"Dopo averlo chiamato per il suo secondo nome mi guardò malissimo e senza fiatare andò via.
Forse non dovevo farlo arrabbiare molto,ma mi piace provocare le persone.
Andai in camera mia e mi misi a dormire."
(GIORNO DOPO)
"Erano le le sette in punto dovevo alzarmi per andare a fare colazione,come ogni mattina mi lavai,mi truccai mi vestì e andai al bar della scuola.
Vidi Lola che stava parlado con un ragazzo dai capelli marroni e gli occhi azzurri,non era niente male,così decisi di avvicinarmi a loro due. "
Io: ciao Lola,posso sedermi con voi?
lola: hey Ari,certo accomodati
"Presi una sedia da un tavolo vuoto e mi sedetti tra lei e il ragazzo moro."
lola: lui si chiama Nash,è un mio amico dal primo giorno che sono arrivata qui.
io: piacere Ariana
Nash: piacere
"Ci stringemmo la mano e il suo tocco era delicato ma deciso allo stesso momento.
Mi piaceva come ragazzo,aveva una voce doppia e roca.
Incominciammo a parlare e così tra due battute mi sccappò il suo nome"
io: ieri Cameron si è arrabbiato con me perchè l'ho chiamato Alexander
"Mentre io ridevo pensando a ieri sera Nash e Lola mi guardarono terrorizzati,come se avessi fatto qualcosa di illegale,non immaginavo che un ragazzo così terrorizzasse tutti."
Nash: emm..Lola io devo andare,ho fatto tardi a lezione ciao!
"Nash in pochi secondi scompraì dalla circolazione e per l'ennesima volta Lola mi fece il grande cazziatone"
lola: quante santissime volte dovrei dirti di non parlare con quello psicopatico!?
io: non è un psicopatico,tu non conosci la sua storia.
lola: tu sei una ragazza nuova,io sono del terzo anno mentre Cameron è del secondo,io ho visto tutto!,io ho visto quando picchiava a sangue il suo migliore amico,io ho visto che ha portato Madison con se e dopo e tornato senza di lei,io ho visto cose che tu non puoi nemmeno immaginare.
Non cercare di difendere quel ragazzo pazzo,perchè chiunque difenda Cameron Dallas si è messo contro l'intero college.
"Rimasi in silenzio senza fiatare,Lola aveva la voce rotta,decise di andarsene in silenzio e senza dire niente,io non potevo dirgli niente.
Forse aveva ragione,forse veramente era uno psicopatico,un assassino,un maniaco e altre cose che dicevano su di lui.
Quando pronunciavo il suo nome tutti si agitavano.
Mi alzai anche io dal tavolo e andai nella classe.
Avevamo fisica ma io dissi al prof che non ne avevo voglia e lui mi disse solo che non dovevo dare fastidio.
Così uscì direttamente dalla palestra e mi misi sotto l'albero che l'altro giorno ci sedemmo io e Lola."
X': niente lezione oggi?