[Capitolo 32]

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Rimanesti in silenzio, appoggiata al muro del corridoio.

"Ecco... " iniziò a dire tua madre. "...probabilmente lei sa già che noi non siamo i genitori biologici di [T/n] e che è entrata a far parte della nostra famiglia solo cinque anni fa. La sua non è stata una bella infanzia. Quando arrivò, tutta sporca ed infreddolita, raccontò di aver vissuto con persone cattive e che non voleva più avere a che fare con loro... Fu allora che decidemmo di tenerla sotto la nostra custodia."

"Tuttavia... da quando ha detto di voler diventare un'eroina, il timore dentro di me ha iniziato a crescere. So che ne sono successe tante alla U.A. nell'ultimo periodo e che la sua classe in particolare ha dovuto affrontare più di una volta i cattivi... ma ho paura. Ho paura che un giorno lei possa incontrare qualcuno che le ricordi quei criminali del passato e che a causa di quei ricordi, possa tornare con le stesse serie ferite con cui a volte torna a casa! O che non possa tornare a casa proprio!" continuò, mentre le si spezzava la voce.

"Non posso più sopportare di vedere mia figlia ferita!" aggiunse.

Sentisti tuo padre chiamarla per nome, cercando di calmarla.

"Le assicuro che anche noi insegnanti non possiamo sopportare la vista dei nostri studenti feriti, e sappiamo di aver sottovalutato alcune minacce, per questo motivo stiamo rafforzando tutte le nostre misure di sicurezza e abbiamo dato inizio al sistema dei dormitori. In questo modo, oltre che a preservare l'incolumità degli studenti, potremo anche tenere gli studenti sotto controllo più facilmente. Giuro che proteggerò la sicurezza dei miei studenti con la mia stessa vita." disse il tuo professore.

Ci fu di nuovo silenzio.

La donna sospirò pesantemente, scambiando qualche occhiata col marito.

"Io non sono ancora del tutto convinta nel lasciare mia figlia a spingersi oltre ogni limite ogni volta, essendo consapevole di cosa ha dovuto passare prima di poter finalmente avere una vita pressoché tranquilla. Però, se me lo dice così, non posso non accettare. [T/n] sembra così felice nella vostra scuola e s'impegna sempre al massimo. Non me la sarei sentita di distruggere il suo sogno di diventare un'Hero così, proprio ora che sembra avere le idee chiare..." rispose lei. "Perciò sì. Do il mio consenso per il trasferimento di mia figlia al dormitorio."

Sorridesti alle sue parole, rallegrata.

Tranquilla mamma, ci hai pensato tu a colmare il vuoto creato dall'infanzia che non ho avuto.

-

Era forse la terza volta che abbracciavi tutti.

Tua madre non riusciva a smettere di piangere al solo vederti avvicinare alla porta.

"Chiamaci ogni sera, mi raccomando!" ti diede una leggera pacca sulla spalla tuo padre.

Abbozzasti un sorriso, salutandoli con la mano.

I dormitori erano stati completati giusto tre giorni prima ed erano distanti cinque minuti a piedi dall'edificio principale della Yuuei. L'area residenziale era stata chiamata col nome di "Heights Alliance" e ogni classe aveva il proprio condominio.

Ti ritrovasti con i tuoi compagni davanti a quella che sarebbe stata la vostra nuova casa, rimanendo scioccata dalla grandezza del complesso.

Beh, tutti eccetto Yaomomo, Todoroki e Tenya.

Il coordinatore di classe uscì dalla porta del palazzo, 'salutandovi'.

"Mi fa piacere che siate tutti presenti..." disse, anche se non sembrava proprio contento. D'altronde, lui non sembrava mai contento.

Infinite volte [Bakugo Katsuki x Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora