Solo Guai? || Guè Pequeno||

•dodici•

-comunque troppo poche due ore- dico
- ma oggi era il primo giorno, domani ci starà quattro ore- mi risponde alice guardandomi
-oh che bella notizia- dico stringendole una natica con la mano
-Vado io a prendere ale- dico mentre lei finisce di piastrarsi i capelli
-va bene, fatti vedere bene dalla maestra e digli chi sei che altrimenti non te lo lascia- mi dice prima che esca

Arrivato avanti al cancello della scuola trovo tanti genitori e qualche ragazzino con cui scatto delle foto. I bambini escono in fila indiana e le maestre iniziano a chiamare i genitori. Sento il nome di alice e mi avvicino ad una signora sulla cinquantina che tiene per mano Alessandro.

-devo prenderlo io- dico sorridendo
-ciao papà- mi dice il bimbo, minchia che cosa strana sentirsi chiamare così
La maestra mi guarda malissimo, bhe in effetti ale non mi assomiglia per niente e poi credo che il mio corpo tatuato ben visibile attraverso la maglietta bianca la schifi e non poco.
- mi da il bambino?- chiedo spazientito
-posso parlarle un attimo?- mi dice lasciando ale all'altra maestra
-va bene- dico seccato seguendola qualche metro più in la
-lei non è il padre del bambino- dice
- No non lo sono- rispondo tranquillamente
- non può prenderlo- afferma
- Ma se il bimbo mi chiama papà ci sarà un motivo, mi conosce- dico
-e chi sarebbe?- chiede
Oh ma questa che vole??
-il ragazzo della madre- dico iniziando a stancarmi della situazione
-e perchè non è venuta la madre a prenderlo?- chiede acida. Mi sa che non scopa da un po eh?
- Perchè la madre si stava sistemando dopo aver fatto la doccia- dico sorridendo forzatamente
-e non poteva farla prima?-
-oh, cosa già mhai rotto le palle, l'ha fatta prima, poi abbiamo scopato, te lo consiglio magari te rilassi eh, e si stava mettendo apposto, vuoi sapè i dettagli? Eh dio- dico allontanandomi prendendo ale in braccio

Appena tornati a casa lascio ale che corre subito alice per poi sparire nella sua cameretta.

- me lo potevi dire che era na zitella acida , fatti vedere, a momenti mi vomitava in faccia, che cazzo- dico
-e che le hai detto?- mi chiede preoccupata
-che sono il tuo ragazzo e che non eri a andata tu perchè ti stavi sistemando dopo aver fatto o sai tu cosa- dico
-dio mio ma sei scemo cosimo- sbraita - ma puoi mai dire una cosa del genere?-
-oh se quella non scopa non è mica colpa mia- dico -troviamo qualcuno che glielo infila e stiamo apposto-
- no vabbè questo è coglione- dice girandosi e camminando a caso
-eh poi sei il mio ragazzo...per una volta co?- chiede
- perchè no?- domando
-cosimo tu sei famoso, ci siamo conosciuti perchè stavi scopando con una sconosciuta nella camera accanto alla mia...- mi dice
-Non ti fidi di me?- chiedo guardandola negli occhi
-cos- sospira avvicinandosi e poggiando la testa sul mio petto
- Non dovevi dire quelle cose, ora quelle diranno a tutti i genitori perfettini che sono una madre del cazzo-
-no, sei l'unica madre che ancora lo prende un cazzo, quelle non lo fanno dal paleolitico,hai visto che facce?- dico ridendo e facendo ridere anche lei
-che te ne fotte- dico abbracciandola

-che mangiamo?- domanda ale spuntando dalla sua camera
-pasta al pesto, come è andata a scuola,  la maestra è simaptica?- dice guardando il bambino
- si è simpatica, è stato divertente- risponde lui
- come un dito in culo- sussurro in modo che il piccolo non senta
- ma smettila- risponde ridacchiando