Il concerto - parte 2

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...E di fronte a questo gesto Austin sembrò triste, ma riprese subito col sorriso dopo avergli detto "grazie" col labiale insieme ad un bacio 'volante'. Mi dirigo verso l'Hotel in cui lavoro da ben 2 anni, qui a Milano: il Principe di Savoia. Il padrone è americano, di L.A. precisamente. Ha sposato Maria, donna di 45 anni o giù di li, puramente italiana, bella e simpatica. Sono dei bravissimi genitori e si vogliono un mondo di bene. Io? Mi chiamano Amy, ma il mio nome completo è Amanda. Ho 17 anni e verso la fine dell'anno ne compierò 18. Per adesso lavoro nell'hotel dei miei genitori adottivi: John e Maria. Sono orfana: mia madre morì al momento del parto, mentre mio padre si suicidò 2 anni dopo la mia nascita. Il perchè? Boh! Gli assistenti sociali mi trovarono nella mia culla e mi portarono in un orfanatrofio. 6 mesi dopo John e Maria mi adottarono. Non mi hanno fatto mai mancare nulla e mi vogliono bene come loro figlia.

Come stavo dicendo, mi dirigo verso il Principe di Savoia che è a 2 isolati dall'arena, apro la porta sul retro e la richiudo con 4 giri di chiave alle mie spalle. Percorro il corridoio illuminato con la lucina che diffonde il mio cellulare e, cercando di non fare rumore apro la porta della mia stanza.

'Finalmente riposo' penso. Mi cambio e mi infilo nel letto ripensando a tutte le emozioni appena vissute e a lui, il mio idolo, il mio amore segreto..

#UNICORNOLANDIA

Mi fermo qui per oggi. Prometto che il prossimo sarà più lungo come capitolo. Mi sono voluta fermare perchè se continuavo, poi non sapevo come iniziare il prossimo capitolo. Mi scuso di non aver continuato il primo capitolo nelle "pagine precedenti", ma essendo nuova di questo sito/ app non sapevo che ci fosse un limite di parole, visto che il primo l'ho pubblicato attraverso il cellulare..

Grazie di cuore, te ne sono grata!

See You SOON, -Miki

I WILL LOOK AFTER YOU \\Austin Mahone\\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora