[Capitolo 8]

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Alla fine dell'incidente della mensa venne fuori che l'allarme era scattato a causa di un semplice gruppo di giornalisti molto insistenti, mentre come prima riunione di classe tenuta dai nuovi rappresentanti venne deciso che il compito di capoclasse spettasse a Iida, vista la sua condotta mostrata prima.

Il giorno seguente arrivasti in classe con la testa fra le nuvole. Prima Itsuka ti aveva parlato di tante cose ma non avevi capito un granchè, ricordavi a malapena i suoi discorsi, i quali apparivano sconnessi e senza alcun senso nella tua mente.

Avrei dovuto prestare più attenzione a quello che mi diceva, spero non se ne sia accorta...

La giornata iniziò normalmente con le lezioni di letteratura di Cementoss. Non avevi nulla contro la scuola, scolasticamente parlando eri messa bene dopotutto, però volevi provare...beh, non sapevi bene cosa.

Eri da sempre una grande sognatrice, una di quelle che sognano ad occhi aperti.

Non sempre, però, si trattava di bei sogni.

Come esistono i sogni ci sono anche gl'incubi.

"Che magnifica unicità! Proprio perfetta per torturare ed uccidere le persone!".

Sussultasti sul posto, sbarrando gli occhi che avevi precedentemente chiuso.

Perché è così difficile dimenticare?

Stringesti con rabbia la penna tra le falangi delle tue dita, ripensando al passato.

Rimanesti così, persa nelle vecchie memorie che avresti preferito lasciare lì, nella tua vecchia casa, se così si poteva chiamare. Rimanesti in quello stato per così tanto tempo che finisti per ignorare l'intera lezione, risvegliata solo dal suono della campana del pranzo.

Ti alzasti, venendo immediatamente raggiunta dalla tua amica dalle guance paffute.

"[T/c]-kun! Era solo una mia impressione o eri distratto?"

"Ero tanto evidente?"

"Beh, ti ho tirato qualche bigliettino ma mi sa che neanche li hai notati..."

"Ah, perdonami Uraraka-san, ero sovrappensiero" ti scusasti. Ti faceva strano chiamarla così, alle medie le ragazze ti permettevano di chiamarle per nome, tuttavia ora eri un ragazzo, o almeno fingevi di esserlo. Non potevi permetterti certe libertà, anche se l'istinto ti diceva di chiamarla Ochako.

"Mettetevi in fila ordinatamente e camminate lungo il corridoio, per evitare confusione lungo il tragitto per la sala mensa!" ordinò il neo capoclasse, agitando le braccia come sempre e venendo malamente ignorato.

"Sta prendendo questa cosa troppo seriamente..." sospirò la ragazza, facendoti ridacchiare.

"Tu non ti eri offerta per fare la capoclasse, vero?" domandasti poi, ricordando che lei non aveva alzato la mano il giorno prima.

Lei ridacchiò imbarazzata. "Non sono fatta per fare la leader..." si sistemò un ciuffo castano dietro l'orecchio, anche se le ricadde subito dopo sul viso.

"Però hai votato per Midoriya, non è così?" continuasti. La ragazza sembrò andare nel panico.

"Non dirlo a voce alta!" ti coprì la bocca con una mano.

Ti liberasti, non avendo troppi problemi nel farlo dato che eri piuttosto alta rispetto a lei. "Perché, scusa? Non vuoi che lui lo sappia?" inarcasti le sopracciglia, guardandola inquisitoria. Lei divenne rossa. "Ma che cavolo vai a pensare?!! E comunque non è per lui, è un altro il problema" incrociò le braccia.

"Ovvero?"

"Ovvero se ti sente Bakugo quello mi fa esplodere!" indossò un'espressione seria, facendoti sbellicare dalle risate.

Infinite volte [Bakugo Katsuki x Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora