- Bee! Bee! Vuoi alzarti?!-
Ecco la sveglia che sento ogni mattina: la mia coinquilina Carmen che urla a squarciagola il mio nome. Buongiorno a te, mondo! Ficco la testa sotto il cuscino, tentando invano di addormentarmi
- Bee! Avanti! Faremo tardi a lavoro! Di nuovo- dice Carmen, irrompendo nella mia camera. Sbuffo. É lunedì, io odio il lunedì! Con tutta me stessa!
Siamo in tre a dividere l'appartamento: io ( Bridget), Carmen e Bel ( diminutivo di Isabel). Qualche anno fa abbiamo aperto una pasticceria anglo-americana e ne andiamo molto fiere! Carmen mi toglie le coperte lasciandomi solo con il mio pigiama
- Bee non te lo ripeto più! Ti do cinque secondi e voglio il tuo culo fuori da quel letto!- disse spazientita. Immagino abbiate capito chi sia il capo. Di controvoglia, uscì dal mio letto caldo, andai in bagno e mi lavai il viso. Cazzo, che sonno! Come uno zombie, andai nella piccola cucina del nostro appartamento e mi versai una tazza di caffè. Le mie origini americane non le abbandono per nulla al mondo! Per questo io e le mie amiche abbiamo aperto una pasticceria anglo-americana proprio nel cuore di Londra.
- Bel dov'è?- chiesi a Carmen che si legava i lunghi capelli corvini
- Alla pasticceria. Sta preparando i suoi dolci di famiglia. Sai com'è maniaca! Muoviti- mi intimò sparendo nella sua camera. Trangugiai un muffin e il mio caffè, mi cambiai anch'io e assieme a Carmen, andammo ad aprire il nostro " Sweet Paradise". Bel era già dietro al bancone a sistemare accuratamente i cup cakes alla red velvet e cannella
- Buongiorno ragazze- disse rimanendo concentrata sull'alzata
- Ehilà Bel- dissi mettendomi la traversa rossa e tentando di ficcare la mia codina sotto al cappello
- Allora ragazze, abbiamo parecchio da fare stamane...ci sono state commissionati 120 cup cakes e 120 muffins per una festa di compleanno e...una torta nuziale di cheesecake- annunciò Carmen con la sua voce plateale
- Carma mi sono avvantaggiata: ho finito i cup cakes, dobbiamo solo decorarli per quanto riguarda i muffins e la base è stata preparata- disse solennemente Bel
- Molto bene...Bee, Alexi dovrebbe arrivare. Ti aiuterà con il bancone mentre io e Bel finiamo le commissioni- disse Carmen. No! Alexi no! Non lo sopporto! É petulante e in più non fa altro che provarci con me! Si parla del diavolo...ed ecco spuntare la sua capigliatura rossiccia all'entrata del negozio
- Buongiorno belle donzelle....buongiorno Bee- disse ammiccando nella mia direzione. Dio! Sto per vomitare! Giuro!
- Poche smancierie..qui si lavora- dissi, lui si mise dritto come i soldati e sorridendo disse
- Agli ordini capo!-
" Ti conviene!" pensai fra me e me. A giornata terminata, riordinai il bancone e il negozio quando Alexi spuntò dalla cucina
- Mangiamo insieme stasera?- mi chiese, cingendomi la vita con le braccia. Arrossì violentemente, staccai le mani di Alexi dalla mia vita e mi allontanai
- No Alexi...non esco con i colleghi- dissi
- Andiamo, Bee. È solo una cena- mi implorò
- Mi dispiace..davvero...ma meglio di no- mormorai. Una volta sola mi ero azzardata di dare tutta la confidenza a un mio collega al punto di innamorarmene profondamente. Come andò a finire? Andò a finire che il tizio in questione mi aveva fatto il filo per mesi solo ed esclusivamente per interesse. Ora si trova a lavorare per il migliore pasticcere di New York. Non fraintendetemi! Sono molto orgogliosa di quello che sono stata capace a costruire dopo aver sputato sangue e sudore ma mi rode lo stesso. Così adesso ho una regola ben precisa: non innamorarsi MAI dei colleghi. Chiuso il negozio, ci avviammo tutte e tre a casa. La giornata si poteva dire finalmente conclusa.
- Alexi non molla eh?- disse con un risolino Bel, mentre faceva saltare con maestria le verdure in padella
- No, non vuole mollare- dissi con un sospiro
- Dagli una possibilità, Bee! Non è come Sebastian- disse Carmen tenendo gli occhi sul libro di ricette. Rabbrividì. Erano mesi che non vedevo Sebastian e sinceramente stavo bene così, ma rabbrividivo ancora sentendo nominare il suo nome
- Bee, stai bene?- mi chiese Bel fissandomi preoccupata
- Sì, sì- dissi facendo spallucce e forzando un sorriso
- Non ho fame...mi faccio una doccia e mi metto a letto- mormorai, poi
- Ma Bridget..devi mangiare- disse Bel, ma feci finta di non sentire. Mi fiondai in doccia e mi buttai nel letto con i capelli ancora umidi. Avevo ancora le foto di Sebastian attaccate all'interno dell'armadio. Masochismo, lo so. Mi alzai di scatto, spalancai l'armadio e strappai ogni singola foto sua. Guardai i pezzettini, caduti ai miei piedi e dissi
- Vaffanculo-
Ora sì che mi sento meglio! Sarebbe stato più scenico dirglielo di persona ma se l'avessi visto gli avrei sputato addosso, perció meglio evitare. Non dovevo più pensare a lui. Da adesso in avanti avrei pensato alla mia carriera.
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This love is impossible(?)
FanfictionBenvenuti a Londra, la capitale dell' Inghilterra famosa per il Big Ben, per Picadilly Circus, per i pubs...e anche per la pioggia. La vita di Bridget procede normalmente ma non sa che presto l'uragano Tom Felton farà strage nella sua vita tranquill...