La leggenda di Amore e del vecchio nudo

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Un giorno un vecchio nudo, privo di qualsiasi avere, incontrò un fanciullo niveo, dalle pupille luminose e dalle labbra amene.

"Chi sei?", gli chiese il vecchio.

"Sono Desiderio", gli rispose lo spirito in un soave sussurro.

Il vecchio indietreggiò.

"Perché sei qui?"

"Questo è un fiume prezioso, vecchio. Cosa desideri di più?"

L'uomo neanche ci pensò.

"La mia amata."

"Esaudirò il tuo desiderio, vecchio, se mi porterai quattro bacche dorate e quattro calici d'avorio."

Il vecchio scosse la testa, desolato.

"Non ho niente, caro angelo, non ho niente... guardami, come posso darti ciò che vuoi?"

"Non importa avere, – gli rispose così il bambino – devi solo cercare, vecchio: Amore vuole ciò che non si può possedere."

Fu così che il vecchio si mise alla ricerca di quegli oggetti così preziosi.

Mesi di peregrinazioni e di fatiche non valevano niente rispetto a ciò che Desiderio poteva restituirgli.

Dopo innumerevoli peripezie, trovato finalmente tutto ciò che lo spirito gli aveva chiesto, il bambino comandò all'uomo: "Immergi la testa nel fiume, vecchio."

"Perché?"

"Questo è il fiume del Passato, vecchio. Qui rivedrai Amore."

Ma il vecchio nudo non la vide: scorse solo figure che non aveva mai incontrato in quella vita.

Così, deluso, chiese allo spirito spiegazioni.

"Hai visto ciò che nella vita passata hai vissuto. Amore non sente lo scorrere del tempo e non dimentica ciò che ha visto e sentito. Tra duecentoquaranta anni rincontrerai quell'anima, vecchio."

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