[Capitolo 34]

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Un saluto alla mia amata Suzypucci. Con amore, il tuo Dustinuccio.

Eravate seduti sul tuo letto con le schiene contro il muro.

Un silenzio imbarazzante infestava la stanza.

"Quindi sei una ragazza..." disse fuori dal nulla, più per convincere se stesso che per chiedere conferma.

Annuisti.

Solo tu potevi farti scoprire in un modo stupido come quello.

Ma che ti passava per la mente?! Che pensavi mentre entrava, invece di rimetterti subito la maglia?!

"Perciò hai sfruttato la forza repulsiva tra te e quella ragazza, una volta che siete state trasformate in poli positivi?" domandò.

Annuisti di nuovo.

"Solo tu... l'hai notato?" chiedesti timidamente, stringendo le gambe al petto.

"Credo di sì... gli altri erano troppo occupati a direzionare l'atterraggio..." rispose lui, tracciando linee immaginarie con un dito sulla coperta.

"Ma non lo sa nessuno?". Questa volta negasti.

"Alcuni dei professori ne sono a conoscenza, come Aizawa-sensei e Recovery Girl..."

"Ti andrebbe di... parlarmi del perché ti fingi un... ragazzo?" esitò un poco.

Spostasti gli occhi verso di lui per guardarlo in faccia. Era ancora rosso in viso, forse come lo eri tu la prima volta che eri entrata nello spogliatoio maschile.

Sospirasti. Potevi fidarti di lui, giusto? Insomma, era uno dei tuoi migliori amici ora, anche se avevi sempre sospettato che nascondesse qualcosa.

Se tu dovevi raccontare la verità, pure lui lo avrebbe fatto.

"L'assalto allo USJ. Quello non è stato il primo incontro che ho avuto con la Lega dei Villains." iniziasti, vedendolo tendere un orecchio per ascoltarti con attenzione.

"Perché? Li avevi già conosciuti? Eri già entrato... cioè, entrata in contatto con loro?" domandò.

Sospirasti di nuovo.

"Sono le prime persone che ricordo di aver conosciuto."

Il respiro si mozzò in gola al ragazzo.

I suoi occhi sgranarono per lo shock, ma cercò di non darlo a vedere.

"Che... cosa intendi?"

"So che sembra una storia uscita da un fumetto, ma ho vissuto con i Villains forse sin dalla nascita... Sono stata portata lì da quello che si fa chiamare Kurogiri, infatti conoscevo quasi tutti i criminali che ci hanno attaccato finora..."

"Ecco perché sembravi conoscere così bene Magne!"

I tasselli nella testa del lentigginoso iniziavano ad incastrarsi tra loro, rendendo sempre più facile vedere il quadro per intero. Anche lui, come tu avevi notato qualcosa di strano in lui, aveva notato qualcosa di strano in te. Quel "proteggi la ragazza" detto da Aizawa quando veniste attaccati per la prima volta aveva confuso non poco il verde. Più volte si era chiesto di quale delle sei ragazze potesse richiamare più attenzione, ma non ne era mai venuto a capo fino a quel giorno.

"Quando sono cresciuta un po' ho capito cosa intendessero gli altri con 'vado a divertirmi', ed è stato allora che ho iniziato ad aver paura di cosa mi sarebbe aspettato. Non volevo assolutamente seguire le orme della persona che mi aveva allevato, sebbene io lo considerassi un padre e lui chiamasse me 'figlia'..." continuasti.

Infinite volte [Bakugo Katsuki x Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora