[Capitolo 38]

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"Ma io quel Bakugo lo prendo a suon di ceffoni!" disse a denti serrati Itsuka mentre camminavate per le strade del quartiere.

Avevate progettato in precedenza di uscire insieme quel sabato, dato che negli ultimi giorni vi eravate incrociate giusto qualche volta in corridoio.

La tua amica non aveva potuto fare a meno di notare che c'era qualcosa in te che non andava.

Aveva notato la tristezza nei tuoi occhi. Principalmente grazie alle occhiaie che avevi cercato di nascondere al meglio con gli occhiali da sole che ti eri fatta prestare da Mina.

Perché quando si prova a fingere che sia tutto a posto si viene sempre scoperti? Bah.

Alla fine era riuscita a tirarti fuori il problema, che aveva instillato astio nell'arancione nei confronti del biondo cenere.

"Però...Bakugo è l'unico?"

Scuotesti la testa, facendo cenno di no.

"Ci sono tutte le ragazze, che sanno da ieri... vabbè, a parte Momo... e anche Izuku, anche se lui da un paio di mesi ormai." contasti il numero di persone sulle dita delle mani.

"Iniziano a diventare tante... e... Izuku?"

"Midoriya."

"Ah."

Per qualche istante il silenzio cadde fra voi due, mentre ve ne stavate sedute su una panchina del parco intente a gustarvi lo yogurt del nuovo negozio in città.

"E come lo ha-"

"Mmm! Questo yogurt è delizioso!" esclamasti dal nulla con un tono di voce troppo alto per i tuoi standard.

Continuasti ad ingoiare cucchiaini di yogurt affogato sotto lo sguardo indagatore della ragazza dai capelli color carota, con una faccia tutto fuorché innocente ed ignara.

"Sì... non ne dubito..." schioccò la lingua lei, fissandoti per qualche altro secondo dubbiosa per poi tornare alla sua coppetta.

Ti lasciasti sfuggire un sospiro di sollievo, appoggiandoti sullo schienale di legno.

"Comunque, com'è che essere stata scoperta da Bakugo ti ha intristita tanto?" chiese poi, mettendosi comoda pure lei.

La coppetta verde di plastica che tenevi tra le mani era ora vuota, se non sporca di qualche rimasuglio di cioccolato sciolto che si rifiutava di stare sulla palettina colorata.

Ah, stupidi quelli che hanno progettato le palette per yogurt piatte!

Con quella che era meglio fosse stata disegnata come un cucchiaio giocherellasti con lo sciroppo sul fondo del piccolo contenitore verde, girandolo e rigirandolo.

Se avessi applicato ancora un po' più di forza, probabilmente la spatolina si sarebbe spezzata.

Plastica di pessima qualità.

"Avevi ragione tu..." soffiasti piano, quasi come se volessi che fosse solo lei a sentire quelle parole.

"Eh?"

"Lui m'interessa. Mi piace. Forse lo amo, anzi, sicuramente. Non lo so, sono successe tante cose, e lo sai. Ho visto come mi ha guardata quando lo ha scoperto..." iniziasti a dire, lasciando che la coppetta cadesse al suolo per come prendesti a gesticolare, come se l'azione avesse potuto aiutarti a trovare le parole e la forza di dire quelle parole a voce alta.

A Tsuyu non avevi detto chi ti piaceva, più che altro perché ancora non riuscivi a dirlo a qualcuno.

Ma dovevi farlo, anche se con la consapevolezza di dover convivere con questo sentimento fino a che non saresti riuscita a dimenticare Katsuki.

Infinite volte [Bakugo Katsuki x Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora