6. L'amore rinasce dalle ceneri

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Arrivarono da Hagrid col fiatone, bussarono alla porta e il mezzogigante li accolse, come sempre, con un grosso sorriso e una tazza di tè.

"Allora com'è andata la gita ad Hogsmeade?"

I tre si guardarono con aria imbarazzata, poi Harry iniziò a parlare. L'idea era stata sua, ed era giusto che interrogasse lui l'uomo.

"Bene, c'era bel tempo... Senti Hagrid, mentre eravamo ai Tre Manici di scopa, ci è capitato per caso di ascoltare una conversazione... parlavano di un posto in Nocturne Alley, e allora abbiamo pensato di chiedere a te, che sai sempre tutto su ciò che succede lì."

Harry pensò che qualche lusinga avrebbe fatto al caso loro.

E infatti il Mezzogigante gongolò dopo quella frase, "Oh, ma dai... è solo che frequento Diagon Alley e Nocturne Alley da tanti anni..."

"Ecco, vorremmo che ci dicessi cosa sai di un posto che si chiama... Cube, mi pare."

Hagrid cambiò completamente espressione del viso, arrossì e si alzò di colpo, fingendo di dover prendere il bollitore, che gli cadde di mano, e finì sul pavimento con un gran tonfo. I ragazzi si guardarono insospettiti da quella reazione.

"Hagrid! Noi..."

"Voi niente!" Tuonò interrompendo Harry. "Dove avete sentito questo nome? Dei ragazzi giovani e seri come voi non dovrebbero nemmeno nominarlo un posto come quello!"

Harry scoccò un'occhiataccia a Hermione, come a volerle dire "Hai visto? E' chiaramente qualcosa di oscuro!"

Quindi Hermione intervenne, sperando di avere una risposta un po' più chiara, e utilizzò tutte le nozioni di psicologia base che conosceva.

"Ma Hagrid, come facciamo a tenerci alla larga da un posto se non sappiamo nemmeno che cos'è?!"

Harry e Ron la guardarono ammirati: lei sì che ci sapeva fare!

"Beh, ecco... E' solo che siete troppo giovani, i minorenni non possono entrare al Cube."

Ma Harry lo corresse, "Beh Hagrid, non manca molto, tra poco saremo maggiorenni..."

"Non importa, Harry! Non è luogo per voi! I bravi ragazzi, quelli con una morale, non vanno in un posto di scambisti come quello! Oh... non dovevo dirlo! Non dovevo proprio dirlo..."

Mentre Hermione e Harry cercavano di raccogliere le loro mascelle da terra, Ron scattò improvvisamente.

"Miseriaccia, ecco dove l'avevo sentito! Ma certo, Fred e George ci sono stati una volta! Mi hanno raccontato delle cose talmente imbarazzanti che le avevo rimosse... Oh Miseriaccia!!!" Le orecchie di Ron avevano assunto un grazioso colorito magenta, che però mal si abbinava ai suo capelli.

"I tuoi fratelli, cosa?!" Hagrid aveva gli occhi fuori dalle orbite, "Nemmeno loro possono entrare. Anzi si, perché sono maggiorenni, ma non li credevo tipi da... anzi si, in realtà sono esattamente i tipi...." E a quel punto tacque.

Nella capanna del mezzogigante era calato un imbarazzo palpabile, quindi il trio si congedò con gentilezza, e ringraziando per il tè si avviò su per la collina parlottando concitatamente.

"Allora Ron, cos'è esattamente quel posto?" Harry era ancora più curioso di prima.

"Harry ma davvero non l'hai capito?!" Intervenne Hermione esasperata. "L'unica cosa che avete scoperto oggi pomeriggio, spiando una conversazione privata," e quando sottolineò questa frase i due amici alzarono gli occhi al cielo, "è che la Melancholia aveva una relazione con Snape, e che nei momenti in cui si stufava di aspettare che gli passasse la cotta per una Nata Babbana che non conosciamo, trascorreva le notti con Lucius Malfoy in un locale dove la gente fa... cose oscene. Ecco. Non guardatemi così, è quello che fanno!"

Questa oscura passione sul ciglio dell'infernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora