jade's pov
sono appoggiata alla porta della stanza di perrie ormai da un'ora o poco più.
dopo quella "sfuriata" le ragazze hanno preferito andarsene, dicendo che sarebbero tornate domani.
appena sono uscite di casa sono corsa di sopra per parlarle e vedere come stava, ma ovviamente si è chiusa in camera.
odio quando fa così, l'ho sempre odiato.
quando c'è un problema o una situazione da affrontare si chiude in se stessa, pensando di causare altri problemi alle persone che le stanno accanto.
ma non ha ancora capito che io da qui non me ne vado.
ammetto di aver avuto dei momenti in cui i dubbi sovrastavano tutti i miei pensieri.
non dubbi sulla mia relazione con perrie, non ho mai pensato di lasciarla per questo, ma ho pensato seriamente al fatto che lei un giorno possa pentirsi dell'aborto.
so quanto desidera un figlio, l'ha sempre desiderato, e stando con me questo non sarebbe possibile.
ovviamente potremmo anche adottare un bambino, in un futuro lontano, ma so che per lei non sarebbe lo stesso.
e soprattutto, se mai dovessimo lasciarci, e mi auguro con tutto il mio cuore di no, lei avrà rinunciato a questo bambino per niente.
però questi pensieri sono passati in secondo piano dopo le sue parole di prima.
non vuole un figlio che le ricordi alex, non vuole un figlio che le riporti alla mente quei momenti in cui si è sentita impotente di fronte a lui.
in questi giorni non me l'aveva ancora detto, ed evidentemente questo è il vero motivo per cui vuole abortire.
e sinceramente adesso la capisco di più. il solo pensiero che non possa amare questo bambino come vorrebbe solo perché le ricorda quel figlio di puttana mi mette i brividi.
per questo adesso sono qui, fuori dalla sua porta, in attesa di una sua risposta."perrie ti prego, apri la porta" busso ancora io.
"vai a dormire jade, è meglio così per sta sera" sento un singhiozzo da parte sua mentre parla.
"sai che non riusciamo a dormire separate, non in questi momenti per lo meno"
ed è vero.
lei ha avuto molti incubi in questi giorni, ma almeno è riuscita a dormire un po'.
io invece dopo la prima visita ho avuto il primo incubo.
ho sognato le mani di alex sul suo esile corpo. l'ho sognata dimenarsi sotto il suo tocco, urlandogli di lasciarla stare, mentre lui continuava imperterrito, fregandosene di quello che sarebbe accaduto poi.
dopo quell'incubo non sono più riuscita a dormire veramente.
dormo si e no due ore a notte. quando mi sveglio rimango a letto con lei, non mi alzo finchè non si sveglia, per paura che possa succederle qualcosa in mia assenza."ti prego pez, non posso stare senza di te" dico un'ultima volta, arrendendomi alla sua testardaggine.
mi lascio scivolare sulla parete affianco alla porta, intenta a rimanere lì tutta la notte se dovesse servire.
resto così, la schiena appoggiata su quel muro freddo, la testa fra le mani e gli occhi pesanti.
mi addormento dopo un po', pronta a rivedere quelle immagini scorrere nella mia testa.un raggio di luce mi sveglia, infastidendomi come non mai.
sbatto più volte le palpebre, cercando di mettere a fuoco quello che mi circonda.
sento qualcosa di morbido sotto la mia schiena.
non sono più appoggiata alla parete, sono su un letto.
mi giro di scatto verso la mia destra e sussulto non appena incrocio lo sguardo di perrie.
mi sta guardando con un'espressione che non riesco a decifrare bene, sarà per la stanchezza."come mai sono qui?" chiedo io, tirandomi su con i gomiti, senza smettere un attimo di guardarla.
"ti ho portata in braccio. dovresti mangiare un po' di più, stai dimagrendo a vista d'occhio e sai che non mi piace quando fai così" mi rimprovera lei, avvicinando una mano al mil viso.
accarezza la mia pelle e a quel contatto mi vengono subito i brividi."pensavo ce l'avessi con me" ammetto io, guardando fisse quelle iridi azzurre.
"non riesco ad essere arrabbiata con te" dice lei, avvicinandosi poi a me.
chiudo gli occhi istintivamente, invasa da un senso di casa appena la sento più vicina.
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You're the one
FanfictionJade è la classica ragazza di diciassette anni che preferisce studiare piuttosto che uscire con gli amici, e per questo è sempre stata vista come "la sfigata" della scuola. Per tutta la sua adolescenza è stata insultata per il suo modo di essere, p...