Stavi mandando altri bigliettini privi di senso ad Uraraka quando la porta della classe si spalancò, rivelando la figura del Simbolo della Pace.
"SONO QUI ED ENTRO DALLA PORTA COME UNA PERSONA NORMALE!" gridò con il suo inconfondibile sorriso.
Beh, se fosse entrato spaccando la finestra dell'aula sarebbe stato strano, effettivamente...
Tutti voi ammiraste l'eroe più forte di tutti nella sua immensa maestosità, ambendo a diventare qualcuno di importante come lui un giorno non troppo lontano.
All Might prese a descrivere la prova che avreste affrontato oggi, molto diversa da quella posta ieri da Aizawa-sensei. Tirò poi fuori delle valigette con sopra riportati dei numeri, consegnandone una ad ognuno.
Osservasti la tua, con un grosso "09" verde stampato sopra.
"In questa vostra prima battaglia vi abbiamo preparato l'attrezzatura che avete richiesto da abbinare alla vostra abilità!" esclamò infervorandosi il vostro insegnante di Fondamenti di Eroismo, sicuramente la materia più bella, interessante e coinvolgente di tutte.
"LA VOSTRA ATTREZZATURA DA BATTAGLIA!" allargò le braccia, scatenando in tutti una grande impazienza e eccitazione.
"FANTASTICO!" esultò qualcuno.
"Andate a cambiarvi e poi presentatevi al campo Beta. Quello che vi portate in battaglia è di vitale importanza, ragazzi!" concluse, invitandovi ad uscire.
-
Entrasti nello spogliatoio maschile, troppo emozionata dal vedere il tuo costume per preoccuparti dei ragazzi.
Facesti schioccare il lucchetto ed apristi la valigia, rivelando la tua 'attrezzatura da battaglia' come la chiamava il vostro nuovo professore. La prima cosa che tirasti fuori fu la felpa nera, mancante della manica sinistra. Prendesti il guanto sinistro, anch'esso nero, indossandolo.
Mettesti tutto il resto in fretta e furia, dando un'occhiata allo specchio attaccato allo sportello del tuo armadietto. Capisti subito che qualcosa non andava, anche se nel quadro generale ti piaceva.
Avevi progettato il tuo costume diversi giorni prima di incontrare Shigaraki e quindi di cambiare il tuo aspetto troppo riconoscibile, poi era da tanto che non facevi una normale visita medica. Ricordavi che ci avevi pensato un po' prima di scrivere le misure, finendo poi per scriverci dei numeri approssimativi, andando ad occhio ed istinto.
Forse le uniche cose che non avevano nulla di strano erano gli stivali. I pantaloni, dato che non avevi inserito la misura giusta ed eri identificata come un maschio, non stavano all'altezza che t'aspettavi. Più che altro sembravano un paio di jeans a vita bassa da donna, pantaloni che per la cronaca detestavi.
Ti rimboccasti l'orlo dei pantaloni un po' più sopra gli stivali, così che il volume creato dalle pieghe nascondesse la forma snella delle tue gambe. Non erano certo dei leggins ma la forma si vedeva abbastanza bene. Forma non proprio riconducibile a quella di un ragazzo.
Beh, ci lavorerò...
Anche l'altezza era leggermente diversa da quella riportata sul foglio del progetto, facendo sì che la felpa nera ti scoprisse una piccola parte di addome.
Tutto sommato però ti andava bene. Era stata realizzata proprio come avevi richiesto: lunghi pantaloni elastici, canotta bianca, felpa con zip laterale con la manica destra fino a metà braccio, guanto sinistro che arriva fino al gomito, stivali con suola rinforzati e cintura per tenere le tue bambole.
Sorridesti felice, guardando la bambola che ti aveva regalato la mamma quando le avevi detto che volevi fare l'eroina. Quando tornasti a casa da uno dei giorni di scuola media ti ritrovasti sul letto questa bambola. Era diversa dalle semplici bambole con cui giocavano le bambine. Aveva i capelli corti, il volto coperto dal cappuccio nero della felpa corta senza una manica. proprio da lei derivava l'idea per il tuo costume. Dopotutto la tua unicità consisteva nella condivisione, no?
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Infinite volte [Bakugo Katsuki x Reader]
FanfictionEri un po' riluttante all'inizio. Camuffarti da ragazzo era davvero stata la scelta giusta da fare? Pensavi che non sarebbe stato difficile dimenticare le uscite tra amichette, i tuoi lunghi capelli, la sensazione di libertà che ti donava indossare...