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È mattina presto, ma sono già in piedi pronta per partire. Il sindaco ha regalato al gruppo dei volontari un viaggio con un ente di solidarietà così andremo in Argentina per prenderci cura dei meno fortunati. Josh ha insistito per accompagnarmi all'aeroporto così ora sto salutando mia madre e Cece prima di andare. Starò via solo due settimane, ma potrò aiutare davvero molte persone bisognose ed è il modo più bello che potessi immaginare per trascorrere la mia vacanza.

-Sarà meglio salutarci qua. Non voglio essere troppo smielata- dico a Josh appena entriamo in aeroporto, lui con in mano la mia valigia

-Non dobbiamo salutarci. Io verrò con te- dice continuando a camminare

-Cosa? Solo i volontari posso fare questo viaggio- dico seguendolo

-Infatti io sono un volontario. Era una sorpresa. Volevo dirtelo ieri, ma poi non abbiamo parlato molto- dice con un sorrisetto malizioso. In effetti è vero. Appena tornati a casa ci siamo chiusi in camera mia e ci siamo... coccolati per tutto il tempo perché volevo godermelo prima di partire.

-Sono fiera di te- dico alzandomi sulle punte per dargli un bacio sulla guancia, quindi raggiungiamo il resto del gruppo. Dato che siamo ad Atlanta in Georgia ci vogliono all'incirca dieci ore per arrivare a Buenos Aires in Argentina. Josh dorme per qualche ora e io lo guardo. Ha quell'aria così indifesa quando dorme che mi viene voglia di coccolarlo ancora più del solito.

-Grazie per aver scelto me- gli sussurro piano all'orecchio per non svegliarlo poi mi immergo nei miei pensieri mentre guardo fuori dal finestrino che non mi accorgo neanche quando atterriamo.

Ci sono anche altri ragazzi qui, che sono venuti ad aiutare e ci hanno disposti per gruppi. Fortunatamente il nostro gruppo resta insieme anche nelle camere e per le attività.

-Sono distrutto- dice Josh buttandosi sul letto accanto a me

-Anch'io, ma sono contenta. Stiamo facendo la differenza per qualcuno Josh. Ti rendi conto? Stiamo cambiando la vita di persone che non conosciamo in meglio senza guadagnarci niente se non questa sensazione- dico toccandomi il petto. È una sensazione che mi fa stare davvero bene e che non so spiegare, ma che voglio provare sempre.

-Ti capisco, anche io mi sento così. Come credo tutti quelli che si trovano qui. È gratificante e la parte migliore è che posso condividerlo con te- dice mentre mi accarezza i capelli quando ci chiamano per la cena. Fino ad ora abbiamo costruito delle case per i senza tetto e anche un pozzo per l'acqua potabile. E io ho curato anche dei bambini in infermeria che si erano feriti.

-Ragazzi volevo dirvi che siamo fieri di tutti voi. State facendo un gran lavoro e vi siete ambientati in solo una settimana. Domani vorremmo che uno di voi, a vostra scelta parli a nome di tutti per descrivere quest'esperienza- dice Morgan, uno dei capigruppo dell'ente.

-Io propongo Aurora- dice Josh seduto accanto a me e tutti i miei amici lo appoggiano

-Anche io. È quella che sta facendo di più e non l'ho sentita lamentarsi neanche per un secondo- dice Billy. Un ragazzo che ho conosciuto quando siamo arrivati.

-Concordo. È sempre la prima ad iniziare e l'ultima a finire e poi non si ferma per tutto il giorno. Neanche quando noi facciamo una pausa- aggiunge Sally un'altra ragazza che ho conosciuto da poco e così tutti quanti propongono me.

-Bene. Allora sarai tu a parlare domani- dice Morgan per poi sedersi e iniziare a mangiare. 

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