capitolo 11

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deku: kacchan...sachi vuole entrambi i suoi papà sempre accanto a se

bakugou lo guardò sorpreso, poi spostò l'attenzione su sachi. Il piccolo aveva uno sguardo triste, quasi a voler dire "ti prego, resta con me e con papà". Era incredibile come un bambino di quell'età riuscisse ad esternare i sentimenti senza dire una parola. Bakugou rivolse lo sguardo altrove e, rassegnatosi, sospirò.

baku: e va bene...ho capito...ce ne occuperemo insieme...

deku: d-davvero??

baku: in che lingua te lo devo dire?? siii! anche se la cosa non mi piace! ma non possiamo recuperare il cosino tutte le notti dalle sue "passeggiate notturne" quindi ce ne occuperemo insieme, se è quello che il rompipalle in mignatura vuole!

deku sfoggiò un sorriso a trentadue denti e si rivolse a sachi.

deku: hai sentito, amore? i tuoi papà staranno sempre insieme a te! sei contento??

e sachi, come se avesse capito, fece le feste tutto contento, battendo le manine e ridendo.

deku: aaaah siiii! 

lo spupazzò tutto, riempiendolo di baci sulla guanciotta, cosa che per poco non fece vomitare bakugou dal disgusto.

baku: tsk! a quanto pare dovrò abituarmi a tutto questo sdolcinamento. Comunque faremo così allora. Visto che entrambi ci occuperemo di lui tutti i giorni, ci divideremo i compiti, in modo da non intralciare lo studio e gli allenamenti

deku: ma si, certo! in effetti, ora che ci penso, ogni volta che ci scambiavamo sachi, lui faceva una faccia triste e arrabbiata allo stesso tempo! quindi...ecco...siamo un team? un team...di padri? ehehe...

baku: tsk! non mi piace l'idea di collaborare con te, ma si...siamo un team...

deku: bene! ne sono felice!

baku: ma non credere che questo cambierà qualcosa tra noi due, chiaro??

deku: oh...non l'ho mai pensato...

disse con un tono un po deluso.

deku: comunque io sono disposto a tutto per la felicità di sachi! voglio crescerlo al meglio e diventare un perfetto padre esemplare ed è quello che sarò!

baku: ehi, padre esemplare...ti sta pisciando addosso!

deku: waaah! oh no, sachiii!

baku: ehehe! comincia a piacermi

e così, da quel giorno, i due ragazzi passarono tutti i giorni insieme per occuparsi del piccolo e, quest'ultimo, non mostrò più neanche un accenno di tristezza. Bakugou, seppur controvoglia, fu costretto a dormire nella camera di deku in un futon ( non aveva alcuna intenzione di dormire nel letto con deku...per ora eh eh eh) per impedire che sachi scappasse ancora dalla culla e, infatti, non lo fece più. Il fatto che però riuscisse a scappare dalla culla, non era una cosa da ignorare e deku e bakugou pensarono che forse avesse già sviluppato un quirk e la cosa era piuttosto allarmante, perchè un bambino così piccolo non sarebbe riuscito a controllarlo e avrebbe potuto utilizzarlo in qualsiasi momento senza rendersene conto. Seppur litigando spesso (più che altro era bakugou che urlava sempre) i due ragazzi riuscivano a fare un bel lavoro di squadra e deku non si distraeva più durante gli allenamenti, dopotutto l'aveva promesso. Passavano i giorni e, più il bambino cresceva, più crescevano le sue curiosità e le sue esigenze. Se prima si accontentava di stare nel dormitorio, adesso voleva a tutti i costi uscire fuori ed esplorare il mondo, così, i due ragazzi, tutti i giorni, per almeno un paio di ore, lo portavano a fare una passeggiata. Per fortuna, il dormitorio disponeva di un grande giardino, perfetto per far scoprire al piccolo la natura. Bakugou teneva sachi legato a se con la fascia porta bebè e deku camminava al suo fianco. Il piccolo si guardava attorno, meravigliato da tutte le bellezze che lo circondavano, mentre i due ragazzi si limitavano ad osservarlo in silenzio. Bisognava ammettere, però, che per entrambi quella situazione era leggermente imbarazzante, così deku cercò di avviare una conversazione.

deku: allora...ecco...s-sei migliorato tantissimo con il tuo quirk, kacchan. Sei incredibile!

baku: lo so, non è necessario che tu me lo dica, nerd!

deku: e poi anche con sachi. Hai imparato decisamente più in fretta di me ad occuparti di lui

baku: beh, è ovvio! questo perchè sono il migliore! e beh...anche perchè...guai a te se lo dici a qualcuno ma....una volta ho fatto da babysitter

deku: eeeeeh??? tu da babysitter??? ahahahaha! scusami kacchan, ma non ti ci vedo proprio ahahaha!

baku: eeh?? cazzo ridi, coglione!

deku: ahaha daii raccontaaa!!

baku: uff... beh...era un fottuto marmocchio di un anno. Era il figlio di un'amica di mia madre e quella strega ha avuto un impegno improvviso e mi ha lasciato da solo con quel coso, ti rendi conto?? quella bestia non era un bambino, era una macchina infernale spara merda e pipì! inoltre piangeva in continuazione e mi tirava sempre i capelli! ho dovuto pensarci da solo a pulire lo schifo che faceva! alla fine, lui era tutto pulito e profumato e io puzzavo come una capra marcia!

deku: ahahahahaha!!

baku: e lo trovi divertente?? io quel giorno non mi sono divertito per niente!

ma deku continuava a ridacchiare. Bakugou aveva visto deku sorridere tantissime volte nella sua vita, ma non era mai successo per via di un momento tra loro due, o almeno non in quel modo. Aveva un sorriso così bello, radioso....era come se potesse scacciare via ogni male dalla terra. A quel punto, bakugou non potè negare quanto il suo sorriso gli piacesse e una spruzzata di rosso colorò le sue guance.

baku: beh...comunque...a-anche tu...n-non te la cavi male con il bambino...

deku lo guardò stupito: kacchan gli aveva appena fatto un complimento? sorrise e anche le sue guance presero colore. Bisognava ammettere che se non litigavano, era davvero piacevole passare il tempo insieme e fare due chiacchiere. Da quel momento in poi, i due ragazzi non avevano idea di quanto il loro rapporto sarebbe cambiato.

Un piccolo grande miracolo (bakudeku)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora