3. Scegli me

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"Allora, perché sei tornata?"

Stavano pian piano riprendendo fiato, dopo aver fatto l'amore per la terza o forse quarta volta. E ancora dovevano scambiarsi una parola che non fosse oscena.

"Perché non mi fai riposare un'oretta? Fra poco verrà servita la colazione..."

L'alba ormai stava facendosi strada crudele, lasciando la notte a crogiolarsi nel ricordo di emozioni appena provate.

"Cosa vuole Albus da te?"

Il Sole li spiava, illuminando le insicurezze e le meschinità che la notte era riuscita a celare con maestria.

"Ci facciamo servire la colazione in camera?"

Il Sole accecante e spietato come la verità.

"Nana... sai che non lascerò perdere. Dimmi cosa sta tramando Silente e perché io non ne sapevo niente."

Nana. Davvero aveva vissuto quindici anni senza sentire quel nomignolo pronunciato da quella voce profonda e incantatrice?

"Oh Merlino, Sev!" Morgana si alzò dal letto di scatto, cercando fra le sue cose, ancora piegate nei bauli, una vestaglia. Improvvisamente si sentì nuda. Dopo esserlo stato per una notte intera.

"Silente dice che ormai è questione di poco, che ci sarà presto la guerra e che Hogwarts ha bisogno di tutto l'aiuto possibile. Così mi ha trovata e mi ha chiesto di tenere un corso per i ragazzi dal quinto anno in su, perché quello che ho imparato nei miei viaggi non può essere letto nei libri. Ed è così. Ha ragione. Quindi adesso se non ti spiace mi farei una doccia, e mi appresterei a tenere la mia prima lezione."

Parlò troppo velocemente e troppo concitata per aver detto la verità. Nel frattempo Severus si era alzato, silenzioso come un pipistrello e l'aveva raggiunta. La prese delicatamente per un polso, costringendola a voltarsi.

"Se credi che mi accontenti di questa spiegazione, forse ti sei dimenticata di chi hai di fronte."

La fissò con quei pozzi neri e profondi, pur sapendo che non sarebbe mai riuscito a eludere le difese della mente della ragazza. In fin dei conti, erano entrambi Occlumanti naturali e avevano studiato Legillimanzia insieme, quindi sapeva che sarebbe stato un tentativo inutile.

"Ad ogni modo hai ragione, è tardi. Torno nelle mie stanze... ci vediamo dopo."

E così dicendo finì di rivestirsi e in un attimo si diresse verso la porta.

Morgana lo fissava appoggiata a una parete, e mentre lo vedeva allontanarsi, non poté fare a meno di dirgli con un ghigno sdegnoso e l'aria sprezzante "Anch'io sono stata bene, Severus...".

Il Potion Master le rivolse un mezzo sorriso, e sparì.

***

"Benvenuti alla prima lezione di Magia Arcaica, ragazzi." Di fronte a Morgana c'erano i Serpeverde e i Grifondoro del sesto anno. "Come alcuni di voi già sapranno, queste lezioni sono solo per gli studenti dal quinto anno in su, perché si tratta di magia molto avanzata. Tuttavia... è giusto che vi avverta che anche fra di voi ci sarà chi non riuscirà a padroneggiare le tecniche di questa antica arte magica, perché ci vuole la giusta sensibilità, molta concentrazione e determinazione. Si, signorina... Granger, giusto?"

Hermione aveva già la mano alzata e non erano trascorsi nemmeno tre minuti dall'inizio della lezione.

"Si, Professoressa. Ecco, non abbiamo ricevuto istruzioni per i libri di testo della sua materia."

Morgana le sorrise amabile. "E' perché non esistono libri di testo per questa materia, signorina Granger."

Hermione si sentì mancare un attimo la terra sotto i piedi, mentre dalla classe, stupita da quella risposta, si levava un brusio indistinto.

Questa oscura passione sul ciglio dell'infernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora