le lacrime. Il dottore sorride e va verso la porta accompagnato da Roger.

"Dottore sarà pericoloso? Sa io non voglio perderla." dice con tono molto preoccupato.

"Oh certo che no. È un intervento super sicuro non c'è nulla da preoccuparsi. E poi qui c'è il chirurgo più bravo del paese." dice sorridendo con aria molto tranquilla.

"Va bene. Grazie mille." dice Roger per poi chiudere la porta della camera e voltarsi, trovandomi in lacrime.

"No amore, non piangere." si siede sul mio letto, di fronte a me e mi asciuga con i polpastrelli dei pollici le lacrime che scendono sulle mie guance bianche.

"Ho paura." dico io singhiozzando.

"Lo so piccola ma è per la tua salute." dice abbracciandomi. Io lo stringo e faccio un piccolo sorriso, sapendo che con lui al mio fianco andrà tutto bene. So che io e Roger siamo una coppia tira e molla. Ma so che in questo periodo siamo una coppia, una coppia vera e lo ringrazio per avermi reso una persona felice, almeno lo spero perché questo Roger Taylor mi sta dando alla testa.

Call me baby! -Roger Taylor Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora