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-Sì, non si preoccupi. Faremo soltanto un pigiama party a casa mia- Carmen è venuta a prendermi a casa per andare alla festa, ha dovuto inventarsi un piano per far si che mia madre mi lasci andare, ovviamente non le diremo che stiamo andando ad una festa.
Mia madre sorride -Che cosa carina, da giovane amavo i pigiama party!-
Carmen le passa un foglietto -Mio padre ha cambiato numero di telefono, se ha bisogno di sapere qualcosa chiami a questo numero-
Mia madre annuisce e mette apposto il foglietto, ci salutiamo ed usciamo da casa mia.
-Avanti, sentiamo che cosa ti sei inventata questa volta- dico appena ci allontaniamo un pò da casa mia -Ho detto a mio padre che stasera dormirò da mia cugina e lui ha accettato. Ho dato a tua madre il numero di mia cugina, Toby si farà passare per mio padre mentre noi andiamo alla festa- spiega Carmen.
-Mia madre conosce bene tuo padre, sicura che non si accorgerà di nulla?- chiedo continuando a seguirla.
Carmen sbuffa -Tu fidati e basta!-
Ci incamminiamo verso la metropolitana, appena arriviamo saliamo subito sulla metro.
Lei si siede, non c'è nessuno apparte noi.
-Per fortuna la festa è vicino a casa di mia cugina, almeno non dobbiamo fare tanta strada- dice prendendo dalla sua borsa uno specchietto guardandosi attraverso di esso.
Lascio il mio borsone vicino a terra e mi siedo vicino a lei. Sento le mie mani sudare ed il battito del mio cuore accelera, cerco di distrarmi elencando mentalmente tutto ciò che ho messo dentro al borsone.
Guardo dietro alla spalla di Carmen e rimango paralizzata vedendo una sagoma completamente nera, mi mostra una testa che tiene saldamente in mano.
-Oh...mio dio- sussurro per poi lanciare un grido di terrore facendo spaventare Carmen -Sei impazzita?!- mi urla contro.
Le indico il punto dove si trova la sagoma, lei si gira -Cosa? Cosa c'è?- si gira di nuovo verso di me.
Guardò quella zona, non c'è più nessuno.

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