[Capitolo 13]

3.5K 223 232
                                    

Incontrasti un campo minato. Present Mic aveva detto che non erano molto pericolose, ma lo shock dell'esplosione sarebbe bastato per farvela nei pantaloni.

Cercavi con gli occhi i punti dove non erano state piantate le mine, dato che erano state collocate in modo che fossero più o meno visibili.

Per tua fortuna, tuo fratello era sempre stato un grande amante delle costruzioni con i mattoncini, quindi avevi sviluppato come meccanismo di difesa una buona agilità.

TI facesti strada tra le bombe a gas sotterrate nel terreno, anche se la tua testa era altrove. Pensavi a Tomura, a Kurogiri, ad All for One...ad Hideki.

Chissà come stava ora... Chissà se si ricordava ancora di te... Chissà se era ancora vivo...

Hideki era forse l'unica persona vera che c'era stata per te, sin dal tuo arrivo. Ti faceva ridere, anche se il luogo non era mai un posto dove ti saresti mai aspettata di ridere. Ti faceva sentire realmente felice. Con lui, le giornate sembravano sempre meno pesanti.

Non c'era nessuno come Hideki. Nessuno che riuscisse a tirarti su il morale mentre eri circondata da sadici criminali. Quanti anni avevi quando lo vedesti la prima volta? Ah, già. Neanche uno.

Aveva cinque anni quando v'incontraste. Certo, eri solo una neonata, ma già da allora sapevi che lui sarebbe stato tuo amico. Lo vedevi da come ti sorrideva.

Poi però, in un giorno apparentemente come tanti, scomparve. Non lo vedesti mai più. Ti era stato detto che era scappato. All'inizio non ci volesti credere. Eri sicura che sarebbe fuggito con te, ma poi fosti solo felice per lui, sicura che avesse trovato una vita migliore di quella che aveva vissuto fino a quel giorno.

Tu, invece, eri ancora troppo piccola per pensare di scappare, anche se avevi la certezza che, prima o poi, pure tu avresti abbandonato quel posto. Abbandonato insieme a quella vita in cui davvero non stavi vivendo, non come avresti voluto.

Loro sono il mio passato.

Stringesti i pugni, mentre continuavi ad attraversare il campo minato.

Non potranno riportarmi con loro.

Per sbaglio schiacciasti una delle bombe.

E se mi dovessero trovare...

Reagisti in tempo, scansandoti dall'esplosione, anche se venisti sbalzata via su altre mine.

...ben vengano.

Ti mettesti a correre, mentre dietro di te si attivavano le trappole, creando nubi rosa altissime.

Li accoglierò con i miei amati calci in culo.

Ti asciugasti il sudore dalla fronte, senza smettere di spingerti in avanti. Alle tue spalle, gli altri studenti si ritrovarono in un vicolo cieco, intrappolati poco più indietro come uccellini in gabbia.

VENITE PURE, IO NON HO PIU' PAURA!!

Una manciata di metri ti distanziavano dai primi tre, quando una grossa esplosione nelle retrovie ti fece voltare, senza però farti smettere di correre velocemente.

"Midoriya?" facesti sorpresa, vedendo il verde volare cavalcando un pezzo di robot, come se fosse stato uno slittino. Seguisti il ragazzo con lo sguardo, che raggiunse Todoroki e Bakugo mentre si ostacolavano a vicenda. 

Tuttavia, quando il ragazzo sembrò superarli, i due smisero di buttarsi terra addosso per andare più avanti del verde.

Midoriya stava gradualmente perdendo velocità e quota: minacciava di cadere rovinosamente a terra. Tutti sapevano che gli ci sarebbe voluto troppo a rialzarsi una volta caduto, pure lui.

Infinite volte [Bakugo Katsuki x Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora