CHAPTER 4: jackson

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Minhseo's pov

Din don
Oh cavolo è già arrivato?? Finisco di pettinarmi i capelli e scendo ad aprirgli.

Questa mattina, prima di uscire dalla classe e tornare a casa, Jackson mi aveva chiesto il numero di telefono in modo da metterci d'accordo per il pomeriggio da me.

Gli avevo mandato l'indirizzo e detto l'orario a cui doveva presentarsi, ma non credevo che sarebbe stato così puntuale.

«Ciao Jackie, come va?»
«Oh ciao minny, - aveva anche lui iniziato a chiamarmi così, e ne ero davvero felice, significava che stavamo diventando grandi amici - tutto bene grazie, tu?»
«Sisi tutto ok. Entra pure.»

Mi sposto leggermente di lato per farlo passare.
Una volta entrato gli faccio fare il giro della casa per poi sistemarci nella mia camera da letto.

«Hai davvero una casa stupenda.»
Lo ringrazio arrossendo un poco. Anche se so che è un semplice complimento neanche rivolto a me, ma alla casa, non riesco a non far colorare leggermente le mie goti di un colore rossastro, tutto questo semplicemente perché non sono abituata a gesti simili.

I miei sono al lavoro, quindi in casa siamo solo noi due. Hobi è uscito come al solito con i suoi amici e non so esattamente quando tornerà.
Quest'anno è già un quinta, dovrebbe mettersi a studiare se vuole passare l'esame e non ripetere l'anno, invece preferisce divertirsi. Ma come biasimarlo, chi è che preferisce lo studio al divertimento, ma secondo me dovrebbe dare del tempo anche alla prima cosa.

Iniziamo a fare i compiti, sdraiati comodamente sul mio letto matrimoniale. La prof di matematica è davvero stronza, non ha esitato nemmeno un secondo a darci una miriade di esercizi già il primo giorno di scuola. Ma fortunatamente, a differenza di altri ragazzi, me la cavo abbastanza bene con quella materia.
Ma, guardandolo, non posso dire la stessa cosa di Jackson. È da venti minuti che si trova sullo stesso esercizio, uno tra i più semplici, mentre io ho impiegato meno della metà del suo tempo.

«Se hai bisogno di una mano chiedi pure, ti vedo su quell'esercizio da un bel po'» dico facendo una piccola risatina.
«È che non ci capisco niente di sta roba. Ma che razza di lingua è??»
«È matematica Jackie...Dai, da qua che te lo spiego io.»

Impiego una buona decina di minuti per spiegargli come fare l'esercizio.
«Ah ma allora non era così difficile. - ci credo praticamente gli ho detto passo dopo passo come farlo - Grazie mille.»
«Di nulla, figurati»

Passiamo un'altra oretta a fare gli esercizi, sembra che Jackie li abbia capiti sul serio, meno male.

Una volta stufati di stare sopra ai libri, andiamo di sotto a prepararci la merenda per poi portala in camera.

Ultimamente sono fissata con i taralli, ogni volta che finiscono in casa devo praticamente costringere mia mamma a comprarli perché dice che fanno male, ma non è vero, sono buonissimi.
Perciò prendo il pacchetto e ne verso un po' in una ciotola, mentre Jackson opta per le patatine e una mela. Una mela. NON SI POSSONO MANGIARE LE PATATINE E UNA MELA INSIEME. Oddio, spero che Dio perdoni questo povero ragazzo.

Una volta saliti in camera ci mettiamo a parlare gustando la mia, non posso dire la stessa cosa per la sua, merenda. Mi chiede dei miei gusti e dei miei hobby, e mi racconta anche un po' di sé.

Sua mamma è cinese, mentre suo babbo è coreano. I due si erano conosciuti durante una vacanza dell'uomo, e fecero subito sesso la notte stessa. Era stato amore a prima vista. Il padre era dovuto ripartire un paio di giorni dopo e non sapeva che la donna era rimasta incinta.

Il bambino, Jackson, era nato nove mesi dopo. La madre aspettò che il figlio crescesse per partire in Corea a cercare il padre, sperando che quest'ultimo non abbia già trovato una moglie, o una compagna. Jackie è qui da quest'estate e devo dire che è stato molto bravo a imparare il coreano così bene, ma non ha ancora trovato l'uomo. Spero tanto che riesca nella sua missione.

Continuiamo a parlare, questa volte facendo io le domande a lui, ma a un certo punto si apre la porta della stanza.

«Sorellina la ce-» mi guarda come se non si aspettasse di trovarmi in compagnia di qualcuno, e come biasimarlo poi, non poteva saperlo, e poi rivolge il suo sguardo al mio amico. Sbaglio o il mio fratellone è appena arrosito??

«Scusate non volevo interrompervi, volevo solo dirti, Minhseo, che la cena è quasi pronta.» dice velocemente per poi rinchiudere la porta.

Jackson sembra paralizzato, non ha ancora aperto bocca, e sembra anche lui leggermente arrossito, o forse è il caldo?

«I-io de-devo andare Minhseo, ci vediamo domani a scuola.»
Si è messo pure a balbettare?? Ma che sta succedendo?
Lo accompagno alla porta e lo saluto.

Ceno con hobi da sola, i miei oggi hanno il turno lungo fino a tardi quindi tornano la notte, quando noi siamo già nel mondo dei sogni.
C'è un silenzio imbarazzante. Di solito quando ceniamo da soli ed entrambi non parliamo, l'aria non è tesa come quella di oggi.

«Hobi, c'è qualcosa che non va?»
Provo a domandargli, esita un po' e poi dice:
«Minny, devi sapere una cosa, ormai è il momento di dirtelo. Io so-»
«Ciao ragazzi, - entrano i miei genitori con un tempismo perfetto, ma che ci fanno qui a quest'ora, non dovrebbero essere al lavoro? - oggi abbiamo finito prima e abbiamo pensato di farvi una sorpresa.»
Finiamo di cenare tutti insieme, per poi alla fine dirigerci ognuno nella propria stanza.

Vorrei chiedere a hoseok cosa mi stava per dire, ma preferisco domandarglielo domani o in un altro momento in cui siamo soli.

Drin drinn, mi squilla il cellulare. Penny. È vero che oggi aveva quell'uscita con yoongi.
«Ciao Penny, allora come è andato il tuo appuntamento?»
«Bene bene, siamo andati al parco, quello bello e grande, aveva una coperta nello zaino, così ci siamo sdraiati a guardare le nuvole, poi siamo andati in gelateria e ha ordinato uno di quei frappè da fidanzatini con la doppia cannuccia. Poi mi ha riportata a casa e prima di andare via mi ha baciata.»
«Wow Penny ma è fantastico come mai non mi sembri felice?»

Penny's pov

Mi ero divertita molto quel pomeriggio con yoongi, ma sentivo qualcosa di diverso, non saprei dire cosa però.

Chiamo Minhseo per raccontarle tutto come le avevo promesso.
«Ciao Penny, allora come è andato il tuo appuntamento?»
«Bene bene, siamo andati al parco, quello bello e grande, aveva una coperta nello zaino, così ci siamo sdraiati a guardare le nuvole, poi siamo andati in gelateria e ha ordinato uno di quei frappè da fidanzatini con la doppia cannuccia. Poi mi ha riportata a casa e prima di andare via mi ha baciata.»
«Wow Penny ma è fantastico come mai non mi sembri felice?»
Come faccio a spiegarlo a lei quando non riesco a spiegarlo nemmeno a me stessa?
«Non lo so minny, forse è la stanchezza, ma ti posso assicurare che mi sono divertita molto» non era una bugia, però preferisco non dirle che c'è qualcosa che mi tormenta.
«Ah, oggi hai conosciuto il biondino, vero che è davvero uno stronzo?» mi chiede.

Kim Taehyung. Ripensando a lui mi torna quel nodo allo stomaco.
«Non lo so minny, oggi mi è sembrato piuttosto simpatico.»
È forse lui la causa?
«No, ma che dici?? Vabbe tanto non avremo mai più a che fare con lui, almeno speriamo.»
«Noo, non ci posso credere, non può essere vero.» dico a bassa voce, come stessi sussurando.
«Cosa Penny cosa?»
«I-io credo di-»

Biip. Le ho chiuso la chiamata in faccia ma non potevo dirle quello che avevo appena metabolizzato.

Credo di essere innamorata di kim taehyung.




~Spazio autrice~

Ciao a tutti, ve lo aspettavate che Penny si sarebbe innamorata di Tae? Cioè, lei lo crede e basta, chissà cosa succederà.
E come vi sembra il personaggio di Jackson??
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Bacii💝

Shocking Revelation - Kim Taehyung Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora