Capitolo 23

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23 novembre 1991

Siamo a casa di Freddie, tutti quanti tranne Rufus l'ho lasciato con la babysitter a casa, Freddie ha preso la polmonite ed è a letto, non ha più la forza di mangiare, di andare in bagno. La scorsa settimana stava bene ed è peggiorato tutto ad un tratto. Ho tantissima paura.

"Freddie vuoi provare ad andare in bagno?" dice Brian, siamo seduti tutti intorno a lui.

"No Brian, mi fanno male le gambe, non riesco a muoverle, ormai è inutile." dice sedendosi sul letto con accanto i suoi gattini.

"Freddie guarirai presto!" dice John sorridendogli per tranquillizzarlo, ma sappiamo che con l'AIDS non può durare a lungo, in più ha preso la polmonite, quindi è messo proprio malissimo.

"Il mio piccolo Freddie sta male!" dice Roger ridendo e lui lo segue con la sua bellissima risata, incredulo di tutto.

Mary gli prepara una cioccolata calda, ed entra camminando piano, perché essa brucia tantissimo.

"Tieni Freddie! Piano eh!" ride e gliela porge con delicatezza, Freddie la prende e comincia a berla piano.

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18:00
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Arrivano il dottore e Jim. Jim Hutton è il compagno di Freddie, ed è veramente un uomo fantastico.

"Ragazzi purtroppo devo dirvi di andare via, il dottore vuole stare da solo con Freddie! Vi chiamerò io se ci sono novità!" sorride Jim tranquillizzandoci.

Andiamo tutti via salutando Freddie, senza avvicinarci per paura di un contagio.

Io e Roger siamo in macchina. Non si muove una mosca, il silenzio regna.

"Tesoro tutto ok?" dice Roger guardandomi.

"Si, ho solo un brutto presentimento." dico io molto triste.

"Ma smettila, sarà difficile che lui guarisca, siamo nelle mani di Dio!" dice rassegnato.

"Già, nelle sue mani." dico io per poi far placare di nuovo il silenzio fino a casa.

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"Mammaaa!" dice Rufus correndomi incontro e io lo prendo in braccio.

"Amore ti sei comportato bene?" sorrido io accarezzandolo.

"Si mamma!" dice lui ridendo e guardando Roger che gli stampa un bacio sulla guancia.

Roger paga la babysitter, che va subito via dopo averci salutato.

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20:00
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Stiamo mangiando e c'è un silenzio tombale, Rufus mangia e ci guarda, poverino chissà cosa pensa.

"Mamma, papà cosa avete?" dice con un aria preoccupata.

"Niente Rufus mangia!" dico nervosa, Roger mi guarda e io tengo lo sguardo fisso sul piatto con le lacrime agli occhi.

Finiamo di mangiare, Rufus si mette il pigiama e mi da la buonanotte stampandomi un bacio sulla guancia, io sorrido e dico una dolce "Buonanotte piccolo" sorridendo, e va in camera accompagnato da Roger.

Comincio a sparecchiare e a lavare i piatti, e dopo circa mezz'ora Roger esce dalla camera di Rufus ormai addormentato e mi abbraccia da dietro.

"Amore che ti succede?" dice Roger accarezzandomi la guancia e di conseguenza asciuga una lacrima.

"Non voglio perdere Freddie!" dico io abbassando lo sguardo.

"Anche se andrà via, sarà sempre nei nostri cuori." sorride per poi girarmi e abbracciarmi forte e stamparmi un bacio sulle labbra.

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23:00
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Io e Roger andiamo a letto, spegniamo la luce e ci corichiamo per cercare di prendere sonno, anche se so che per me sarà molto difficile. Mi giro dall'altro lato, dando le spalle a Roger, socchiudo gli occhi e cerco di riposare.

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24 novembre 1991

Stiamo aspettando notizie da Jim, ma niente non chiama, sono le 17:00 e sto in panico da stamattina. Decidiamo di andare tutti da Freddie.

"Freddie...permesso." bussa Brian.

"Avanti..." dice un voce flebile.

"Freddie come stai?" dice Chanel, Freddie alza la mano per fare il segno di "così e così".

Ci sediamo tutti intorno a lui, proprio come ieri, io vicino a Roger, Chanel e Brian, John e Clarissa, Mary e Jim.

Iniziamo a parlare con Freddie, facendolo ridere per l'ultima volta. Sta malissimo, io so già che non ce la farà, ma voglio sperarci fino all'ultimo.

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18:40
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"Prima che voi andiate via...volevo dirvi un po' di cose..." dice Freddie sorridendo.

Aiuto, no questo è tutto un sogno.

"Roger...sei stato un amico fantastico, un batterista unico e pieno di energia. Isabelle...sei una ragazza fantastica, tieniti Roger stretto perché ti ama veramente tanto. Brian...i tuoi assoli, le tue ipotesi da astrofisico, non le dimenticherò mai. Chanel...sei magnifica e credimi sei davvero fortunata ad aver conosciuto Brian. John....quel facciano da cucciolo...chi se lo scorda, sei un bassista unico, non ti dimenticherò mai. Clarissa sei stata come una sorella per me ti voglio veramente tanto bene. Mary, sei stata l'amore della mia vita, ti voglio un mondo di bene, sei perfetta. Jim...tu hai completato la mia vita, tu sei quella persona che mi fa....stampare il sorriso sul viso....vi voglio bene a tutti quanti, non vi dimenticherò mai..."

Perché sta parlando al passato, tutti stiamo piangendo, le 18:47.

"Addio amici miei, vi voglio bene..." sorride.

Freddie chiude gli occhi.

18:48.

Freddie è morto.

Roger piange, io piango, Chanel piange, Brian piange, tutti piangono. Freddie è morto.

"Freddie rispondi! Mi senti!" urlo piangendo, non risponde.

Roger mi stringe fortissimo e io piango sulla sua camicia bagnandola.

Una leggenda si è spenta, Freddie Mercury si è spento alle 18:48 del 24 novembre 1991.

Tutti quanti ce ne andiamo, in lacrime lasciando quell'angelo volare via, in paradiso e nei nostri cuori.

Usciamo da casa sua, tutta Londra è davanti, ci sono già un botto di fiori, dediche e persone, bambini e adulti che piangono.

Sarà difficile dimenticare un uomo così umile e bravo, sarà difficile dimenticarlo per me, per Roger, per Brian, per John che ci hanno passato quasi 30 anni di carriera e per tutti quanti. Ma so che sarà accanto a noi sempre, anche se non fisicamente, ma ci sarà e ci indicherà sempre la strada giusta.

Call me baby! -Roger Taylor Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora