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Arriviamo nell'Hotel in cui alloggiano i ragazzi e passo ore a cercare di ricavare una frase di senso compiuto o qualche parola che mi facci venire in mente un qualsiasi dettaglio da collegarlo a lui. 

"귀하의(la tua) 바로 지금(adesso) 보고서(rapporto) 선호(preferito) 바다 (mare) 바위(roccia) 약속두(promessa) 미래(futuro)"

«Non ci sto capendo nulla!» ammetto esasperato.

«Dipende tutto da te Taehyung!» confessa il ragazzo.

«Non so a cosa si riferisce, cosa c'entra il mare, la roccia, la promessa...» 

Mentre parlo un ricordo mi si riaffiora nella mente.

«La roccia!» affermo.

«Che cosa?» chiede confuso il minore.

«Per i nostri sette mesi lo avevo portato al mare, mentre camminavamo di sera lungo la riva l'ho portato in una roccia, facendogli una promessa, dicendogli che non lo avrei mai lasciato e che non lo avrei mai fatto soffrire» ammette con voce bassa.

«Che cosa vuole dire con questo messaggio? Dubito che sia partito per ritornare in Corea e tornare in quel posto.»

«Magari ha proiettato quel ricordo in una qualsiasi roccia del mare che c'è qui...dimmi, quanto dista la spiaggia da questo Hotel?» domando.

«Saranno una decina di chilometri, la macchina è qui, quindi o è andato in taxi o a piedi, ma dubito se la sia fatta tutta a piedi quella strada!»

«Da Jungkook ci si deve aspettare di tutto...senti, io vado ad ispezionare la parte est della spiaggia e tu quella ovest, chi lo trova per primo avverte l'altro, ok?» spiego.

«D'accordo, allora andiamo!»

Usciamo dalla stanza e ci dirigiamo al parcheggio, salendo nell'auto e partendo subito dopo, arrivando dopo tre minuti in spiaggia.

«Io vado» dico scendendo dall'autovettura appena si ferma.

Inizio a correre nella sabbia, fregandomi dei granelli fastidiosi che mi entrano nelle scarpe e che mi solleticano le mie gambe scoperte dai pantaloncini corti.

«Jungkook» urlo mentre corro, fregandomi delle persone che mi fissano.

Mi giro parecchie volte per controllare ogni direzione alla ricerca del suo corpo.

«Jungkook!» urlo ancora più forte, facendo spaventare uno stormo di uccelli che presi dalla mia voce alta prendono il volo.

Mi fermo un attimo per piegarmi sulle ginocchia e riprendere fiato. Appena alzo la testa noto una sagoma da lontano in fondo al molo. Con il fiatone ricomincio a correre verso quel molo, arrivando abbastanza vicino da riconoscere il corpo della mia principessina.

«Jungkook!» lo chiamo ad alta voce.

Si gira di colpo, facendomi vedere dopo molto tempo il suo viso perfetto. Mi incammino lentamente verso di lui, venendo poi bloccato dalle mie gambe che, prese dal troppo affaticamento, mi abbandonano, facendomi cadere sopra la superficie di legno a peso morto, mentre il mio respiro continua ad essere affannato. Sento i passi veloci di Jungkook farsi sempre più vicini.

«Taehyung, che cos'hai?» domanda preoccupato sorreggendomi dalle spalle.

«Non sono così allenato come te, mi affatico molto presto rispetto a te» ammetto ridacchiando istericamente.

«Hai corso?» domanda sorpreso.

«Certo, nessuno ti trovava, si può sapere perché sei scomparso senza dire nulla?»

«Sei venuto fin qui per me?» continua senza rispondere alla mia domanda.

«Anche se mi hai lasciato ci tengo ugualmente a te, non sono così stronzo da lasciarti in pericolo!» ammetto.

Di colpo mi abbraccia, facendomi annusare il suo buon profumo dopo molto tempo. All'improvviso il mio respiro si fa sempre più regolare, ma il mio battito cardiaco invece si fa sempre più accelerato.

«Ti sei ricordato della promessa...» dice durante l'abbraccio.

«Sì, anche se l'ho infranta, me la ricordo ancora.»

«Non l'hai infranta» ammette.

Lo spingo lentamente dalle spalle, rimanendo a poca distanza dal suo corpo.

«Ti avevo promesso che non ti avrei mai lasciato e che non ti avrei mai fatto soffrire, cosa che ho fatto!»

«Sono io che ho lasciato te Taehyung!»

«Solo perché ti ho istigato io!»

Mi fissa negli occhi per poi azzerare totalmente la distanza e baciandomi con desiderio e foga, facendomi perdere l'equilibrio all'indietro e finendo disteso nell'umido legno con Jungkook sopra di me.

«Sono stato uno stupido a lasciarti, me ne pento molto. Vorrei tornare indietro e non averlo mai fatto» confessa staccando le sue deliziose labbra dalle mie.

«Non si è mai troppo tardi per rimediare a questa cosa principessina» dico accarezzandogli una guancia.

Appoggia la sua mano sulla mia.

«Ritorniamo ad essere la coppia che eravamo prima di iniziare a lavorare, impegniamoci ad occuparci uno dell'altro» dice.

«Di certo non rifiuto questa occasione principessina!»

«Allora dimmi di sì» afferma.

«Sì a cosa?» domando confuso.

Estrae un bauletto dalla sua tasca dei jeans.

«Dimmi che vuoi passare il tuo futuro con me.»

«Oh principessina, mi hai preceduto! Ammetto che la proposta te la volevo fare io un paio di mesi fa, ma essendo che tu non eri mai a casa non ne ho avuto l'occasione adatta» ammetto.

«Beh, io alla tua proposta avrei detto di sì, tu alla mia?»

«Ovvio che si principessina!» ammetto sorridendo per poi afferrare il suo volto tra le mie mani e baciarlo con foga.

Ribalto la situazione intrufolando le mani sotto la sua maglietta.

«La Taekook è tornata e non si separerà più!» ammetto dopo essermi staccato dalle sue labbra e sorridendogli.


FINE


SPAZIO AUTRICE
Già, lo spin-off è finito così, non volevo andare troppo per le lunghe altrimenti sarebbe stato uno spin-off molto confusionale e vi avrei fatto confondere. Spero che questa storia(sia Still You che I choose You) siano state di vostro gradimento e che apprezziate il finale che ho dato, sperando di non aver fatto un casino.

I choose you|VKOOK|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora