Capitolo 6

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"Piccola, cosa ha fatto Marco per farti desiderare che lui torni quello di prima?".
Gli raccontai la storia, gli raccontai dei miei fantastici genitori, di come mi avevano lasciata e di quanto ero sicura che loro continuassero ad amarmi ovunque si trovassero perché non ero sicura che ci fosse vita dopo la morte, ma ero sicura che loro mi avevano amato tanto e che io avevo amato tanto loro e che continuavo ad amarli ed ero sicura anche che erano rimasti nel mio cuore, nei miei pensieri e nella mia testa, loro continuavano a far parte della mia vita, l'amore che continuavo a provare nei loro confronti continuava a farne parte, gli raccontai di Marco, di quanto era cambiato, di quanto realmente mi mancasse, era la prima persona oltre a Filippo e a Sam con cui parlavo di questa cosa, finita la mia spiegazione ci furono attimi di silenzio nei quali io gli lasciai assimilare tutto ciò che avevo detto.

"Piccola, magari non posso fare nulla per i tuoi angeli, ma possiamo provare a fare qualcosa per tuo fratello, per prima cosa, troviamolo. Hai idea di dove possa essere?"
Si alzò visto che era ancora abbassato e io mi alzai dall'altalena buttandomi in braccio a lui che mi strinse forte a sé e mi diede un bacio tra i capelli
"In realtà non lo so ma potremmo provare a vedere se è tornato a casa"
"Ok, andiamo"
Quando ritornai con i piedi per terra lui mi prese per mano per condurmi alla sua moto e nel frattempo gli chiesi:
"Tu cosa ci facevi qui?"
"Beh, ultimamente vengo spesso in questo parco e quando ho visto te non ho potuto trattenermi dal correrti incontro"
Gli sorrisi e guardai la moto visto che ormai eravamo arrivati, lui prese il casco e me lo mise delicatamente, poi mise il suo e salì sulla moto, fece salire anche me e andammo verso casa mia, ormai conosceva la direzione...

Arrivati davanti casa mia, scendemmo dalla moto e questa volta fui io a prenderlo per mano, aprii la porta e ci ritrovammo nel salotto che non era come lo avevo lasciato per cui dissi:
"È tornato a casa, solitamente quando è ubriaco lo aiuta qualche suo amico per questo non c'era la sua moto davanti casa, magari tornerà a prendersela dopo dove l'ha lasciata o spesso gliela riporta qualche suo amico, andiamo a vedere se è nella sua stanza"
Andai lì e non lo trovai, in cucina non c'era, in salotto neppure e i due bagni erano vuoti, nella mia camera non c'era anima viva e non avevo ancora il coraggio per aprire la camera dei miei genitori ma ero quasi sicura che lui non fosse lì. "Sarà uscito di nuovo"
"Piccola, se non ti dispiace stanotte vorrei restare a dormire qui così quando torna io sarò con te"
"No, Fede non mi dispiace affatto"
"Bene, chiamo Ben"
"Salutamelo" gli sorrisi e andai verso la cucina per cucinare qualcosa. Dopo aver mangiato insieme a lui decidemmo di andare a fare una passeggiata in centro però provai prima a chiamare Marco ma la suoneria del suo cellulare cominciò a sentirsi per tutta la casa, ciò significava che lui aveva lasciato il telefono lì, io ero preoccupata e mi accasciai a terra appoggiata alla porta della cucina ma, prima che toccassi il pavimento, sentii delle mani sollevarmi e come immaginavo era Federico che mi sorrise dolcemente ed esclamò tre semplici parole che mi fecero tornare il sorriso:
"Ti tengo io"
"Grazie Fede"
"Sono qui"
Gli rivolsi un piccolo sorriso incerto e lui mi baciò la fronte dicendo: "Non ti lascio sola".

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*Spazio autrice*
Spero tanto che il capitolo vi sia piaciuto💕

Io e te per sempre {completa}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora