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I giorni successivi non ci siamo staccati un attimo. Abbiamo anche litigato per ogni sciocchezza. Ora stiamo sparecchiando la tavola. Per cena ho cucinato io quindi i piatti li laverà Josh

-Non ci credo che l'hai fatto- dico arrabbiata

-Non è niente. Stai esagerando-

-Non dirmi che sto esagerando perché non è vero. Hai guardato il didietro della tua ex. Quella per cui mi hai baciato la prima volta al centro commerciale- poso i piatti nel lavandino

-In realtà era solo una scusa per baciarti- dice con un sorriso malizioso

-Sei così irritante- urlo spingendolo

-E tu sei nevrotica- si avvicina

-Antipatico-

-Noiosa-

-Idiota-

-Non ti sopporto quando fai così- urla avvicinandosi ancora di più

-Mai quanto non ti sopporto io- mi avvicino di qualche passo. Ci guardiamo per qualche secondo e poi iniziamo a baciarci appassionatamente e non so come mi ritrovo sul bancone dietro di me. Di conseguenza porto le mie gambe attorno la sua vita e lui mi stringe forte a sé non staccandosi mai.

-Ti voglio Josh- mi ritrovo a dire senza sapere il perché, ma non me ne pento. Ormai il dado è tratto

-Ne sei sicura?- si allontana di qualche centimetro per guardarmi meglio e io annuisco. Mi prende in braccio e andiamo nella mia camera. Gli tolgo la maglia e resto senza fiato per il suo fisico scolpito poi torno a baciarlo.

-Ti amo anch'io- dico d'istinto facendolo sorridere come un bambino. Cosa mi sta succedendo?

Sono sdraiata sul letto a leggere le ultime notizie, le gambe incrociate fra loro

-Perché stai piangendo?- dice Josh accanto a me sul letto. Non l'ho sentito entrare e mi asciugo velocemente le lacrime indicando il portatile sulle mie gambe

-Milioni di persone stanno morendo mentre noi siamo qui a parlare- dico non riuscendo a trattenere le lacrime

-Milioni di bambini e persone innocenti che muoiono per una semplice influenza perché non hanno le cure adeguate. Non è giusto-

-Vieni qui- Josh mi abbraccia allontanando il computer, ma continuo a guardarlo.

-Per non parlare dell'inquinamento... Tutto. Sta morendo tutto sotto i nostri occhi e noi non facciamo niente anzi, peggioriamo la situazione- faccio una pausa per cercare di calmarmi inutilmente

-Come posso anche solo pensare di formare una famiglia. Di mettere al mondo dei bambini che per le nostre colpe vivranno la metà di noi-

-Guardami. Aurora, calmati- Josh mi prende il viso fra le mani e mi asciuga le lacrime con il pollice

-Come faccio a calmarmi?-

-Ti fidi di me?-

-Più di chiunque altro-

-Io ti prometto un mondo migliore. Insieme ce la faremo, te lo prometto- dice così sicuro di sé che quasi ci credo.

-Ti amo- dico guardandolo negli occhi

-Ti amo- mi bacia delicatamente sulle labbra cercando di far sparire i miei singhiozzi. Sono felice di averlo nella mia vita.  

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