Capitolo 12

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Dormire è meraviglioso. Dormire con il corpo caldo di Harry tra le sue braccia è ancora più bello. Dormire con il corpo caldo di Harry tra le sue braccia, scambiandosi teneri baci è la cosa migliore del mondo. Nasi che si sfiorano, guance arrossate, labbra che si modellano in un incastro perfetto, Harry che gli mordicchia il labbro superiore... Le dita intrecciate tra i loro petti, la mano libera di Louis che si appoggia sulla vita di Harry, esplorando la sua schiena nuda.

"Ti amo." Sussurra Harry posando un dolce bacio sulla sua bocca. "Ti amo." ripete lentamente, lasciandogli un secondo bacio sul mento. "Ti amo." Dice premendogli un bacio all'angolo della bocca.

Louis inspira piano, gemendo assonnato, sentendo le labbra di Harry spostarsi sulla sua mascella. "Io...ti...amo." Gli dice, baciandolo tra una parola e l'altra.

La mano di Louis gli accarezza la spina dorsale, spingendoselo contro di lui in modo che i loro stomaci si sfreghino, le dita intrecciate ancora incastrate tra i loro petti. La sua mano scorre lenta, toccando ogni morbidezza, imperfezione, nodo. Harry potrebbe aver bisogno di un massaggio... rimugina tra sé e sé, premendo due dita in un punto della schiena del riccio dove lo sente molto teso, infatti Harry grugnisce sotto la pressione della sua mano.

Louis fa scivolare di nuovo la mano nella curva della spalla. "Ti amo davvero tanto..."

"Ti amo tantissimo." La mano che si appoggia sulla nuca di Louis, tirando dolcemente i capelli. "Hai un buon odore."

Louis ridacchia nel collo del ragazzo. "Stai mentendo." Sussurra subito dopo, succhiandogli la pelle della gola. Potrebbe anche lasciargli un segno se volesse.

"Sento odore di alcol e sigarette." Sogghigna Harry. "Ma anche della tua colonia e del mio profumo, quello che rubi sempre."

Gli occhi di Louis si spalancano un po'. "Non puoi saperlo..."

"L'ho sempre saputo, Lou."

"No." Geme. Cazzo è da quando ha sedici anni che ruba il suo profumo. "Non puoi saperlo." E' davvero imbarazzato.

"Ok, non lo so allora."

Con un sorriso Louis appoggia le sue labbra su quelle dell'altro, le palpebre che sfarfallano quando le labbra dolci e rosee di Harry si avvolgono attorno alle sue, la lingua che si intrufola nella sua bocca.

"Non ti sei nemmeno lavato i denti..." Dice, pur non muovendosi di un millimetro. In risposta Harry gli lascia un ulteriore bacio sulla bocca.

"Scusa." Sussurra il riccio con un sorrisetto compiaciuto sul volto.

"Ti ho per caso dato il permesso di smettere di baciarmi?"

"No, non l'hai fatto..." Questa volta Harry gli lascia un bacio alla francese, e Louis si lascia coinvolgere completamente, ispirando attraverso il naso mentre la mano del riccio gli accarezza il collo.

Il momento, però, viene interrotto da cinque forti colpi contro la porta. Gli occhi di Louis si aprono per lo shock e vede Harry che lo fissa sorpreso.

"Che ore sono?" Chiede Harry. Louis non sa cosa rispondere, perché non ha assolutamente idea di che ore siano.

Altri colpi sbattono contro la loro porta. "Ragazzi!" Chiama la voce di Jack dall'altra parte. "Svegliatevi! Siete in ritardo di trenta minuti!"

Ci vuole un secondo a Louis per ricordare, e non appena realizza che sono in ritardo, si mette immediatamente seduto. Harry è totalmente aggrovigliato tra le lenzuola, mentre cerca il suo cellulare. Per quella mattina è stata organizzata una colazione, e adesso sicuramente il fotografo ingaggiato da Jeff li starà aspettando.

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