Capitolo 18

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Yuri venne interrotto dalla voce di Fede:
"Ah bene! Adesso fai la puttana con Filippo e ti siedi in braccio a lui, complimenti" Federico mi aveva appena chiamato nel modo in cui aveva impedito a Marco di chiamarmi quando era ubriaco quella mattina e io scoppiai a piangere mentre l'altro amico ubriaco disse:
"Loro sono fidanzati, non fa la troia"
Filippo si alzò e stava per tirare un pugno a Fede quando lo fermai e dissi:
"Sei venuto qui per giudicare me dopo che tu mi hai baciata e sei scomparso? Complimento Federico, bella la tua coerenza"
"Anche la tua è molto bella, fino a qualche giorno fa dicevi che lui era solo il tuo migliore amico"
"Lui è il mio migliore amico"
"Non mi pare"
Filippo mi guardò e annuì con la testa per darmi il permesso di dire ciò che mi sarebbe servito, io gli sorrisi e dissi:
"Beh, ti pare male perché io e Filippo siamo migliori amici da quando eravamo bambini, mi ha visto crescere e si è sempre comportato come un fratello ma tra di noi non c'è niente oltre al grandissimo affetto che proviamo l'uno per l'altra e non potrà mai esserci nulla perché Fil è gay. Sai, se non fosse stato per te e per il fatto che mi hai fatta stare di merda dopo avermi baciato ed essere scomparso, io stasera non starei in questo locale del quale non m'importa niente, il tuo amico non ci avrebbe provato con me, Filippo non avrebbe dovuto mentire dicendo di essere il mio ragazzo per farlo andare via e tu, non mi avresti chiamata puttana perché Federico, io non credo di meritarlo, goditi la tua vita"
Fede strinse la mascella, si voltò e se ne andò, Yuri ci disse che in caso avesse avuto bisogno di aiuto per portare Federico e l'altro a casa, avrebbe chiamato Ben e così io e Fil annuimmo e uscimmo fuori, appena arrivati alla macchina, io salii sul sedile e cominciai a piangere:
"Credevo di aver trovato qualcuno che come te e Sam non avrebbe mai smesso di farmi sorridere"
"Cucciola, sono qui... Andrà bene... Nicole, ci sono io..."

Filippo, dopo essersi accertato che io stessi meglio mi accompagnò a casa mia e lui se ne andò, verso le cinque del mattino mi alzai e mi misi la tuta, uscii di casa visto che non riuscivo a dormire e corsi al distributore automatico del tabacchino, presi un pacco di sigarette e un accendino, non avevo chiesto niente di tutto ciò a Filippo perché sapeva che a lui non faceva piacere che io fumassi quindi mi evitai una predica anche se sapevo che glielo avrei detto... Dopo aver preso ciò che cercavo andai al parco e mi sedetti sulla mia solita panchina, mi accesi una sigaretta e feci il primo tiro, poi il secondo e così via, aspiravo ogni tiro e li facevo piccoli così sarebbe durato di più e questo mi avrebbe aiutato a non pensare, quando ebbi finito quella sigaretta, misi il pacchetto nella tasca della felpa, anche se era estate era mattina presto per cui tirava un'aria particolarmente fresca, misi le gambe al petto e appoggiai la testa sulle ginocchia, Federico mi mancava ma non potevo far finta di niente... Presi gli auricolari che misi al telefono e feci partire la mia playlist in riproduzione casuale, poi riportai la testa sulle ginocchia e cominciai ad assaporare ogni parola delle canzoni che ascoltavo, dopo circa un'oretta presi un'altra sigaretta e cominciai a fumarla ma dopo un po' sentii una voce che somigliava a quella di Federico ma era molto diversa e mi chiese solo:
"Scusa, fumi?"
E io risposi:
"Solo quando sono triste... Comunque puoi notare che lo faccio"
"Già... Io lo faccio quando sono nervoso e quando sto male, potresti darmi una sigaretta?"
"Ehm... sì" cercai nella tasca della felpa il pacchetto, tolsi una sigaretta, l'accendino e li porsi al ragazzo senza guardarlo in faccia...


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*Spazio autrice*
Secondo voi chi è?

Io e te per sempre {completa}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora