Capitolo 17

883 44 5
                                    

La sveglia mi trapanó le orecchie quel mattino, ficcai la testa sotto il cuscino per sentirla il meno possibile eppure quello stupido arnese continuava a suonare impetuoso con il suo "driiiiin"malefico. La buttai giù dal comodino e finalmente si spense ma ero troppo sveglia per riprendere sonno nonostante la sera prima fossi andata a letto tanto tardi dopo il trasloco. Comunque, era prima mattina lo stesso tanto che un tiepido e pallido sole ,quando quelle rare volte si ricordava di spuntare anche qui ,trapassò le aste dei balconi che aprì. L'alba. In camicia da notte e ancora assonnata, non mi posi il problema di come mi sarei vestita quel giorno, a quello avrei pensato più tardi e mi avviai tranquillamente nella cucina. Preparai il caffè e nel mentre la macchinetta lo preparava mi sgranchì il collo

- Buongiorno- disse una voce profonda alle mie spalle; mi voltai di scatto trovandomi di fronte Isais con solo un paio di pantaloni del pigiama. Il suo corpo non era affatto esile, ma molto accattivante. Fin troppo. Solo allora mi ricordai del mio abbigliamento e arrossì; lui se ne accorse, lo vidi sorridere ma non fece alcun commento a riguardo anzi sorseggiò tranquillamente il caffè ( ecco il colpevole) leggendo attentamente il giornale

- Sei piuttosto mattiniero- dissi agguantando uno dei biscotti allo zenzero dalla biscottiera accanto al frigo

- Mi piace la tranquillità della mattina- disse non staccando gli occhi dal giornale. Mi versai una generosa tazza di caffè bevendone un lungo sorso. Adoro il caffè, potete togliermi tutto quanto ma io dovevo sempre bere tutte le mattine almeno una tazza di caffè. Perchè sono americana? Può essere. Isais spostò i suoi occhi neri su di me

- Che c'è?- gli chiesi, buttando giù l'ultimo sorso di caffè

- Niente. Mia sorella mi aveva parlato di avere due socie ma non credevo che una di loro fosse così bella- disse con un sorriso

- É così che conquisti tutte?- gli chiesi sentendo il cuore battermi all'impazzata, Isais rise. La sua risata era proprio mascholina

- Non proprio. So fare meglio di così e comunque..- si alzò e ripose la tazza nel lavabo - io dico la verità-

- In ogni circostanza?- gli chiesi con un sorrisetto mentre lo guardavo avviarsi verso il bagno

- In ogni circostanza- rispose voltandosi un poco. Entrò dentro al bagno e si chiuse la porta alle spalle.

La convivenza con lui diventò sempre più interessante; una sera si offrì di preparare la cena dopo la lunga giornata di lavoro. Carmen lo guardò in cagnesco, è molto gelosa della sua cucina. Quello è il suo regno.

- Per una sera potrai anche farme a meno- disse Isais vedendo l'espressione corrucciata della sorella

- Spero che nessuna di voi sia vegetariana perchè ho intenzione di fare il mio famoso chili di carne- continuò rovistando nel nostro frigo

- Oh magnifico! Posso aiutarti?- disse Carmen illuminandosi tutta

- Non ci provare nemmeno, fuori- disse ridendo spingendo Carmen verso il divano dove io e Bel eravamo comodamente sedute appoggiate l'una all'altra; di malavoglia Carmen si sedette accanto a noi con il broncio

- Spero che mi lascerai guardare MasterChef stasera- mugugnò contro il fratello che nel frattempo stava cominciando a cucinare

- Guardati quello che ti pare. Io stasera esco. Chi vuole unirsi a me?- chiese

- Passo- disse Carmen

- Passo- disse Bel, poi di conseguenza la loro attenzione ricadde su di me

- Bee?- mi chiese Isais senza nemmeno voltarsi

- Ok ti farò compagnia- risposi io

- Perfetto-  disse lui

Non era neccessario che si voltasse per sapere che stava sorridendo.

This love is impossible(?)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora