quattordici

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"Ehi Cate" rispose Martina al telefono 

"Dio! Finalmente rispondi!" si lamentò la ragazza all'altro capo

"Scusami, lo sai che non è un buon momento" si giustificò la mora

"Certo che lo so. Infatti volevo chiederti come stai"

"Allora non sei una completa stronza" disse Martina

La ragazza dall'altra parte rise "Sono solo un po' preoccupata"

"Sto meglio, Cate. Ci vorrà del tempo"

"Sfera? Ancora vivo?" Domandò

"Sì sì. Stiamo facendo tanto sport" raccontò Martina

"L'hai più sentito?" Domandò quindi Caterina, dopo un attimo di silenzio. Martina le aveva raccontato della sera del compleanno e inutile dire che l'amica non approvava assolutamente.

"No. L'ho bloccato dappertutto. Con la regola che abbiamo stabilito io e Gio, viene anche semplice" spiegò Martina

"Che regola?"

"Cellulari accesi solo per un'ora e niente social network"

"Ecco perché non rispondi mai" commentò Caterina.

"Già"

Ci fu un altro momento di silenzio.
Era sempre stata Martina a riempire i momenti di silenzio, ma non trovava proprio nulla da dire, si sentiva completamente svuotata.

"Senti, Marti non è solo per questo che ti ho chiamata"

"Sì lo immaginavo"

"Ti ricordi la festa di capodanno? Quella per cui abbiamo già dato soldi e conferma?" Chiese Caterina

"No Cate non ci vengo" si rifiutò subito la mora

"Marti non me ne frega un cazzo. Tu ci vieni. Non mi lascerai da sola a Capodanno, con chi mi ubriaco altrimenti?" Chiese la ragazza

"La Caro? La Lisa?" Propose Martina

"Sì ma tu hai il cuore spezzato. Hai bisogno di affogare i tuoi dolori nell'alcool"

"Cate ti prego. Non ho voglia di vedere gente, non sono molto di compagnia ultimamente" provò a dire di nuovo Martina.

Proprio in quel momento Gionata entrò nella sua camera e le prese il telefono dalle mani.

"Pronto? Sono Gionata. Non ti preoccupare, lei ci sarà" disse il rosso e poi salutò l'amica di Martina e attaccò.

"Ma sei impazzito?" Chiese Martina riprendendosi il cellulare con stizza

"Ti farà bene uscire, vedrai" cercò di dirle Gionata

"No perché poi andrà a finire che lo incontrerò"

"Non succederà, sei ad una festa ad Argelato, che non so nemmeno dove sia, figurati se ti trova"

Martina sbuffò sonoramente. Ma ormai era fatta, sarebbe andata a quella festa.

"Magari puoi tornare a casa, G" disse lei

"Sì ti riporto a Bologna e poi vado da mia mamma. Sarà felice di avermi a casa per qualche ora" ridacchiò Gionata.

"Ti vedo meglio, finalmente" affermò la ragazza, posando una mano sulla spalla del ragazzo.

"Sì, sono ancora un po' scosso, specie perché continuamente leggo di gente che mi accusa di quello che è successo, ma adesso almeno non ho più gli incubi" sorrise lui.

By your side || Tony EffeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora