Capitolo 6

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San Valentino bussò alle porte di Londra con un bel vento gelido e, ovviamente, tanta pioggia. Un londinese vero gira sempre con bombetta sulla testa, un libro e l'inseparabile ombrello.

Battei l'ultimo scontrino della giornata ed esausta mi sedetti su una delle poltroncine, distendendo le gambe. Dio, com'ero sfinita! Alexi, mi si fece accanto, timidamente

- Bridget- mi chiamò. Che strano. Solo quando ci siamo presentati la prima volta mi aveva chiamata con il nome intero, da allora sono sempre stata " Bee". Lo guardai, esortandolo a continuare

- Senti, ti andrebbe di...cenare insieme stasera?-chiese, arrossendo quanto i suoi capelli. No, di nuovo. Mi sembrava di essere stata abbastanza chiara l'altra volta e ora mi chiede di uscire. Di nuovo. Questo tizio non demorde proprio! Ma guardandolo in viso, mi fece tenerezza. Chissà quanto gli era costato chiedermi di uscire pur sapendo la mia regola. Vabbè, dai. Per una volta posso anche non seguirla; insomma le regole sono fatte per essere infrante no?

- Va bene- dissi

Sul suo viso apparve stupore, eh certo! Come potevo biasimarlo?

- D-davvero?- mi chiese, a malincuore annuì. Non posso più ritirarmi ora

- Sì perchè no? Sarà divertente- dissi

- Be allora...che ne dici di venire da me? Potremmo farci una pasta, all'italiana oppure..potrei preparare una parmigiana se ti va- disse tutto felice

- La pasta andrà benissmo- dissi, alzandomi e togliendomi il grembiule

- Oh certo allora...ci vediamo più tardi, va bene?- annuì nuovamente e lo salutai con la mano.

Oddio, ma chi diavolo me l'ha fatto fare?! Sono davanti al mio armadio, in accapatoio mentre guardo perplessa i miei vestiti. Come mi sarei vestita? Premetto: per Alexi io non provo niente perciò perchè sforzarsi di essere stupenda? Bando alle ciancie, devo vestirmi e poi pettinare i capelli altrimenti non sarò più capace di gestirli una volta asciutti. Vestita e pettinata, uscì dalla mia camera

- Ah- ah dove vai vestita in quel modo?- mi richiamò Carmen. Mi bloccai e lentamente mi voltai verso la mia coinquilina che mi guardava severa dalla porta della sua camera

- Ho una cena da Alexi- dissi

- E hai intenzione di uscire in jeans, ballerine e un maglioncino deforme?-

- È solo una cena normale! Insomma, ho accettato per cortesia-

- Be non puoi uscire in quel modo. Così si vede proprio che lo fai per gentilezza...perchè al posto di quel maglioncino sformato non metti una camicietta aderente? E un paio di tacchi, possibilmente-

- Ma Carma!- protestai, io. Non avevo nessuna voglia di tornare a cambiarmi e per giunta per Alexi! Non volevo che si facesse strane idee

- Fila- mi ordinò. Sbuffai, di malavoglia tornai  nella mia camera seguita da lei. Mezz'ora per farle andare bene almeno una delle mie scelte: e qui ho detto tutto. Alle sette e mezza, uscì e a passo svelto mi recai verso il palazzo di Alexi; c'ero stata solamente una volta, ma il mio orientamento non aveva fatto cilecca

- Ciao Bee, benvenuta- mi disse Alexi con un sorriso e facendomi entrare nel suo appartamento. Mi guardai intorno: la prima volta che avevo visto quell'appartamento, l'arredamento era degli anni '80. Ora, invece, mi trovavo davanti un appartamento molto moderno ed elegante

- Cavoli Alexi! Hai fatto dei bei cambienti!- commentai, facendo una giravolta

- Ti piace?-

- Moltissimo- dissi sincera

This love is impossible(?)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora