La Persistenza della Memoria - (Revisionato)

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Non aveva resistito all'impulso di chiamare suo figlio per sapere come stava. Il suo numero di cellulare lo aveva reperito tramite Rachel, la quale non celò affatto la sua sorpresa di fronte a un gesto simile. Tra meno di un'ora, comunque, Jane le avrebbe nuovamente fatto visita e le avrebbe raccontato gli ultimi sviluppi riguardo la sua relazione con Thomas. In cuor suo, sperava vi fossero buone notizie.

La non risposta di Thomas non la sorprese affatto: non parlava con suo figlio da ormai tre anni e mezzo. La sua totale freddezza l'aveva definitivamente scoraggiata dal provarci di nuovo. Eppure, la sera prima, non era riuscita a frenarsi. Avrebbe tanto voluto sapere se Thomas fosse finalmente felice sul fronte sentimentale tanto quanto lo era Jane. Sperava con tutta se stessa che dietro quella relazione non aleggiasse lo "spettro" di Yvonne.


***


Non appena si presentò nella sua stanza, circa tre settimane dopo aver ricevuto la lettera di addio di Jane, quasi stentò a credere che fosse venuto lì per lei. Malgrado la sua sorpresa, Yvonne lo fece immediatamente entrare, senza ulteriori indugi. Magari, l'uomo aveva qualcosa di importante da dirle. In effetti, scoprì di non avere tutti i torti. Thomas si confidò con lei a lungo, non rivelando però alcun dettaglio inerente le generalità di colei che credeva essere l'amore della sua vita. Sulla prima, la donna si domandò il motivo per cui il regista avesse deciso di parlare a cuore aperto con lei e l'uomo, quasi le avesse letto nel pensiero, non mancò di riferirle la ragione.

Aveva bisogno di parlare con qualcuno, di liberarsi una volta per tutte del suo dolore; di ricominciare tutto da capo con lei, senza rancore. E non appena le disse che una piccola parte del suo cuore poteva ancora appartenerle, Yvonne gli si fiondò letteralmente addosso per abbracciarlo, in preda a una commozione senza precedenti. In quel momento specifico, le tornarono persino in mente i vecchi tempi e le sfuggì un sorriso. Il suo profumo, mescolato alla sua acqua di colonia, creava un'atmosfera dalle sfumature intense ma delicate; delle sfumature che appartenevano non solo al passato, ma anche al presente. L'uomo, dal canto suo, seguì l'istinto e non si ritrasse dal suo abbraccio, anzi.  

La strinse forte a sé inspirando l'essenza di ibisco emanata dai suoi capelli castani, come soleva fare in gioventù quando stavano insieme.

Yvonne, però, non voleva accontentarsi di un piccolo abbraccio, così gli si avvicinò al volto e lo baciò con dolcezza e altrettanta aspettativa. Thomas, per nulla sorpreso, ricambiò immediatamente il suo slancio sussurrandole quanto la trovasse bellissima, seducente, ammaliante. 

A quelle parole, la donna non perse altro tempo e prese a sbottonargli la camicia, ma a fronte di quel gesto il regista si alzò da quel letto e la trascinò con sé, senza rompere l'intenso contatto visivo che avevano instaurato.

"Yvonne, ti prego... non così."

"Ti desidero da tredici anni, Thomas", rispose lei, accarezzandogli con ardore i pettorali ancora ricoperti dalla camicia.

"Non è così semplice, Yvonne... Sei disposta ad aspettare ancora un po'? Desidero che il tutto possa accadere in circostanze diverse... Non ti sto affatto rifiutando, ok? Voglio andarci piano... solo questo."

La donna annuì e il regista le accarezzò la guancia, regalandole un debole sorriso. Per tutta risposta, lei lo abbracciò nuovamente e per qualche istante rimasero entrambi immobili, dinanzi alla finestra della sua camera, assaporando quel momento che Yvonne aveva aspettato per molti anni.

Ritrovarsi - L'Alunna e Il ProfessoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora