Arrivato sotto casa di Fabio suonai al citofono ma non aprì nessuno.
-fabio apri per dio!- urlai
Ancora nessuna risposta.
-fabio Rizzo apri questa cazzo di porta- urlai più forte
Subito sentii il portone aprirsi e feci per entrare quando fui fermato da una voce che richiamava la mia attenzione
-ciao guè, anche tu da queste parti?- disse
-cosa vuoi marika?- dissi duro
-che ti occupi di tuo figlio- rispose
- lo farò quando ne avrò uno. Quello è tuo figlio- dissi indicando il suo ventre- tuo e di qualche coglione che preso dall'eccitazione ha dimenticato che con le puttane bisogna usare le protezioni-
-tesoro è inutile che ti scaldi- disse avvicinandosi a me - è tuo- affermò decisa mettendo la mia mano sulla sua pancia.
- Non lo è- dissi freddamente spostandola e oltrepassando il portone.-fabio- lo richiamai appena entrato in casa
-cosimo... cosa hai deciso?- chiese
-quel bambino non è mio, devo solo dimostrarlo ad alice-
-potresti fare il test del DNA- rispose con fare ovvio
- ma non bisogna aspettare che il bambino nasca?- domandai
-no fra esiste il test di paternità prenatale-
-cazzo è perfetto- esclamai
-vai in clinica e prenotane uno, a quel punto, se non è tuo, potrai stare tranquillo- disse
-grazie fra- dissi abbracciandolo per poi uscire.Presi il cellulare e mandai un messaggio a marika.
-sto andando a prenotare un test del DNA.
Visualizzò il messaggio ma senza rispondere. Puttana, lo so che non è mio.
Alice's pov
Sono rimasta per un po a pensare a cosimo, seriamente mi stavo innamorando di lui? Con tutti i bei ragazzi che ci sono a Milano proprio lui? Si.
Arrivo davanti all'asilo di ale e aspetto che le maestre portino fuori i bambini, vedo tanti genitori guardarmi male, ho gli occhi rossi, non mi sono drogata tranquilli ho solo pianto...
Vedo ale e mi avvicino al cancello
-ciao mamma- esclama sorridente
-ciao amore- gli rispondo prendendolo per mano sotto lo sguardo severo della maestra
-e papà?- chiede guardandosi intorno
-ale, cosimo non è tuo papà- dico seria
-ma...voi vi volete bene-
-ale da oggi cosimo non sta più a casa nostra- dico prendendolo in braccio
- ha fatto il monello?- chiede innocentemente
- Si amore, ma ora non ci pensiamo, vuoi fare un giro al parco?-chiedo
-si- risponde feliceCosimo's pov
Ho prenotato la visita. Appena uscito dall'ospedale chiamo marika
- si?- risponde
- ho prenotato per dopodomani.- dico
-dopodomani? Non..-
-Niente.- la interrompo - tu dopodomani fai la cazzo di visita senza se e senza ma. Decido io-
Affermo mettendo giù.Mi accendo una sigaretta ed entro nel parco protetto poco distante dalla clinica. Mi siedo su una panchina e guardo la gente passeggiare e i bambini giocare.
Li osservo distrattamente fino a quando uno di loro cattura la mia attenzione. Alessandro.-ale!- urlo seguendo il bambino che si volta verso di me
-ciao- risponde serio
-dov'è mamma?- chiedo
-non te lo dico- dice continuando a giocare
- perchè?- domando stupito dal comportamento del bambino
-perchè tu l'hai fatta piangere- dice
-ale ma io non volevo, dai per favore dimmi dov'è- dico, ma lui inizia ad ignorarmi e non mi risponde più.Torno a sedermi sulla mia panchina e aspetto. È qui vicino, non lascerebbe mai solo ale, probabilmente lei mi ha anche visto. Prima o poi lo andrà a prendere...
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Solo Guai? || Guè Pequeno||
Fanfiction~se sei presa male tutto passerà, so che questa vita ci spacca a metà~