~Luna e Sole~

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Stamattina ne sono successe di cose ma la cosa che più mi stupisce è che sono state tutte molto belle. Alan e James sono entrati ufficialmente nella squadra e ricordo ancora tutta la loro allegria. Persino Alan è stato ore solo a sorridere e prendersi i complimenti per avercela fatta, anche se, per noi donne, era una cosa parecchio scontata.

Stasera c'è una festa a casa di Lauren, l'ha organizzata suo fratello nella loro bellissima casa solo per festeggiare la nuova squadra della scuola. Ammetto di essere rimasta completamente sbigottita quando mamma mi ha dato il permesso di andarci. Che questo sia il segno che le cose si aggiusteranno? O è stata solo l'insistenza di Candy? Mistero.

Mia sorella ed io siamo stranamente pronte in orario. Mi guardo ancora allo specchio e May fa uno sbuffo mischiato a una risata. «Roxy stai benissimo, non farti mille complessi mentali», continua nascondendo il viso tra le dita sottili per non scoppiare a ridermi in faccia. «Mi sento a disagio», affermo.

«Sono solo una gonna e una camicetta, dai sorellina non farne un dramma o mi cadranno i capelli per lo stress», ammette alzandosi in piedi e ridendo appena. So che non lo fa per offendermi ma perché, in fondo, vedermi imprecare la diverte.

Questi vestiti sono completamente nel suo stile e l'opposto del mio. La gonna di Jeans scura mi fa sentire più nuda di quando indosso i pantaloncini. La camicetta rosa antico che continuo a sistemarmi, mi fa sentire vecchia e non esagero. Gli stivaletti sono gli stessi della cena di lunedì ma ora sembrano essere più scomodi.

«E se mi venisse freddo?», chiedo. «Hai le maniche lunghe».

«E se cadessi?», domando.
«Lì hai già indossati».

Sto per parlare ancora ma il forte rumore del suo tacco sul pavimento mi interrompe. «Sta' zitta Roxy! Guardati, sei bellissima e sai che non te lo direi se non fosse vero», parla a voce alta dandomi l'impressione di essere arrabbiata. Si avvicina a me e inizia a guardare attentamente il nostro riflesso. Oggi ci assomigliamo un po' di più.

Mi guardo allo specchio ancora una volta mentre lei mi passa le mani tra i capelli ondulati e pieni di lacca. Spero spariscano in fretta. Con questi abiti più eleganti e scuri, i capelli sciolti e il trucco non mi riconosco proprio. È l'esatto stile di mia sorella e mia madre e, per quanto possa iniziare a piacermi questo riflesso, non credo mi vestirò così altre volte.

Non prima dei quarant'anni almeno.

Il campanello suona e io sobbalzo all'unisono con mia sorella che guarda di scatto l'ora. «Miseriaccia! Sono loro! Fanculo la puntualità!», dice May e inizia a correre qua e là per la stanza mentre mi ordina di andare di sotto e intrattenere i nostri cavalieri. Tra uno sbuffo e una risata, scendo al piano di sotto e apro la porta senza neanche accertarmi che siano loro.

Spalanco gli occhi.

«Alan», sussurro dopo aver aperto. Lui alza le sopracciglia e mi guarda dalla testa ai piedi un paio di volte; quando si concentra sul mio viso io faccio lo stesso con lui. Ha dei jeans chiari a cavallo basso e strappati qua e là, una camicia nera da sopra e delle scarpe da ginnastica semplici. Maledizione...

«Sono pronta!», trilla May scendendo le scale e ci raggiunge in un secondo. Si salutano e Alan le sorride addirittura, lasciandomi di stucco e prendendosi un'occhiataccia da me. May mi sorpassa e insieme a lui raggiungono l'auto di James prima ancora che io possa chiudere casa. Cerco di recuperare la distanza ma poi mi arrendo, quei due camminano troppo velocemente.

«Buonasera», dico una volta in macchina e do un bacio sulla guancia dell'autista. Non ne rimane sorpreso e ricambia senza esitare, lasciandomi un sorriso sulle labbra. Partiamo tra le chiacchiere e le risate di mia sorella e mi rendo conto maggiormente quanto noi siamo diverse.

Lei con i suoi abiti scuri e il trucco marcato, mi ricorda la Luna e la sua eleganza, il modo in cui splende tra l'oscurità. Io invece, con i vestiti colorati e acqua e sapone, rivesto i panni del Sole, luminoso e raggiante. Eppure, nonostante le grandi differenze, riusciamo ad andare d'accordo con meno fatica di quanto possiate immaginare. È la mia sorellona dopotutto e non so cosa farei senza di lei.

May non la smette più di parlare con James mentre io, ignorandoli il più possibile, guardo il cielo notturno di oggi che è pieno di stelle. Se solo potessi mi metterei di certo a disegnare qualcosa, qualsiasi cosa.

Mi accorgo appena in tempo che Alan, con la coda dell'occhio, mi sta guardando, quando James attira la mia attenzione con un boato fastidioso.

«Non addormentarti Roxy!». «Certo che non mi addormento», gli rispondo acida ma divertita. «Tranquillo, è solo preoccupata per la sua gonna, lei non è abituata affatto a vestirsi così», dice May e mi fa la linguaccia. «Cuciti la bocca paperella!», rispondo secca e mi getto su di lei provando a tirarle uno schiaffo. Amichevole... ma sempre uno schiaffo.

Inizia a contrattaccare e delle forti risate riecheggiano nell'auto fino a quando non riesco nel mio intento e torno al mio posto, soddisfatta e un po' più allegra. Lei si sistema i capelli e cerca di riprendere fiato.

«Chissà quando crescerete voi due», ride James e io lo seguo. «Aspetta che adesso si addormenta Alan», strilla mia sorella e si avvicina a lui con l'intento di fare chissà cosa. Non riesce a sfiorarlo con un dito che, con uno scatto improvviso, Alan le afferra il polso tirandola verso di lui con forza.

Ricomincia il casino.

Gli occhi color cioccolato del mio vicino mi osservano dallo specchietto mentre continua a guidare e so esattamente cosa sta pensando.

Faccio spallucce facendogli capire di non sapere nulla e di pensare anche meno. Serro le labbra continuando a guardare fuori, in silenzio, anche se il cous regna sovrano.

So cos'ho appena visto, anche James lo sa, lo sappiamo troppo bene per fingere che nulla sia appena successo. Gli occhi di Alan persi in quelli di May per la prima volta, per la prima volta li ho visti così e mi sento un po'... strana. C'è stato qualcosa nell'istante in cui lui le ha afferrato il polso e su questo non ho dubbi. Una scintilla, una scossa, qualsiasi cosa ma c'è stata ed è un dato di fatto.

Alzo un po' il mento per osservare meglio le stelle che spero riescano a mandarmi un messaggio, uno piccolo che mi permetta di capire che cosa sta succedendo. Qui c'è qualcosa che non va e dagli occhi di James posso dedurre che, come me, vuole capire la situazione.

Inizio ad avere un brutto presentimento e non mi piace affatto.

Maybelle, che diavolo succede?!
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Salve a tutti!

Il capitolo è durato un po' di meno in confronto agli altri ma di cose ne sono successe, vero?

Roxy ha un brutto presentimento e la situazione non le piace affatto.

Cosa succederà alla festa?
Roxy si divertirá o il suo umore rovinerà tutto?

Spero vi piaccia!!

Firma: Blonde✨

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