Il ritorno? - (Revisionato)

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Trascorse un'altra lunga settimana senza che la Hollywood U riuscisse a trovare un valido insegnante disposto a ricoprire il ruolo di Wilson almeno per un intero mese. Sembrava che tutti, ma proprio tutti, si rifiutassero categoricamente di assolvere quel compito e Cook non riusciva proprio a capirne il motivo. In fondo, la reputazione di cui godeva l'università era ottima, così come la retribuzione degli impiegati che vi lavoravano. Perché nessuno osava farsi avanti? Il preside sospirò, incerto sul da farsi.

Forse, una soluzione esisteva.

In fin dei conti, doveva 'soltanto' trovare il coraggio di comporre quel maledetto numero e spiegargli per filo e per segno la situazione in cui l'istituto era incappato... Ma con quale coraggio avrebbe potuto confessare a quell'uomo che aveva promosso come professore associato quell'inaffidabile del signor Wilson? Come avrebbe potuto giustificare la sua imprudenza e come aveva osato fidarsi di Priya Singh, la reale artefice di quanto accaduto nell'ultimo periodo?


***



Non appena si risvegliò nel suo letto, Thomas si ritrovò nuovamente in dolce compagnia di Nancy. La sera prima, senza spiegarsi il perché, aveva sentito il bisogno impellente di chiamarla al fine di trascorrere del tempo con lei. Ma tra una birra e una confidenza e l'altra, si poté ben presto immaginare l'epilogo di quella serata. Entrambi si erano lasciati andare all'unico principio che governava il loro rapporto: un'insulsa passione che di certo non aveva unificato in modo profondo le loro anime tormentate, in preda soltanto all'effimero piacere carnale. E il fatto che entrambi obbedissero al principio dell'assoluta libertà senza alcun coinvolgimento di natura sentimentale, facilitava sicuramente quegli 'incontri' di una notte. Quella mattina, però, Nancy gli rivolse una strana domanda:

"Thomas, io e te... cosa siamo?"

"Nancy..." sospirò lui, leggermente spazientito. "Ci eravamo ripromessi di non..."

"Di non farci delle domande? Hai ragione. Ma ho bisogno di una risposta definitiva. Ci siamo visti fin troppe volte negli ultimi tempi."

"Tra noi due non c'è alcun coinvolgimento sentimentale", precisò l'uomo ancora una volta, scrutando i suoi occhi azzurri. "La cosa ti disturba? Perché se è così..."

"Affatto" , rispose lei con tranquillità. "Volevo soltanto esserne sicura. Perché sai... in te percepisco come una sorta di sentimento che non hai potuto manifestare appieno."

"Che cosa intendi dire?" domandò lui con curiosità.

"Hai mai... hai mai sofferto per amore?" ribatté lei, rispondendogli con un'altra domanda.

"Chi non ne ha mai sofferto? E comunque, da che cosa lo deduci?"

"Dalla tua reticenza riguardo al tuo arrivo a San Francisco. Insomma, ti trovavi così bene alla Hollywood U... che cosa ti ha spinto a venire qui?"

"Nancy, ti prego di non nominare mai più quel nome", rispose lui, alzandosi dal letto. "Io ho un nuovo lavoro adesso. E una nuova vita."

La donna ignorò le sue affermazioni e continuò a parlare.

"Sai, io ho sofferto molto per amore. Ma non me ne vergogno, anzi... ho lottato con tutte le mie forze per difendere il sentimento che provavo davanti agli occhi di tutti."

Ritrovarsi - L'Alunna e Il ProfessoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora