Capitolo 15

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"mi dispiace"

Ottengo come risposta.

Sento gli occhi pizzicare e le lacrime cominciano a scivolare sulla mia pelle delicata.

Non riesco a capire più nulla.
Vorrei solo sprofondare nell'oscurità più totale e non risvegliarmi più.

L'uomo alle mie spalle mi porta verso un Van con i finestrini oscurati.
Apre la portiera e mi butta dentro, chiudendo rapidamente la porta.

Sbatto i pugni contro i finestrini cercando di fare più rumore possibile e urlando per farmi sentire da qualcuno.

- È inutile - obietta qualcuno alle mie spalle.
Mi giro lentamente ed incontro gli occhi di un ragazzo.
Ha i capelli afro, occhi castani, di un marrone tendente al verde, ha la pelle leggermente scura, labbra carnose, non è di qua di sicuro.
Mi porge la mano sorridendo - mi chiamo Jordan -
Gliela stringo - Ashley - rispondo.

Il forgone parte sgommando e distolgo lo sguardo da quel ragazzo per guardare dinanzi a me.

I due uomini sono seduti davanti, riesco a scorgere quello che passa al di fuori dei vetri spessi del Van.

Appena l'uomo a sinistra si accorge che sto scrutando l'esterno, spinge un pulsante posto a fianco delle marce e subito si alza un'altro vetro scuro che separa la parte anteriore da quella posteriore.

Sbuffo e mi appoggio allo schienale.
- Ti capisco... È la seconda volta che mi succede -
Come fa a stare così tranquillo?
- Dove ci portano? - domando timidamente.
- E chi lo sa, l'altra volta mi hanno portato in una specie di bunker sperduto nel nulla, questa volta non saprei -
- Che cosa vogliono? -
- Se sei qua vuol dire che hai qualcosa che loro vogliono, e se non darai quella cosa, morirai -
Trasalisco violentemente e il mio cuore perde un battito.
- Ma io non... - riescono balbettare.
- Lo scoprirai presto cosa vogliono - Jordan mi guarda e mi sorride, cercando di rassicurarmi.

Ho paura, e non poca, ho il respiro affannato e il cuore aumenta sempre di più la potenza con cui pompa il sangue. La testa minaccia di esplodere e le lacrime ritornano a popolare il mio volto.

Pov's Cole
Non avrei dovuto farlo, lo so. Ma lei mi ha minacciato di uccidere la mia famiglia se non le avessi consegnato Ashley.
Ho il cuore in frantumi, mi sento uno schifo, un vuoto dentro mi sta consumando poco a poco.
Ma che cazzo mi è preso? Cristo, sono un deficiente.
Ho appena mandato la mia unica ragione di vita a rischiare la morte, non posso accettarlo, non posso permettere che le facciano del male. Non a lei, non ora che le cose tra noi stavano andando da Dio.

Ma che mi sta succedendo? Se fosse stata una ragazza qualsiasi non me ne sarebbe fregato nulla. Ma lei, lei. Ashley mi ha stregato il cuore e non solo, mi fa impazzire ogni volta che mi guarda, ogni volta che una sua parte del corpo mi sfiora. La amo, la amo da impazzire.
Senza di lei mi sento perso, senza di lei non sono nulla.

La mente comincia a vagare lontano, riportandomi a tutto ciò che ho fatto con Ashley.
I baci, l'amore, i litigi, il suo sorriso, i suoi occhi, il suo profumo.
Sorrido al ricordo di quelle immagini, le lacrime rigano le mie guance. Sbuffo e mi digirgo verso la macchina, con l'intento di andare a riprendermi ciò che mi appartiene.

Ciò che è mio non si tocca.

Salgo e metto in moto, ingranando la marcia, e partendo a tutto gas.

Pov's Ashley
- Hei, Ashley - sento qualcuno picchiettare sulla mia spalla.
Mi giro e vedo Jordan che mi fissa sorridendo. Capisco di essermi addormentata.
- Hanno detto che mancano 10 minuti e siamo arrivati - dice con nonchalance.
Non voglio scendere, voglio tornare a casa.

Nonostante sia stato Cole a mettermi im questo casino, sento la sua mancanza. Non riesco ad odiarlo, lo amo troppo, vorrei averlo al mio fianco in questo momento.

Passati 10 minuti, il furgone si ferma.
Sento Jordan muoversi impaziente accanto a me. La porta si apre violentemente, e mi volto di scatto.

- Benvenuti ragazzi, prego seguitemi -
Una signora sulla trentina ci fa strada vers un edificio scuro. Non è molto grande, esternamente è messo male.
- Chissà cosa vogliono questa volta - mi sussurra Jordan nell'orecchio.
Non riesco a pensare, sto solo cercando di mantenere la calma, per evitare di andare completamente in panico, e farmi prendere da un attacco d'ansia.

La signora si ferma di fronte alla posta e si scosta, lasciando lo spazio per passare.
Io e Jordan ci guardiamo preoccupati, e veniamo spinti dentro l'edificio.

Sbatto più volte gli occhi per abituarmi alla forte luce presente all'interno.
Una volta abituatami alla luce, riesco a mettere a fuoco la persona davanti a me.

Il mio cuore perde un battito, quando riconosco quella faccia, quel sorriso, quegli occhi.
Un volto troppo conosciuto.
Spalanco la bocca e guardo confusa, arrabbiata e terrorizzata allo stesso tempo quella donna.

- Ciao Ashley - mi sorride dolcemente e si avvicina a me.
Indietreggio e deglutisco.
Appena la donna vede allontanarmi da lei, si blocca e mi guarda dispiaciuta.
- Non fare così... Ti prego -
Scuoto la testa, incapace di formulare una frase.

Solo una parola mi esce dalla bocca.

- Perché? -

Eeeemh.... Ciao😅
È da un botto che non posto e vi chiedo umilmente scusa, ma in queste settimane sono successe tante cose, al pomeriggio lavoro e non so quando riuscirò a postare, non vi assicuro niente. Non siate incazzati con me, vi lovvo tanto❤️































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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 31, 2019 ⏰

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